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Focus sulle Società Remiere: il Club Nautico Messina

venerdì 17 Luglio 2020

Focus sulle Società Remiere: il Club Nautico Messina


ROMA, 17 luglio 2020 – Oggi ci troviamo a Messina, a Granatari Torre Faro, nella punta più estrema a nord est della Sicilia per parlare con il Presidente del Club Nautico Messina Aldo Soave. Il suo sodalizio, con oltre trent’anni di attività, è una solida realtà remiera messinese che Soave, con un passato da Consigliere federale in epoca Gian Antonio Romanini, continua a far crescere avviando al canottaggio i giovani che, tra mare e sole, amano emozionarsi remando nella acque del Lago di Ganzirri, o Pantano Grande. Il Presidente Soave, prima ancora di rispondere alle domande, tiene a sottolineare che: “Questo spazio che la Federazione sta garantendo ai sodalizi remieri, senza tenere conto dell’importanza delle stesse, ritengo sia un’iniziativa che dà voce alle società e per questo voglio ringraziare pubblicamente la Federazione e la sua area comunicazione”.


Entrando nel vivo del discorso, chiediamo ad Aldo Soave di illustrarci i programmi che il suo sodalizio stava predisponendo prima della quarantena da Covid-19: “Il lockdown ci ha sorpresi tutti. Ci siamo dovuti fermare proprio quando stavamo preparando la partecipazione alle gare regionali ed almeno ad un campionato italiano. Stavamo predisponendo programmi specifici di lavoro in base alle categorie in maniera da poterle preparare al meglio in vista degli impegni stagionali. Ovviamente però maggiore attenzione, come è mia abitudine, al gruppo allievi e ragazzi che sono in netta crescita e su cui contiamo molto per il futuro”.


Piano piano tutto, o quasi, sta tornando alla normalità e va sottolineato che in Sicilia il dramma che ha colpito gran parte dell’Italia è arrivato un po’ più attutito. In ogni modo la quarantena era per tutti, per cui ci racconti come hanno vissuto questo periodo i suoi tesserati e come stanno ripartendo le attività sportive: “Con sessioni settimanali collettive attraverso collegamenti via internet e con video nei quali si evidenziava come svolgere i circuiti GBAD, circuiti di pesistica e quelli cardio. Nella fase due, e quindi a parziale riapertura, è stato possibile anche fare sessioni di corsa individuale. In seguito abbiamo prima intensificato il lavoro in singolo e 7.20 e poi, quando è stato possibile, anche con allenamenti in acqua con barche multiple come doppio e quattro”. Ritiene di poter ripartire con i suoi ragazzi da dove vi siete fermati? “Per ora stiamo seguendo il gruppo senior, pesi leggeri e master con programmi di allenamento finalizzati alla partecipazione delle varie gare regionali. A seguito abbiamo sviluppato un programma specifico sulla preparazione degli allievi, che maggiormente hanno risentito del blocco forzato, per consentirgli di poter crescere al meglio in questo sport e poter prendere parte alle gare regionali e, se ci saranno i presupposti, anche a quelle nazionali”.


La Federazione durante la quarantena ha predisposto e organizzato regate virtuali, qual è la sua valutazione su questo genere di attività in remoto? Ritiene si potesse fare di più? “Anche se la mia società non ha potuto fornire i remoergoemtri a tutti, e quindi non ha partecipato a queste gare, ritengo sia stato un buon modo per coinvolgere i ragazzi per non lasciarli soli. Con queste gare è stato possibile farli sentire parte della grande famiglia del canottaggio e, soprattutto, tenerlindoli in allenamento e stimolando soprattutto i più piccoli, sono tornati alla normalità con un minimo di forma fisica. Iniziativa comunque lodevole. Per quanto riguarda, infine, la seconda parte della domanda, ritengo sia doveroso ringraziare la Federazione che è sempre stata al fianco delle società, anche a quelle piccole realtà come la nostra, che con il proprio contributo garantiscono la crescita del nostro sport”.


Speciale “Focus sulle Società Remiere”