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Focus sulle Società Remiere: l’Accademia del Remo e dello Sport

martedì 7 Luglio 2020

Focus sulle Società Remiere: l’Accademia del Remo e dello Sport


ROMA, 07 luglio 2020 – Dopo la tappa ravvenate, oggi ci spostiamo in Campania per conoscere le attività dell’Accademia del Remo e dello Sport. Una società con poco più di un decennio di attività che si è fatta conoscere per il suo impegno nelle discipline del pararowing e del canottaggio Special Olympics. Un sodalizio presieduto dal vulcanico Giuseppe Del Gaudio che, durante il periodo di quarantena, si è distinto per la serie di tutorial messi in rete per consentire a tutti di poter seguire un minimo di lezione sulle attività che si possono svolgere senza avere a disposizione remoergometri e barche. Ex atleta azzurro della categoria pesi leggeri (ha vinto 2 medaglie d’oro, 1 d’argento, 1 di bronzo ai Mondiali) è sempre presente in ogni evento al fianco dei propri atleti che cura con attenzione e passione.


Presidente, ci illustra gli obiettivi che si era prefisso di raggiungere con la sua società prima del lockdown? “Con piacere ne parlo, poiché di obiettivi ne avevamo ben tre: 1. aumentare il numero di atleti portando, possibilmente, il canottaggio special in più province della regione Campania; 2. partecipare ad una serie di eventi e gare su tutto il territorio nazionale; 3. realizzare un grande evento nazionale in tarda primavera/inizio estate nella prestigiosa cornice della Reggia di Caserta. Il primo obiettivo è riuscito. Il secondo è diventato purtroppo irrealizzabile (peccato, perché ci eravamo fatti promotori di un progetto ‘Regionali in movimento’, per far partecipare equipaggi PR3ID misti nelle varie regate regionali su tutto il territorio), mentre il terzo obiettivo è solo rimandato poiché, insieme al team Campania Special Olympics, lo realizzeremo a fine settembre”.


Il periodo di quarantena oramai è alle spalle, ci può dire come lo hanno visto i suoi tesserati e le attività sociali sono tornate alla normalità? “I nostri atleti sono Special Olympics. Abbiamo dovuto contribuire a riorganizzare le giornate dei ragazzi per provare a dare un seguito ai percorsi formativi, inclusivi e di socializzazione che ognuno di loro affronta. Soprattutto ci siamo impegnati nel non far percepire loro un senso di abbandono: ci siamo divertiti a realizzare un fumetto recitato dai ragazzi inviandoci file audio, foto e video, ma soprattutto i ragazzi hanno svolto allenamenti di ginnastica online tre volte alla settimana e in più hanno avuto a disposizione i tutorial per gli allenamenti sul nostro canale youtube e sulle pagine social della Federazione Italiana Canottaggio. Adesso dobbiamo ri-organizzare l’attività in barca e i ragazzi non vedono l’ora che questo avvenga”.


Lei ritiene di poter ripristinare parte dei programmi iniziali e svilupparli ulteriormente? “Il periodo di lockdown ci ha dato modo di progettare meglio il futuro. Siamo entrati in contatto con diverse realtà nel campo sanitario e riabilitativo, sportivo e del sociale e, non per ultimo, politico: pensiamo di sviluppare molti più obiettivi di quelli che ci eravamo proposti. Ora dobbiamo solo lavorare sodo meglio di prima”.  Ci può fornire, per fare meglio in futuro, una sua valutazione sulle gare virtuali organizzate dalla Federazione durante il lockdown? “E’ stato fatto quel che si poteva fare. Lo staff della squadra olimpica mi sembra che abbia lavorato molto per gli atleti della nazionale e per gli junior. Mi ha fatto molto piacere che la Federazione abbia pensato e svolto uno GBAD Special, davvero una bella iniziativa”.


Oramai, quindi, siamo tornati quasi alla normale attività, come affronterà l’ultima parte della stagione remiera 2020? “Come ho detto, stiamo organizzando con il team Campania, e ovviamente con il team Nazionale Special Olympics, un grande evento. Speriamo in seguito di poter partecipare agli altri appuntamenti special nelle altre regioni e infine al Campionato Italiano Pararowing. Per gli allenamenti invece dobbiamo, come ogni mese di settembre, tener conto dei vari impegni dei ragazzi che fanno i conti con terapie occupazionali, scuola, incontri con vari terapisti. E’ importante per noi lavorare in sinergia con le famiglie e gli altri impegni e mi fa piacere che la Federazione ponga attenzione anche all’attività Special Olympics”.


Speciale “Focus sulle Società Remiere”