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ROMA, 05 agosto 2020 - Il canottaggio
gialloverde nel 1953 vede la luce a Gaeta,
presso la Scuola Nautica della Guardia Finanza.
Sul finire degli anni ’50, dopo alterne vicende,
la sede viene spostata a Sabaudia, ove è
tuttora, mentre la prima medaglia Continentale
viene conquistata dal quattro con societario
durante gli Europei del 1961 di Praga. Da allora
le Fiamme Gialle, come sono comunemente
chiamate, hanno conquistato numerose medaglie
Continentali, Mondiali e Olimpiche. A livello
olimpico gli atleti della Sezione Canottaggio
della Guardia di Finanza, dipendenti dal Gruppo
Polisportivo Fiamme Gialle, presieduto dal
Generale di Brigata Vincenzo Parrinello, hanno
vinto, in totale, otto Medaglie (2 oro, 2
argento e 4 bronzo). Il sodalizio militare, da
sempre attivo anche con una fiorente sezione
giovanile, è impegnato anche nella promozione
del canottaggio in ogni ambito e con ogni
modalità.
Una sintetica presentazione per un sodalizio
che, con “solo” 67 anni di storia, è sempre
attestato nelle parti alte delle classifiche
nazionali. Per conoscere ancora meglio le Fiamme
Gialle, non ci resta che iniziare a dialogare
col Presidente del Sodalizio, il Generale
Vincenzo Parrinello, che oltre ad essere il
Presidente delle varie sezioni sportive del
Gruppo Polisportivo, ricopre anche il ruolo di
Vice Presidente della FIDAL. Comandante, ci può
illustrare i programmi che le Fiamme Gialle
Sezione stavano predisponendo prima del lockdown?
“I nostri programmi, le nostre attività, i
nostri progetti sono stati in un sol colpo
stravolti dalla pandemia. Quasi tutti gli atleti
delle Fiamme Gialle erano impegnati con le
rispettive squadre nazionali, in vista
dell’appuntamento più importante del
quadriennio. I ragazzi del canottaggio, in
particolare, si trovavano a Sabaudia, in raduno
con la squadra olimpica, per preparare gli
imminenti appuntamenti nazionali ed
internazionali che sarebbero serviti per
affrontare nel miglior modo possibile la gara di
Qualificazione olimpica, in programma a Lucerna
nel mese di maggio, e successivamente i Giochi
Olimpici di Tokyo 2020.
Anche per la nostra Sezione Giovanile, che conta
più di 60 tesserati di età compresa tra i 10 ei
18 anni, gli allenamenti sono stati interrotti a
poche settimane dalle prime gare della
stagione”. Oramai si è tornati alla normalità
con le uscite anche in barche multiple, ma come
ha vissuto il periodo di quarantena tutta
l'organizzazione del suo sodalizio? “Durante la
quarantena le Fiamme Gialle hanno dato tutto il
supporto necessario ai propri atleti per
aiutarli ad affrontare al meglio il lungo
periodo di isolamento domiciliare. Con la fine
del Raduno di Sabaudia, tutti hanno fatto
rientro presso le proprie abitazioni e si sono
dovuti adattare ad allenamenti ‘in casa’ per non
perdere completamente la forma fisica. Grazie
alla tecnologia, i nostri Tecnici, in modalità smart working, hanno monitorato costantemente
gli allenamenti degli atleti e dettato delle
linee guida per ottimizzare la preparazione
'home made'. Particolare attenzione è stata
dedicata ai giovanissimi canottieri del vivaio
gialloverde che, in un momento così complicato,
avrebbero potuto subire maggiormente i disagi
della situazione.
Posso dire che questo non è accaduto grazie alle
iniziative promosse dalla Federazione Italiana
Canottaggio, con allenamenti di gruppo in video
conferenza e competizioni via web come la
‘Quarantine Indoor Rowing & GBAD Challenge’ e
grazie allo Staff del III Nucleo Atleti di
Sabaudia che, oltre ad ideare iniziative come la
‘Fiamme Gialle Jump Rope Challenge’, gara in
streaming di salto con la corda, ha cercato di
essere vicina ai giovani atleti e alle loro
famiglie. Tutti abbiamo avuto l’opportunità di
utilizzare il sistema di videoconferenza per
incontrarci, per discutere, per confrontarci.
Penso che da una criticità siamo riusciti a cogliere un’importante opportunità, siamo stati
costretti a fare di necessità virtù, ma penso
che abbiamo imparato un modo nuovo più dinamico
per dialogare, per crescere, per evolverci. Un
modo di cui dovremo fare tesoro in futuro, per
risparmiare risorse ed essere comunque
particolarmente attivi".
Lei ritiene di poter ripristinare i programmi
iniziali e di svilupparli ulteriormente? “Siamo
già ripartiti con progettualità e con ancora più
determinazione, nel massimo rispetto delle linee
guida per contenere la diffusione del virus che,
purtroppo, non è ancora sconfitto
definitivamente. Nuovi progetti e nuove sfide
sono in cantiere anche perché ci troviamo
all'alba di un nuovo anno olimpico che ci
porterà, finalmente, nel luglio e agosto del
2021, a “Tokyo 2020NE”. Durante il lockdown sono
state organizzate dalla Federazione alcune gare
virtuali. Ci può dare la sua valutazione su
questo nuovo modo di fare canottaggio? “Ritengo
siano state delle iniziative che hanno fatto
bene a tutto il movimento remiero. Grazie a
queste ‘competizioni virtuali’, la Federazione
ha teso una mano alle Società che rischiavano di
veder svanire il loro ‘patrimonio umano’.
Negli anni ho imparato che il canottiere è un
agonista per natura e questo isolamento
domiciliare, rinchiuso in casa nei mesi in cui
avrebbe dovuto misurarsi sui campi di gara,
avrebbe potuto causare difficoltà alla ripresa
delle competizioni. Grazie alle gare virtuali
l'animo agonista del canottiere ha potuto
trovare sollievo e farsi trovare pronto alla
ripartenza". Presidente Parrinello, il suo
sodalizio in che maniera affronterà l'ultima
parte della stagione remiera programmata da
settembre a dicembre? “Tra settembre e ottobre,
quest'anno, si concentreranno tutte le gare più
importanti della stagione ad iniziare dal
Meeting Giovanile in casa a Sabaudia,
proseguendo con gli Europei Junior, l'Europeo
Assoluto e il super Campionato Italiano. Gare
importanti che segneranno un progressivo ritorno
alla normalità. Da novembre a dicembre ci
saranno altre competizioni che sfrutteremo per
riprendere la preparazione in vista della
stagione agonistica 2021”.
Comandante, le Fiamme Gialle sono di stanza a
Sabaudia praticamente da sessanta anni.
Ultimamente la città si è vista assegnare eventi
internazionali che caratterizzeranno il prossimo
quadriennio. Quale apporto garantisce la sua
Istituzione all'organizzazione sportiva messa in
campo dal Comitato Sabaudia MMXX? “Sabaudia è da
sempre considerata una Città dello Sport e
questa serie di appuntamenti internazionali sono
il giusto riconoscimento per un territorio che,
grazie anche ai Sodalizi militari presenti, ha
regalato al nostro Paese numerose medaglie
olimpiche e mondiali. Le Fiamme Gialle, presenti
sul territorio di Sabaudia dal 1960, hanno
sempre contribuito all'accrescimento del
prestigio della città delle dune grazie ai
numerosi successi agonistici, alla efficace
attività giovanile e alle iniziative di
carattere sociale. Il Gruppo Sportivo che
rappresento sarà in prima linea con
l'Amministrazione Comunale e il Comitato
Sabaudia MMXX per far sì che gli eventi in
programma a Sabaudia siano un successo”.
Le Fiamme Gialle affiancano, da sempre, le
attività della Federazione Italiana Canottaggio
e, ultimamente, ospitando anche parte della
nazionale in collegiale a Sabaudia. Lei ritiene
che queste sinergie possano migliorare e
consolidarsi negli anni a venire? “Le Fiamme
Gialle ritengono che la collaborazione con le
Federazioni Sportive nazionali, con il Comitato
Olimpico e con il Comitato Paralimpico rientri
tra i suoi compiti istituzionali. Penso sia
assolutamente doveroso mettere a disposizione
della collettività strutture e uomini, nonché il
know-how che è stato acquisito nel corso degli
anni, sia dal punto di vista tecnico che
organizzativo. Con la Federazione Italiana
Canottaggio esiste un eccellente rapporto di
collaborazione e i prestigiosi risultati
raggiunti dalle Fiamme Gialle nella disciplina
del canottaggio sono proprio il frutto di una
particolare sinergia che è stato possibile
realizzare tra CONI, Federazione Italiana
Canottaggio e Fiamme Gialle”.
Generale, dagli anni ‘60, come abbiamo
evidenziato in altra domanda, le Fiamme Gialle
sono di stanza a Sabaudia. Come valuta
attualmente la commistione nel tessuto sociale
tra la struttura militare, e ovviamente le donne
e gli uomini in divisa, la cittadinanza e
l'Amministrazione della città? “Grazie ad un
importante lavoro fatto negli anni, oggi posso
affermare che le Fiamme Gialle sono parte
integrante della Comunità di Sabaudia. Il III
Nucleo Atleti è certamente conosciuto come un
Sodalizio che negli anni ha ottenuto numerose
vittorie e forgiato campioni del territorio come
Alessio Sartori, Simone Venier e Matteo Lodo.
Oggi, oltre ad essere un centro di alta
specializzazione per lo sport della canoa e del
canottaggio, le Fiamme Gialle sono un supporto
concreto per le famiglie che giornalmente
possono affidare i propri figli a personale
qualificato, in grado di aiutarli nella crescita
a 360 gradi. Da oltre 10 anni, inoltre, entriamo
nelle scuole del territorio per far conoscere a
tutti la ‘famiglia gialloverde’, offrendo la
possibilità, a chiunque voglia provare, di
avvicinarsi al nostro mondo. Al termine dei
progetti con le Scuole, ogni anno apriamo le
porte degli Impianti Sportivi in riva al lago di
Paola, per una grande festa che vede la
partecipazione di oltre 1000 studenti di 10 e 11
anni.
Grazie a questa iniziativa i ragazzi possono
vedere da vicino cosa significa far parte del
nostro sodalizio. Ma le Fiamme Gialle, cercando
di interpretare un nuovo modello di Gruppo
Sportivo Militare vogliono impegnarsi, non solo
nello sport di alto livello e con l’attività
giovanile, col mondo della scuola, da diversi
anni hanno deciso di farsi carico di alcune
iniziative di carattere sociale. Sostengono
Associazioni di volontariato che operano con
ragazzi disabili, permettendo loro di utilizzare
le attrezzature sportive per fare attività in
sicurezza e hanno realizzato particolari
progetti sulla scia del progetto ‘Sport e
Legalità’, nato nel maggio 2012 a Scampia, a
seguito dell'accordo firmato dal Ministero per
gli Affari Regionali, il Turismo e lo Sport e da
quello per l'Istruzione, l'Università e la
Ricerca, che mirava al recupero sociale dei
giovani attraverso la pratica sportiva, per far
'riscoprire' lo Sport nelle sue valenze
educative e sociali a studenti di realtà ad alto
tasso di criminalità e disagio sociale".
Presidente Parrinello, nel concludere questo
dialogo, secondo lei i risultati che le Fiamme
Gialle ottengono oggi possono essere considerati
anche frutto di tutto il lavoro svolto nel
passato dalle donne e uomini in gialloverde? “La
ringrazio della domanda, poiché mi consente di
esprimere, rappresentando i sentimenti della mia
Amministrazione, un particolare plauso alle
donne e agli uomini che hanno fatto parte nel
passato e a quelli che oggi compongono il III
Nucleo Atleti. I risultati raggiunti, l’attività
giovanile e sociale posta in essere, non sono
solo il frutto del lavoro di un singolo, ma di
una squadra coesa e determinata che oggi, come
nel passato, ha saputo intelligentemente
interpretare le direttive ricevute e svolgere in
modo eccellente il proprio compito”.
Speciale "Focus sulle Società Remiere"