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Magistri e Frattini: il loro parere sullo svolgimento dei Campionati Italiani COOP di Varese

lunedì 19 Ottobre 2020

Magistri e Frattini: il loro parere sullo svolgimento dei Campionati Italiani COOP di Varese


VARESE, 19 ottobre 2020 – Al termine dei Campionati Italiani COOP, svoltisi da giovedì scorso sul campo di regata internazionale della Schiranna di Varese, abbiamo voluto fare delle riflessioni con Luciano Magistri, Vice Presidente Federale, e con Pierpaolo Frattini, Responsabile Organizzativo del COL, nonché Consigliere Federale e Direttore Generale della Canottieri Varese. Figure che si sono spese ampiamente per consentire a quest’evento, che mai prima d’ora era stato realizzato nella storia del canottaggio nazionale, di svolgersi al meglio. “La valutazione relativa al funzionamento di questa formula va valutata da più prospettive – incomincia Magistri – sicuramente gestire cinque giorni di gara è stato impegnativo e questo considerando i ritmi serrati imposti dalle competizioni. D’altra parte concentrare tutto in un unico lungo impegno ha consentito di contenere sensibilmente anche le spese, soprattutto quelle di viaggio. In questo modo abbiamo consentito agli atleti, in particolare ai più promettenti, di potersi cimentare anche in più gare ed in diverse categorie di età”. E prosegue il Vicepresidente Federale Magistri evidenziano che: “Le critiche non sono mancate, come è giusto che sia, ma non sono state eccessive e soprattutto ci hanno offerto spunti su cui riflettere.


Primariamente sono state messe in luce le difficoltà relative al conciliare l’impegno infrasettimanale con il lavoro: ad esempio io come Presidente di Società e dirigente federale, essendo in pensione, non ho avuto problemi ad essere presente, ma il mio allenatore non è potuto esserlo per impegni di lavoro e come lui tanti altri. Per i ragazzi si è presentato, invece, il discorso della sovrapposizione coi giorni di scuola ma, su quello, abbiamo riscontrato meno criticità. Nel complesso, in ogni modo, posso affermare che la formula è quella giusta e, dal mio punto di vista, potrebbe essere riproposta dal prossimo Consiglio federale, ma questo ovviamente con adeguati accorgimenti in base al campo di gara selezionato. L’obiettivo è sempre quello di ridurre al minimo gli ostacoli per le società contenendo le loro spese”. Feedback positivo anche da parte di Pierpaolo Frattini che, in particolare grazie al suo ruolo, ha potuto saggiare il polso dell’organizzazione: “Sono stati cinque giorni lunghi ed intensi e la macchina organizzativa è stata messa ampiamente sotto stress. Queste giornate sono state il banco di prova generale in vista dell’Europeo, che ci attende ad aprile 2021, e direi che complessivamente abbiamo risposto alla grande.


Le criticità sono state gestite al meglio e per questo mi sento di ringraziare tutti coloro che si sono spesi perché tutto funzionasse: dai capi team ai volontari, passando per i Dirigenti Sportivi e alle Istituzioni. Sono stati tutti veramente eccezionali e siamo tutti soddisfatti”. Un banco di prova che ha offerto la possibilità di testare diverse iniziative, come precisa lo stesso Frattini: “Sono state tante le idee proposte, che ci hanno convinto, e che proveremo a riproporre anche in occasione di altre competizioni: penso al servizio di streaming garantito dalla Federazione, molto apprezzato e seguito, ma anche ad altre iniziative di carattere logistico, come ad esempio il menù take away, per offrire alle squadre la possibilità di mangiare all’aperto sotto i gazebi federali. Abbiamo anche testato un quinto pontile supplementare, posizionato in fondo al parco Zanzi, dal quale le società potevano uscire in barca per sfruttare acque libere, dove era stato tracciato un campo per fare allenamento anche durante le gare. Di questo sono rimasti tutti soddisfatti”.


Elemento di criticità, neanche a dirlo, poteva essere il discorso della gestione del contenimento dell’infezione da Covid-19: “A tal proposito prima di tutto bisogna ringraziare la nostra Covid Manager, Ambra Roversi, che ha fatto un lavoro eccezionale. Specialmente i primi giorni durante i quali le difficoltà non sono state poche, a causa delle varie limitazioni che abbiamo dovuto imporre. Penso ad esempio agli accessi, o alle autocertificazioni che dovevano essere rinnovate ogni giorno. Anche in questo caso però tutto è andato per il meglio. Ci siamo anche avvalsi di una security interna per monitorare gli ingressi. Colgo l’occasione per ringraziare l’Associazione Nazionale Carabinieri, il cui contributo, in questo senso, è stato preziosissimo. In sostanza il protocollo, per quanto rigido, è stato applicato con successo. Questo anche grazie al senso di responsabilità che hanno mostrato atleti, tecnici e, più in generale, tutti i partecipanti. Ora avremo modo di analizzare, a mente fredda, tutte le criticità riscontrate, ma per ora posso dire che la scommessa, nonostante la mole di lavoro che ci siamo trovati a dover gestire, è stata vinta senza ombra di dubbio”.

Speciale Campionati Italiani – Varese