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Il FVG riparte! – 11 Canoa San Giorgio

domenica 14 Giugno 2020

Il FVG riparte! – 11 Canoa San Giorgio


TRIESTE, 14 giugno 2020 – Tutto il Friuli Venezia Giulia del Remo ha ripreso a pieno ritmo. Coach Massimiliano Dot Candotti, ripercorre le ultime tappe del suo lockdown ed i primi giorni di ripresa sulle rive dell’Ausa Corno. Quali le maggiori difficoltà che avete riscontrato in periodo di lockdown e come avete fatto per porvi rimedio? “Le maggiori difficoltà nel periodo del lockdown sono state sicuramente, dopo le prime settimane, avere una risposta di continuità da parte dei ragazzi nell’allenamento. E comunque l’unica soluzione per continuare a lavorare è stata quella di spronarli e chiamare personalmente chi non rispondeva sul gruppo whatsapp”.

Com’è stata la prima giornata in cui i ragazzi hanno potuto mettere le barche in acqua ed iniziare gli allenamenti? Quali impressioni? “Il primo giorno sicuramente è stato di gioia perchè finalmente ci si poteva rivedere di persona e comunque di incertezza perchè non si sapeva cosa si potesse fare da lì ad una settimana”. Quali sono stati gli accorgimenti che avete adottato in società per gli atleti e quali per i soci che frequentano …? “Gli accorgimenti inizialmente sono stati di entrare in società con le mascherine, di uscire in barche singole, di non utilizzare la palestra e quindi di lavorare all’aperto quando il tempo lo permetteva. Per i soci entrare in società con le dovute precauzioni ( mascherine ) e cercare di non fare assembramenti”. Adesso, con il calendario mutilato di buona parte delle manifestazioni, quali saranno le prime gare alle quali parteciperete? “Non abbiamo ancora deciso un calendario definitivo, sicuramente i Campionati Italiani di Varese e poi vedremo.

Quali gli obiettivi, e con quali equipaggi? “L’obiettivo è quello sicuramente di andare a fare le gare con la migliore preparazione per poter raggiungere il miglior risultato, con quali equipaggi vedremo. Una sosta di tre mesi per quanto riguarda il gesto specifico in barca che cosa comporterà secondo te? “Una sosta cosi lunga senza scendere in barca comporta il fatto di dover ricominciare proprio da questo, dal gesto tecnico”. A te personalmente, che cosa resterà di questo lungo periodo? “Questo periodo a casa mi ha dato la possibilità di fare cose che prima venivano tralasciate e comunque di poter un attimo staccare dalla routine di ogni giorno. Un periodo cosi lungo di sosta forzata e di lontananza dal tuo sport secondo me ha dato la possibilità di riflettere sia come tecnici e sia come atleti, sulle motivazioni che ci portano a fare quello che facciamo ed a continuare meglio di prima”.

Maurizio Ustolin