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Focus sulle Società Remiere: la Canottieri San Miniato

lunedì 29 Giugno 2020

Focus sulle Società Remiere: la Canottieri San Miniato


ROMA, 29 giugno 2020 – Oggi facciamo tappa nel cuore della Toscana e, precisamente, a San Miniato. Un comune della provincia pisana lambito dall’Arno e nelle adiacenze la presenza della cassa di esondazione del bacino di Roffia, sede della Canottieri San Miniato del Presidente Enzo Ademollo, un uomo sempre pronto a parlare di canottaggio con competenza e passione e con un passato da Consigliere federale in epoca Gian Antonio Romanini. Anche ad Ademollo è d’obbligo la domanda relativa a su quali programmi stava lavorando con la sua società prima del lockdown, proprio per comprendere meglio come si stavano muovendo le società remiere.


Il Presidente Ademollo a questa domanda risponde che. “Ovviamente il nostro impegno primario, come da anni, era e rimane il completamento dell’impianto remiero del bacino di Roffia che ci permetterebbe un ulteriore sviluppo sociale. Il nostro è un impianto sportivo e un’area verde che serve al territorio e noi continueremo a lavorare al suo completamento”. Un periodo di quarantena che in qualche modo ha tenuto ferme tutte le attività sociali, ci dice come hanno reagito i suoi tesserati e se dal 25 giugno siete tornati alla completa normalità? “Dal momento in cui è stata dichiarata la pandemia da Covid-19, e di conseguenza il lockdown, mi sono attivato subito con i miei allenatori ed istruttori per dare vita ad allenamenti tramite un sistema di videoconferenza. Questa scelta ha fatto sì che tutti i soci si siano sentiti coinvolti, mentre i ragazzi non sono mai stati lasciati soli. Per quanto riguarda la riapertura alle uscite ed allenamenti in acqua in barche multiple siamo, ovviamente, tutti contenti e risollevati”.


Come valuta le gare virtuali organizzate dalla Federazione durante il lockdown? “La mia valutazione, e non solo la mia, è positiva e sono servite per tenere insieme, anche se a distanza, tutta la nostra comunità. Sono state gare molto interessanti e un esperimento, seppur necessitante di aggiustamenti, ben riuscito”. In che modo affronterà l’ultima parte della stagione remiera 2020? ” Abbiamo in programma due manifestazioni regionali, di cui una riservata ad atleti con disabilità mentali, e siamo impegnati nella preparazione di tutta la squadra agonistica. Io credo che tutti noi prima di tutto dobbiamo pensare e lavorare per non perdere nessun atleta. Dobbiamo lavorare sulla società per far capire alla gente che il nostro sport, praticato all’aria aperta, è una disciplina salutare e formativa. Tralasciamo per un attimo, quindi, l’aspetto prettamente agonistico e lavoriamo per aumentare i tesserati alla nostra Federazione, promuovendo campi solari, corsi di attività motoria e tanto altro. Insomma, non ci siamo mai arresi ma la nostra resilienza ci porta a pensare in maniera positiva elaborando anche un futuro migliore”.

Speciale “Focus sulle Società Remiere”