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Focus sulle Società Remiere: l’Associazione Canottieri Flora

giovedì 19 Novembre 2020

Focus sulle Società Remiere: l’Associazione Canottieri Flora


ROMA, 19 novembre 2020 – Oggi, attraverso questa rubrica, ci occupiamo dell’Associazione Canottieri Flora presieduta da Pierangelo Fabris. Un sodalizio che affonda le sue radici nel secolo scorso, al 1922 per l’esattezza, ma che negli anni ’50 fu sciolto per mancanza di sede. Con l’inizio dei lavori del nuovo porto di Cremona, infatti, il colatore Riglio, che fungeva da collegamento con il fiume Po, venne deviato a monte del fiume privando così l’Associazione Canottieri Flora della via acquea che consentiva alle imbarcazioni di raggiungere il fiume. Il sodalizio è stato ricostituito, quindi, nel 1962 con il nome della precedente Canottieri Flora.


Attualmente la Società è una realtà articolata che, oltre ad occuparsi attraverso i vari settori sportivi dell’attività agonistica dei suoi atleti del Canottaggio, del Nuoto, del Tennis, delle Bocce, del Tennis Tavolo e del Calcio, si occupa anche dell’organizzazione di parte del Tempo Libero degli oltre 3.500 soci. Colloquiando con il Presidente Fabris, gli chiediamo di illustrarci le strutture sulle quali possono contare i soci per svolgere le proprie attività: “Siamo una realtà articolata e tutti i nostri soci, a seconda delle proprie inclinazioni, possono contare su quattro piscine, sei campi da tennis di cui due coperti, una palestra, quattro campi di bocce di cui due coperti, un parco barche da diporto, due campi da beach volley, un campo da basket, due campi da calcio, un parco giochi per bambini e un bar ristorante. Insomma, hanno a disposizione tutto l’occorrente per impiegare il loro tempo libero”.


Presidente siamo nel pieno della seconda ondata pandemica da Covid-19, ci può illustrare come è riuscito ad organizzare la frequentazione sociale di così tante persone? “Dopo la fase del lockdown, durante la quale Società è rimasta completamente chiusa, per consentire l’accesso ai soci abbiamo dovuto mettere in atto una serie di procedure che disciplinassero l’uso delle attrezzature e, quindi, preparare protocolli comportamentali e programmare la sanificazione giornaliera degli impianti sportivi. Con le strutture chiuse abbiamo predisposto anche postazioni con materiale igienizzante, contingentato l’ingresso in piscina e in palestra con prenotazioni on line, attraverso il nostro sistema informatico. Abbiamo predisposto, inoltre, percorsi diversificati per l’ingresso e l’uscita in particolare per il Bar-Ristorante”.


Lei ritiene, quindi, che la pandemia da Covid-19 abbia generato anche un certo cambiamento nelle abitudini dei frequentatori della AC Flora? “Assolutamente sì. Tutte queste misure di sicurezza anti-contagio, che si sono tramutate in un notevole impegno di risorse, sia umane che economiche, sono sempre in vigore e, durante la stagione estiva, sono state fortunatamente supportate dall’esemplare comportamento personale dei soci nei riguardi dell’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie e del mantenimento del distanziamento sociale. Questo ha certo influito sulla vita societaria che si basava molto sui rapporti interpersonali e che vedeva ogni anno la formazione di nuovi gruppi di interesse. L’intreccio di rapporti si è purtroppo in parte interrotto costringendo le persone a vivere in modo molto più individuale ed autonomo il tempo in società”.


In questo contesto sociale, considerato che parliamo di canottaggio, gli atleti della compagine agonistica come ne sono usciti? “Anche gli atleti, e mi riferisco in particolare a quelli del Canottaggio, hanno modificato il loro comportamento, dovendo allenarsi spesso in modo individuale e dovendo eliminare ogni forma di contatto fisico. Hanno, purtroppo, perso un po’ di quello che era l’amalgama di gruppo e non vorrei che, in questa situazione contingente, si ingenerasse in loro una considerazione prioritaria dei risultati personali rispetto a quelli ottenuti dalla squadra. Questo andrà sicuramente contrastato alimentando, più che in altri momenti, lo spirito di appartenenza e quindi sarà fondamentale il ruolo degli Allenatori e dei Dirigenti”.


A conclusione di questo dialogo con il quale, grazie al Presidente Fabris, abbiamo conosciuto meglio la Canottieri Flora, evidenziamo che durante i Campionati Italiani Under 23, Ragazzi ed Esordienti e nei Campionati Italiani Assoluti, Junior, Pesi Leggeri e Pararowing che si sono disputati a Varese, gli atleti del Flora sono stati tra i protagonisti delle competizioni, a testimonianza della loro preparazione e tenacia sia atletica che personale. E questo anche grazie allo staff tecnico composto da Pierangelo Ariberti, responsabile di tutto il settore remiero e del pararowing, Ronny Ariberti, responsabile della squadra senior, under 23, junior e ragazzi, Alessandro Corni, responsabile del settore allievi e cadetti, e Felice Ortelli, collaboratore del settore allievi e cadetti.

Speciale “Focus sulle Società Remiere”