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Focus sulle Società Remiere: la Società Nautica “Giacinto Pullino”

giovedì 18 Giugno 2020

Focus sulle Società Remiere: la Società Nautica “Giacinto Pullino”


ROMA, 18 giugno 2020 – Continuano gli appuntamenti della rubrica “Focus sulle Società Remiere” lungo tutta la Penisola. Il nostro obiettivo è quello di dare voce a tutte le società remiere che hanno mantenuto alto l’interesse per il canottaggio in tempo di Covid-19. Ma anche parlare con ognuna di loro sulla resilienza che si sono trovate a dover dimostrare. Per farlo continuiamo a dialogare con i Presidenti di società e ora è la volta di Fabio Vascotto, numero uno della Società Nautica “Giacinto Pullino”. A lui abbiamo chiesto:


Presidente, ci illustri i progetti che la sua società stava predisponendo prima del lockdown. “I progetti di natura sportiva erano chiaramente tutti quelli rivolti all’attività della squadra agonistica under 14 con la partecipazione a diversi meeting giovanili, gare regionali e internazionali delle nostre terre di confine. Per quanto riguarda, invece, gli atleti over 14, il nostro interesse era focalizzato sulla partecipazione ai Meeting Nazionali, ai Campionati Italiani di categoria anche in considerazione che, tra le nostre fila, vi sono anche due atleti d’interesse nazionale. Poi avevamo progetti finalizzati all’attività promozionale nelle scuole, con gli amatori e con i master. Per quanto riguarda la logistica avevamo in programma di eseguire una nuova tettoia esterna, anche questa da adibire ad uso sportivo, e in parte finanziata dalla Regione. Con la pandemia anche questo progetto e i lavori sono stati rimandati di qualche mese”.


Come hanno vissuto il periodo di quarantena i suoi tesserati? Le attività sociali sono già ripartite? “La società è stata molto vicina agli atleti agonisti seguendoli a distanza con programmi di ginnastica e GBAD o portando a casa tutti i remoergometri a disposizione agli atleti più grandi. Purtroppo abbiamo dovuto sospendere tutte le attività nelle scuole, quelle sociali, amatoriali e master. Le attività sono ripartite immediatamente con i due atleti d’interesse nazionale e, a seguire, con gli agonisti e questo non appena la Federazione ha pubblicato gli elenchi e i protocolli di prevenzione Covid-19. La prossima settimana partiremo anche con quattro turni bisettimanali di avviamento allo sport per under 14. Purtroppo con le regole imposte dai protocolli sull’utilizzo di singoli, e non uso di spogliatoi docce e palestre, le altre attività amatoriali e master sono fortemente penalizzate”.


Pensa di poter ripristinare i progetti iniziali e di svilupparli ulteriormente? “Certamente sì, però sempre compatibilmente con la revisione del protocollo adottato dalla Federazione. Noi nel periodo di lockdown abbiamo avviato importanti interventi di manutenzione degli spogliatoi con igienizzazione degli ambienti proprio per farci trovare pronti alla riapertura delle attività”. Può darci una sua valutazione sulle gare virtuali organizzate dal Comitato regionale Friuli Venezia Giulia e dalla Federazione durante il lockdown? “È stata una grande iniziativa partita nella nostra Regione, grazie all’intraprendenza del Presidente del Comitato Massimiliano D’Ambrosi, e accolta con entusiasmo da tutte le società. In seguito la Federazione ne ha organizzate due aumentando l’offerta agonistica in tempo di quarantena da Covid-19. Rispetto ad altre realtà sportive la mia società è stata una delle poche società del territorio che ha tenuto alto il morale, ma anche la preparazione fisica degli atleti; altre società, di altre discipline sportive, hanno chiuso tutto per tre mesi”.


In che modo affronterà l’ultima parte della stagione remiera da settembre a dicembre? “In maniera decisa riprendendo a partecipare a tutti gli eventi sportivi programmati nel nuovo calendario, con un occhio di riguardo alle gare internazionali della vicina Slovenia ed Austria. Dobbiamo consentire ai nostri ragazzi di avere sempre il confronto interno e internazionale per poter crescere sia come donne e uomini e sia come atleti e atlete. A tal proposito mi auguro che la Federazione sia il più tempestiva possibile nel rivedere il protocollo sull’utilizzo di barche multiple e sull’utilizzo degli impianti. Noi la nostra parte l’abbiamo fatta e continueremo a farla”.

Speciale “Focus sulle Società Remiere”