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ROMA, 19 ottobre 2020 - Al termine della
pausa tecnica, dovuta allo svolgimento dei
Campionati Europei Assoluti, durante i quali
l’Italia ha vinto 11 medaglie (4 oro, 5 argento.
2 bronzo), ed a quello dei Campionati Italiani
COOP di Varese, che ha calamitato l'interesse da
giovedì a domenica, torniamo con la rubrica
“Focus sulle Società Remiere” spostandoci in
Toscana, a Livorno, per conoscere il Centro
Sportivo Accademia Navale Livorno comandato, e
presieduto, dal Capitano di Vascello Paolo
Podico. Ma prima di entrare nel novero del
dialogo con l’Ufficiale inquadriamo meglio
questo importante sodalizio sportivo-militare
poiché la storia dell’Accademia Navale di
Livorno, inaugurata a Livorno il 6 novembre
1881, è parte importante della storia della
Marina Militare. L’istituto si occupa della
formazione tecnica e della preparazione militare
degli allievi ufficiali della Marina Militare e,
attraverso il suo Centro Sportivo, amplia la
formazione anche attraverso lo sport tra cui
anche il canottaggio.
Un’attività, questa, che si svolge nella vasca
voga dell’Istituto, utilizzata per
l’addestramento e l’allenamento, e nella Sezione
Canottaggio situata presso il canale Scolmatore
in località Calambrone. Annualmente vengono
organizzate competizioni di canottaggio tra le
classi di Allievi, con lo scopo di far loro
sviluppare le capacità marinaresche oltre ad
introdurli al concetto di equipaggio, inteso
come sforzo proteso alla condivisione degli
obiettivi individuali per il raggiungimento del
fine comune. Iniziando a dialogare con il
Comandante Podico, chiediamo anche a lui di
illustrarci i programmi che il Centro Sportivo
Accademia Navale Livorno stava predisponendo
prima del lockdown: “Come ogni anno ci
eravamo prefissati di partecipare ad una serie
di eventi sportivi tra cui il 1° Meeting
Nazionale a Sabaudia, varie competizioni
regionali e la gara sprint di Pescate.
Il nostro obiettivo è sempre stato quello di far
partecipare i frequentatori dell’Accademia
Navale a importanti manifestazioni in modo da
permettere loro di cimentarsi in competizioni a
carattere nazionale e di dare lustro
all’Accademia Navale e alla Marina Militare”.
Presidente, ci può raccontare come ha vissuto il
periodo di quarantena tutta l'organizzazione del
suo sodalizio? “Dopo la sospensione
dell’attività in presenza in Accademia Navale, i
nostri frequentatori hanno continuato gli studi
e alcune attività professionali a distanza. In
particolare, i nostri tecnici allenatori hanno
cercato, per quanto possibile, di fare in modo
che i nostri atleti non perdessero la forma
fisica, inviando loro dei programmi di
allenamento da svolgere a casa. Con la ripresa
delle attività d’istituto, nel corso
dell’estate, i programmi si sono soprattutto
concentrati sulla ripartenza in sicurezza
iniziando dallo svolgimento delle consuete e
tradizionali attività di addestramento estive”.
In che modo è ripresa la normale attività
sportiva del Centro Sportivo Accademia Navale?
“Gli Allievi della 1^ Classe, pur considerate le
necessarie limitazioni dovute alle misure di
prevenzione della diffusione del Covid-19, hanno
effettuato la Campagna di Istruzione su Nave
Vespucci durante la quale, seppure senza poter
sbarcare quando in porto, hanno rappresentato
per il nostro Paese un’icona di solidarietà,
vicinanza e ripartenza. Gli Allievi della 2^
Classe hanno invece vissuto un’importante
esperienza formativa a bordo di Nave Durand De
La Penne, partecipando ad esercitazioni e ad
attività operative, contribuendo fattivamente
alla tutela degli interessi nazionali in mare.
Al contempo, anche le altre classi hanno
effettuato esperienze estive d’imbarco su Navi e
Unità a Vela Minori della Squadra Navale,
raggiungendo appieno, nel corso dell’estate, gli
obiettivi formativi prefissati nel pieno
rispetto dei vincoli e delle procedure di
sicurezza imposti dall’emergenza sanitaria”.
Comandante Podico, pensa di poter
ripristinare i programmi iniziali e di
svilupparli ulteriormente? “Durante le
Campagne d’istruzione della 1^ e della 2^
Classe, gli Allievi sono stati seguiti dai
nostri istruttori sportivi, i quali hanno
programmato quotidianamente e svolto in maniera
professionale sedute di allenamento anche a
bordo delle Unità Navali, in modo da potersi
presentare nella miglior forma possibile alla
ripresa dell’attività sportiva in acqua. I
programmi iniziali hanno dovuto subire, come
tutto del resto, una dilatazione temporale ma,
rimanendone validi gli scopi, adegueremo il
percorso in modo da raggiungere comunque
l’obiettivo di continuare l’addestramento al
canottaggio a favore di tutti gli Allievi e di
continuare a garantire buone performance della
nostra Rappresentativa d’Istituto nelle
competizioni regionali e nazionali”.
Durante il lockdown sono state organizzate e
svolte dalla Federazione alcune gare virtuali.
Ci può dare la sua valutazione su questo nuovo
modo di fare canottaggio? “È stata
sicuramente una buona iniziativa organizzata
dalla Federazione. Dobbiamo sempre essere
consapevoli del fatto che, per un canottiere,
non poter uscire in barca alla lunga può far
perdere gli stimoli e una gara, se pur virtuale,
ha permesso di avere degli obiettivi da
raggiungere”. In che modo sta affrontando
l'ultima parte della stagione remiera 2020?
“Come detto, gli Allievi sono stati seguiti dal
nostro personale specializzato nel settore
sportivo durante le Campagne addestrative al
fine di mantenere l’ottimale condizione
psico-fisica raggiunta prima dell’interruzione
dell’attività in presenza. Al loro rientro in
Accademia, che avverrà a breve, gli Allievi, una
volta verificato il raggiungimento del corretto
stato di forma, verranno nuovamente messi alla
prova con la pratica sportiva e, riacquisita la
giusta confidenza, torneranno a prendere parte
agli eventi previsti dalla stagione agonistica.
Faremo un’attenta valutazione delle
manifestazioni in programma, in modo tale da
garantire la massima partecipazione, nonostante
i numerosi impegni imposti sia dall’iter di
formazione sia dalle attività di natura
istituzionale”. Comandante, ci può spiegare
come è articolato il Centro Sportivo Accademia
Navale Livorno? “Il Direttore ai Corsi
Allievi e Ufficiali è il Comandante della
Brigata Allievi e svolge anche la funzione di
Presidente della società. Nell’organizzazione
delle attività sportive è coadiuvato da un
Ufficiale allo sport che svolge l’incarico di
Vice Presidente e un sottordine allo sport che
completa il quadro dirigenziale. In ultimo vi
sono i tecnici allenatori (ex atleti di livello
di questo sport) che seguono gli allenamenti
‘sul campo’ e fungono da allenatori per i
frequentatori, gestendo tutto il settore
agonistico. Lo pratica dello sport, in Accademia
Navale, è un ulteriore strumento a nostra
disposizione per trasmettere ai frequentatori i
valori dell’Ufficiale di Marina: lealtà, spirito
di sacrificio, generosità, coraggio, senso del
dovere e della disciplina, solo per citarne
alcuni”.
Presidente Podico, nel concludere le
chiediamo se nel terzo millennio ritiene ancora
valida come formazione all'interno
dell'Accademia la pratica dell'attività del
remo? “Lo sport è rimasto, rimane e rimarrà
sempre un elemento centrale nella formazione
degli uomini, prima ancora che dei militari, in
quanto forgia il carattere, oltre che il fisico,
ed insegna ad apprezzare valori e qualità che
sono determinanti nella vita personale e
professionale di ciascuno di noi. Il canottaggio
si inserisce armoniosamente nel quadro sopra
descritto, e a maggior ragione essendo
un’attività legata all’elemento marino, rimarrà
sempre un’attività centrale nella formazione
sportiva praticata in Accademia Navale”.
Speciale "Focus sulle Società Remiere"