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Il FVG riparte! 2 – Pullino

sabato 30 Maggio 2020

Il FVG riparte! 2 – Pullino


TRIESTE, 30 maggio  2020 – Barche in acqua di nuovo anche nella società di canottaggio più ad est d’Italia, la Pullino, che ha ripreso a spron battuto le uscite in barca. A colloquio con il segretario del club rivierasco, Marco Finocchiaro, che racconta. “A seguito dell’emissione del DPCM del 26.04.2020 e della pubblicazione del giorno 11.05.2020 del protocollo di contenimento della diffusione del Covid-19 per le società di canottaggio della federazione, abbiamo ripreso le attività agonistiche presso la nostra sede il 13 maggio con i due atleti d’interesse nazionale inclusi nell’elenco emesso lo stesso giorno. Sempre il giorno 13 il direttivo societario ha approvato un protocollo operativo calato sulla nostra realtà logistica, nel quale è stata ipotizzata anche la ripresa parziale delle attività agonistiche degli altri atleti. A seguito dell’emissione del nuovo DPCM del 17.05.2020 e dell’Ordinanza del Presidente della Regione di pari data il giorno 18 maggio si è ripartiti con le attività a terra ed in barca della squadra agonistica over 14 e dal giorno 25 maggio con la squadra under 14 suddivisa su tre turni di allenamento. La società ha compiuto un notevole sforzo sia per restare a contatto con gli atleti per gli allenamenti a distanza nei mesi di lockdown, ma anche per ripartire tempestivamente appena le condizioni normative ce l’hanno permesso. Lo stesso sforzo importante nei mesi di chiusura, per rimettere a nuovo gli spogliatoi e i servizi igienici, già danneggiati dall’acqua alta di novembre 2019, e con l’occasione per igienizzare tutti gli ambienti e mettere in atto la formazione e informazione degli utenti ed apporre la cartellonistica prevista nei protocolli di sicurezza”.


Dopo un periodo di impossibilità ad uscire, come sono state le prime uscite in barca, i primi allenamenti? Che reazione hanno avuto i ragazzi? “Chiaramente nel rispetto dei protocolli le uscite sono state effettuate in singolo, anche se i primi giorni la bora non ci ha agevolato le uscite in barca e quindi abbiamo dovuto ripiegare su attività a terra. Le reazioni dei ragazzi sono state tra l’euforia e la commozione, ma anche di una grande responsabilità nel rispettare le regole impartire dai “preposti” sull’indossare le mascherine, lavarsi le mani, igienizzare attrezzature e remi e mantenere il distanziamento sociale”. Hai notato differenza tra i più giovani ed i più esperti? “Come dicevo all’euforia dei più giovani, che non vedevano l’ora di rivedere il loro amici si è contrapposta la commozione dei più esperti di riprendere gli allenamenti in barca, in uno stretto legame che lega il canottiere con il mare e l’attività all’aria aperta”.


Quali misure di sicurezza avete adottato in società? “A parte le norme d’igiene personali già citate, abbiamo limitato l’accesso agli spogliatoi a due/tre utenti alla volta solo per ricoverare le borse, senza la possibilità di cambiarsi o utilizzare le docce ad eccezione dei casi di necessità accertata. Abbiamo poi previsto un percorso di accesso a senso unico, si entra da una porta si esce dall’altra, non è consentito l’accesso all’impianto a utenti sprovvisti di autocertificazione sullo stato di salute e si è attuato un protocollo tracciato delle pulizie giornaliere degli ambienti”. Dopo così tanto tempo, che tipo di allenamenti sono stati messi in atto? “Dopo due mesi di remoergometro e GBAD si sono ripresi gli allenamenti di fondo e soprattutto tecnica in barca”. Un calendario agonistico che ha subito una profonda trasformazione. Quali saranno le prime gare alle quali parteciperete. “Sperando le gare riprendano a settembre come da nuovo calendario approvato dalla federazione, puntiamo sui campionati italiani delle categorie ragazzi, junior, senior e master, ma anche nei Meeting nazionali giovanili e sulle classiche di fondo e regate regionali. Poi chiaramente essendo società di confine guarderemo con attenzione i nuovi programmi della vicina Slovenia ed Austria”.


Quali invece gli obiettivi per la stagione, in particolare per gli atleti che hanno vestito nel 2019 la maglia azzurra o per quelli che avrebbero voluta vestire quest’anno? “Anche in questo caso puntiamo molto sulla qualificazione agli europei junior di Belgrado per i nostri Flora Chersi e Andrea Serafino”. Le manifestazioni che la Pullino normalmente organizza, in primis il Trofeo Luca Vascotto, ci sono possibilità di recupero o rimandate alla prossima stagione? “Stiamo valutando con il Circolo della Vela di Muggia, nostro partner nell’organizzazione dei Tre Golfi, la possibilità di recuperare l’evento, che come tradizione si svolgeva a metà giugno”. E l’attività sociale, anche quella riprende a pieno ritmo? “Alla Pullino non abbiamo mai avuto una grande attività di soci praticanti nel senso che non abbiamo un bar o un circolo ricreativo. I nostri soci praticanti sono tutti volontari e ci danno una grandissima mano per attività manutentive e logistiche quali ad esempio l’organizzazione dei corsi estivi, ma anche eventi ludici quali conviviali o il “caldieron” sociale dove ci trova per mangiare una pastasciutta e bere un bicchiere di vino o aranciata tra amici. Speriamo di riprendere a breve anche queste attività, che chiaramente impongono norme di precauzione complesse”.

Ritieni che il lockdown lungo ed imprevedibile, lascerà il segno nella vostra attività? “A parte i problemi di costi che chiaramente si sono aggravati, poiché alla fine tutta la responsabilità della ripresa è stata riversata sulle associazioni sportive dilettantistiche, spero resti una maggiore consapevolezza delle piccole-grandi libertà-conquiste che sembravano essere scontate, ma anche di una maggiore solidarietà tra le persone, gli atleti e le famiglie, cosa che devo dire alla Pullino è sempre esistita, ma forse nella società in generale era andata perduta”.

Maurizio Ustolin