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ROMA, 13 maggio 2020 - “Un anno in più
per essere ancora più preparati!!!” tuona Matteo
Castaldo (Fiamme Oro-RYCC Savoia). Attendere,
per il portacolori delle Fiamme Oro nato e
cresciuto al CC Napoli ma transitato con
successo anche per le casacche di CN Stabia, SC
Firenze e RYCC Savoia (quest’ultima la società
che lo ha traghettato tra le fila della
Polizia), non è mai stato un problema. Lo
racconta la sua storia, fatta di molti titoli
italiani, di importanti successi giovanili – ha
conquistato due volte la medaglia d’argento
iridata tra gli Under 23, nel 2004 da peso
leggero sul quattro senza e poi nel 2007 sul due
senza – ma di una maturità agonistica giunta
attorno ai 30 anni: nel 2015, il classe 1985 ad
Aiguebelette si laurea campione mondiale
assoluto nel quattro senza, e da lì non si ferma
più, aggiungendo al suo palmares l’anno dopo il
bronzo olimpico nel quattro senza a Rio de
Janeiro (sua prima Olimpiade in carriera), e poi
sempre nel quattro senza due medaglie d’argento
iridate (2017 e 2018), il titolo europeo nel
2017 e infine la carta olimpica per Tokyo.
In Giappone, Matteo avrà quasi 36 anni (è nato
l’11 dicembre), e attende il traguardo con la
pazienza che comporta il suo hobby preferito, il
giardinaggio, e con il supporto della famiglia,
dalla sua Francesca ai figli Laura – nata poco
dopo Rio 2016 – all’ultimo arrivato Fabrizio,
venuto al mondo nel 2018. Senza dimenticare papà
Antonio, per tutti Nino, sempre presente sui
campi di regata di tutto il mondo al suo seguito
con tanto di macchina fotografica e che tanti
anni fa (Matteo ha vinto il suo primo titolo
italiano addirittura da timoniere, nel 1996, del
due con Junior del CC Napoli con a bordo Mario
Palmisano, che poi fu quarto ai Giochi di Sydney
2000 sull’otto) gli trasmise la passione per il
canottaggio. Ad Antonio molti canottieri devono
dire grazie, perché è grazie alle gesta di
Matteo che oggi, molti giovani canottieri, non
mollano i remi alle prime difficoltà, incuranti
del fatto che il successo potrebbe arrivare a 30
anni suonati.
La scheda di
Matteo Castaldo