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Il canottaggio chiama, il territorio risponde: intervista a tutto campo a Giada Gervasi, Sindaco di Sabaudia

giovedì 9 Luglio 2020

Il canottaggio chiama, il territorio risponde: intervista a tutto campo a Giada Gervasi, Sindaco di Sabaudia


ROMA, 09 luglio 2020 – Iniziamo questa serie d’interviste ai Sindaci delle Città che, nel loro territorio, ospitano eventi internazionali di canottaggio. L’obiettivo è quello di dare visibilità alle Amministrazioni locali con i “primi cittadini” che si stanno “spendendo” per organizzare e promuovere nel proprio territorio il canottaggio attraverso l’organizzazione di grandi eventi remieri. Iniziamo questa carrellata con Giada Gervasi, Sindaco di Sabaudia in prima fila nelle organizzazioni di eventi che, nel prossimo quadriennio, caratterizzeranno il suo territorio, e poi parleremo con il Sindaco di Varese, Davide Galimberti, con il Sindaco di Gavirate, Silvana Alberio, e con il Sindaco di Terni, Leonardo Latini.


Iniziamo nel dialogare con Giada Gervasi la quale, con il Comitato Sabaudia MMXX, era in dirittura finale per ospitare la prima prova di Coppa del Mondo di aprile. La pandemia da Covid-19 le ha tolto questa soddisfazione poiché, se tutto fosse andato per il verso giusto, Sabaudia oltre alla Coppa del Mondo del 2021, assegnata in questi ultime settimane, all’Europeo Junior del 2022, al Campionato del Mondo Coastal Rowing, abbinato al Mondiale di Beach Sprint 2023, la cui assegnazione è storia recente, e all’Europeo Assoluto del 2024, avrebbe potuto annoverare anche l’organizzazione della Coppa del Mondo 2020. Sindaco non c’è che dire, è una mole di appuntamenti internazionali da far tremare i polsi. Come si sta preparando la città in vista di questi grandi appuntamenti remieri? “La città è in trepidante attesa perché riconosce il valore promozionale per l’intero territorio, soprattutto dopo l’annullamento della competizione dell’aprile scorso, che doveva rappresentare il vero banco di prova per la nostra comunità, ma anche l’epilogo di un percorso organizzativo di circa due anni. Ora ci prepariamo ai prossimi eventi, con la consapevolezza che c’è tanto da fare, e questo anche a titolo di progettualità a lungo termine”.


Qual è secondo lei la peculiarità che ha permesso a Sabaudia di ottenere, in così poco tempo, l’organizzazione di tutti questi eventi? “La sua forte vocazione sportiva ha senz’altro influito positivamente sulla decisione della FISA di affidare i diversi eventi sportivi alla città di Sabaudia. Accanto a questo ‘fermento’, va sicuramente ricordata la conformazione del territorio, uno dei pochi al mondo ad avere un lago ed una costa, entrambi adatti a simili competizioni, non solo per le caratteristiche morfologiche. Se a questo aggiungiamo il gioco di squadra che sin dal primo momento è stato predisposto, viene da sé che Sabaudia possiede tutte le carte in regola per competere con le altre città già rodate, sotto ogni punto di vista, e assurgere a location ideale per gli sport legati al mondo remiero”.


In Italia Varese, e il suo lago, è stata la località che più di altre ha investito sul canottaggio riuscendo anche a far girare l’economia locale e l’indotto che genera il turismo sportivo. Quanto le è servita l’esperienza di Varese per ottenere in così poco tempo questo risultato organizzativo così importante? “Varese è stato un primo punto di riferimento per comprendere come mettere a sistema questi eventi sportivi, radicandoli nel tessuto socio-economico della città. Noi ci siamo focalizzati ben presto sulle potenzialità del nostro territorio e sulle risorse a disposizione. Perché se è necessario avere un termine di paragone, ed è una buona prassi da seguire, è altrettanto importante calare le diverse competizioni sportive sulla città, sulle sue strutture e, contemporaneamente, sui cosiddetti portatori d’interesse locali. La riuscita di un’operazione come quella che stiamo cercando di portare avanti è senza dubbio frutto di sinergie imprescindibili”.


Lei è dietro a queste organizzazioni, e il Comitato Sabaudia MMXX ne è il braccio operativo, le chiedo però quanto sia importante fare rete in un comprensorio come Sabaudia immerso all’interno di un Parco Nazionale: “Fare rete in un territorio come Sabaudia è la ‘conditio sine qua non’ per un progetto ad ampio raggio finalizzato a fare della città il fulcro dello sport internazionale. Questo soprattutto quando ci si trova all’interno di un Parco Nazionale, dove tutto deve essere progettato e realizzato nel totale rispetto della normativa e delle prescrizioni vigenti, a tutela degli ambienti naturali, degli habitat, della fauna e della flora che in essi dimorano. Pensare di lavorare in autonomia è impossibile e sarebbe una scelta completamente insensata se si vuole costruire un percorso di sviluppo generalizzato del territorio”.


Le Istituzioni hanno subito creduto in queste sue iniziative, come è riuscita a coinvolgerle? E soprattutto quanto è stato importante avere l’appoggio della Regione Lazio e degli Enti territoriali? “Coinvolgere le Istituzioni e gli Enti territoriali è stata la prima operazione che il Comune ha realizzato e per noi è stata una scelta ‘scontata’. Competizioni internazionali, come quelle che Sabaudia ospiterà fino al 2024, necessitano senza ombra di dubbio di un coordinamento allargato e di una partecipazione di tutti gli attori coinvolti a livello locale e regionale. È solo abbracciando uno stesso progetto e percorrendo i medesimi itinerari, che si riesce a raggiungere efficacemente gli obiettivi, sia in ordine di tempo che di qualità. D’altra parte questo è un atteggiamento insito nella pratica sportiva: anche le discipline individualiste presuppongono un gioco di squadra e una condivisione di percorsi e finalità”.


Le società che sono sulle rive del lago e praticano canottaggio, saranno determinanti nelle varie organizzazioni in programma nel prossimo quadriennio? “Lo saranno come saranno importanti tutti gli altri attori coinvolti nell’organizzazione dei differenti eventi sportivi. Come detto, sin dal principio abbiamo ritenuto imprescindibile il gioco di squadra e fatto nostro il motto ‘ognuno può fare la sua parte!’. Sabaudia trionferà come territorio unicamente se questi eventi troveranno in loco delle fondamenta solide e uno spirito di cooperazione senza eguali.


Gli abitanti di Sabaudia come hanno risposto all’annuncio che la città ha ottenuto l’organizzazione di questi eventi? “Come Amministrazione abbiamo deciso di candidarci per i diversi eventi sportivi perché sin dal primo istante abbiamo intravisto, valutate anche le esperienze pregresse di altre città italiane ed europee, grandi opportunità di crescita e sviluppo per l’intero tessuto socio-economico del territorio. Ragion per cui, dopo un leggero scetticismo iniziale, gli abitanti hanno risposto bene, alcuni si sono addirittura candidati a volontari dello sport e accompagneranno Comune, Comitato e Istituzioni lungo tutto il percorso organizzativo e nello svolgimento delle competizioni”.


Quanto importante è stata la sinergia tra la Federazione Italiana Canottaggio e il CONI nell’assegnazione di questi eventi internazionali da parte della FISA? “Sapere di aver la fiducia, l’approvazione e il sostegno di Istituzioni come la FIC e il CONI è una garanzia per la nostra città e immagino lo sia stata anche per la FISA in fase decisionale. La competenza nel settore, le esperienze pregresse e l’assoluta padronanza delle dinamiche sportive legate alle diverse discipline, avranno senz’altro giocato un ruolo predominante e, per noi tutti, hanno rappresentato la possibilità di realizzare un percorso condiviso e di reciproco scambio. FIC e CONI rappresentano il cuore pulsante di queste assegnazioni, insieme a Regione Lazio, Provincia di Latina e Marina Militare”.


Lei ultimamente si è spesa in prima persona per promuovere il suo territorio con spiagge sicure e mare straordinario. Ritiene che il canottaggio possa essere un veicolo promozionale che conferisce alle sue iniziative un valore aggiunto? “Il canottaggio è sport e salute, ma nell’ampia programmazione che, come Amministrazione comunale, stiamo realizzando, assume senza dubbio alcuno i connotati di uno strumento di marketing territoriale, in grado di valorizzare e promuovere il territorio e le sue meraviglie storiche, architettoniche, naturalistiche e paesaggistiche. E crediamo davvero possa rappresentare, grazie soprattutto ai rapporti di amicizia e collaborazione con i diversi Enti e le Istituzioni di settore, un volano per la crescita dell’intero territorio di Sabaudia”.