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Emergenza Covid-19. Dal Comitato Italiano Paralimpico 5 milioni di euro per le società sportive in difficoltà

martedì 19 Maggio 2020

Emergenza Covid-19. Dal Comitato Italiano Paralimpico 5 milioni di euro per le società sportive in difficoltà


ROMA, 19 maggio  2020 – Il Comitato Italiano Paralimpico lo scorso 12 maggio, nel corso di una seduta straordinaria di Giunta che si è svolta in videoconferenza con la partecipazione del Ministro per lo Sport e le Politiche giovanili Vincenzo Spadafora e del Presidente del CONI Giovanni Malagò, ha deliberato uno stanziamento di 5 milioni di euro in favore delle Federazioni e Discipline Sportive che svolgono attività paralimpica. Sarà un contributo finalizzato al sostegno dell’associazionismo sportivo di base, in particolare delle società sportive che promuovono lo sport paralimpico nei territori e che, a causa dell’emergenza COVID-19 si trovano ad affrontare gravi difficoltà economiche. Risorse straordinarie, quindi, recuperate all’interno del bilancio del Comitato Italiano Paralimpico le quali verranno messe a disposizione delle Federazioni e Discipline Sportive cui spetterà il compito, sulla base di specifiche linee guida del CIP, di individuare i beneficiari dell’intervento.

“Anche il CIP, nel suo piccolo, ha voluto dare un sostegno concreto a tutte le realtà sportive del nostro Paese che si occupano di sport paralimpico, per affrontare questo momento di crisi sanitaria ed economica – ha dichiarato il Presidente del CIP Luca Pancalli, che ha aggiunto – nelle ultime settimane ci siamo interrogati su quali iniziative adottare per aiutare quell’associazionismo sportivo di base che rappresenta un punto di riferimento per tanti cittadini con disabilità. Abbiamo dunque deciso di intervenire mettendo a disposizione una parte delle risorse del nostro bilancio per favorire la ripartenza di queste attività. Una misura che si aggiunge a quelle previste dal Governo e dalle Regioni. Abbiamo tutti la necessità di rimettere in moto lo sport, un settore strategico per il nostro Paese anche sotto il profilo sociale, culturale e sanitario”. (elaborazione Fonte CIP)