News

Il FVG riparte! – 8 Società Canottieri Timavo

sabato 6 Giugno 2020

Il FVG riparte! – 8 Società Canottieri Timavo


TRIESTE, 06 giugno 2020 – Anche il club monfalconese di via Agraria ha rotto gli indugi, ed appena possibile ha messo le barche in acqua riprendendo gli allenamenti. Queste le parole di coach Lorenzo Tedesco”.

Quali le maggiori difficoltà che avete riscontrato in periodo di lockdown e come avete fatto per porvi rimedio? “Durante la quarantena la mia principale preoccupazione è stata la reazione degli atleti a questa “novità”. L’aspetto psicologico è quello che mi ha maggiormente preoccupato, per questo ho fatto fronte a tutto questo, mantenendo il gruppo compatto (seppur a distanza), e le ragazze e i ragazzi uniti tra loro. In parallelo, per il mantenimento dello stato di forma, le iniziative sono state molteplici da parte mia per rendere il tutto efficace e il meno “pesante” possibile. Inoltre, le iniziative messe in atto dal nostro comitato regionale, nella persona di Massimiliano D’Ambrosi, hanno aiutato sicuramente a mantenere viva la loro voglia di competizione”.

Com’è stata la prima giornata in cui i ragazzi hanno potuto mettere le barche in acqua ed iniziare gli allenamenti? Quali impressioni? “Il primo giorno è stato emozionante per tutti, sia per loro sia per il sottoscritto, anche perché è stato parecchio agognato. La prima a scendere in acqua in società e in regione in ordine temporale è stata Stefania Buttignon, subito a seguire Lucia Mauri, e successivamente il resto della squadra: per tutti la prima impressione è stata molto positiva, siamo abbastanza riusciti nell’intento di ricercare sin da subito le migliori sensazioni cercando di sfruttare la lontananza dall’acqua come un “reset” dei difetti soggettivi degli atleti. Ovviamente il nostro campo di allenamento in questo intento è stato un importante alleato”.

Quali sono stati gli accorgimenti che avete adottato in società per gli atleti e quali per i soci che frequentano il tuo club? “Gli accorgimenti adottati sono la suddivisione di gruppi per contingentare gli accessi in società e per ottimizzare al meglio i cambi barca per le uscite in singolo. Per i soci varrà lo stesso, anche in orario leggermente differente rispetto alle squadre agonistiche”. Adesso, con il calendario mutilato di buona parte delle manifestazioni, quali saranno le prime gare alle quali parteciperete? “Le prime gare a cui prenderemo parte saranno sicuramente le prove selettive regionali e il Campionato Regionale”. Quali gli obiettivi, e con quali equipaggi? “In tema di equipaggi ed obiettivi, tranne per alcuni casi specifici, i tempi sono prematuri, ma ci sono parecchie idee in cantiere”. Una sosta di tre mesi per quanto riguarda il gesto specifico in barca che cosa comporterà secondo te? “3 mesi di stop forzato sicuramente si rispecchieranno anche sul gesto tecnico, ad esempio sull’abilità nel gestire le pale (soprattutto per i più giovani), per qualcuno sull’equilibrio, e in generale sulla velocità di contrazione, e questo penso si vedrà maggiormente in barca lunga”.

Guardando il bicchiere mezzo pieno, c’è stato qualche aspetto positivo? Se sì, quale? “La bravura in questi casi è vedere gli aspetti positivi dove apparentemente non ce ne sono, e trasformare quelli negativi in punti di forza. Sicuramente questo periodo ha messo alla prova (e migliorato) la capacità di adattamento a situazioni di disagio, e farà riscoprire a queste generazioni smartphone-dipendenti, l’importanza e la bellezza della socialità vera, senza la necessità di avere uno schermo davanti agli occhi”. A te personalmente, che cosa resterà di questo lungo periodo? “Innanzitutto gli aspetti citati nella risposta precedente valgono anche per il sottoscritto ovviamente. Ho potuto svolgere corsi che mi interessavano potendo prendere più tempo per me, anche tenendomi in forma seppur in quarantena. Mi rimarrà la sensazione di voglia di libertà e di personale autonomia”.

Maurizio Ustolin