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Didattica a distanza: le Scienze Motorie

lunedì 6 Aprile 2020

Didattica a distanza: le Scienze Motorie


TRIESTE, 06 aprile 2020 – DAD: nessuno e’ leader, siamo tutti gregari. Ci siamo trovati da un giorno all’altro dalla palestra alla tastiera, ed abbiamo dovuto reinventarci, trovando una didattica diversa che non può essere quella che attuavamo in palestra o in classe, mettendo mano anche alla nostra programmazione, e di conseguenza alla fantasia che ci contraddistingue. Ci siamo subito scontrati con difficoltà di non poco conto, con i nostri studenti, che vanno dal non possedere nessun tipo di device a disposizione (dallo smartphone al PC passando per i tablet), al non poter disporre di una connessione internet (alcuni hanno soltanto i GIGA a disposizione del proprio cellulare), al dover condividere con i propri fratelli l’unico computer in casa, ma anche da parte di noi docenti, nel doversi formare in poche ore all’uso delle piattaforme che vanno da GSUITE di Google ad Edmodo, mentre il salvagente della prima ora di emergenza rimangono i tanto (alla volta) vituperati, Whatsapp e Telegram. Molti Istituti, dopo un primo monitoraggio degli studenti senza device e senza connessione, sono corsi ai ripari a favore dei meno attrezzati, dando in comodato d’uso i portatili od i tablet che giacevano inusati nelle aule di informatica.


Quello che noi insegnanti, prima di iniziare questa nuova avventura didattica ci siamo chiesti, è da dove partire con quella che comunemente è chiamata DAD (didattica a distanza), perchè andiamo a considerare un’attività che deve perseguire il compito sociale e formativo del “fare scuola”, ma “non a scuola”, e di “fare comunità”, senso di appartenenza e socialità, rispondendo in maniera solida, solidale e coesa, dimostrando senso di responsabilità. Insomma, un “Fare scuola”, insegnare ed apprendere assieme anche a distanza, entrando nelle case degli studenti, una costruzione ragionata e guidata del sapere, non cambiando il fine ed i principi, dando vita ad un ambiente di apprendimento, con momenti di relazione tra docenti e discenti.


Andava strutturata una progettazione delle attività che valorizzassero le capacità di lavoro autonomo e di collaborazione, valutando il modo di stare, le singole persone, dando responsabilità, cercando di essere fantasiosi, ma soprattutto, dando fiducia agli studenti, riprogettando noi, come i nostri interventi. Così si sono scoperti i diversi filoni della didattica da remoto per le Scienze Motorie, che fanno di questo periodo di crisi una risorsa. Tra questi, tra i più gettonati, la visione di film a carattere sportivo, con il focus, al di là della mera visione, sul messaggio che il film vuole trasmettere, individuando al suo interno anche competenze di cittadinanza e di fair play, evidenziate da una discussione guidata dal docente all’interno della videolezione.


Tra questi i consigliati: Adidas Vs Puma, Race il colore della vittoria, Coach Carter, Momenti di Gloria, Invictus, Cool Runnings (quattro sotto zero). Per rimanere nella sezione video, proposte interessanti possiamo trovarle e proporle tramite i link su you tube, una tra tutte, ma soprattutto d’attualità, The Best of Kobe Bryant at the Olympic Games, un documentario-intervista su uno dei più famosi giocatori di basket recentemente scomparsi. Le letture e le ricerche, rappresentano un altro modo per verificare le capacità degli studenti di trovare informazioni in Rete, ed a questo proposito un argomento trattato e di grande attualità, possono essere le Olimpiadi, partendo dalla storia dei Giochi, con la riscoperta di avvenimenti conosciuti a pochi che hanno fatto la storia dell’evento sportivo per antonomasia. Un’attività questa che si presta ad un lavoro a schede, con ulteriori ricerche in Rete su aspetti sconosciuti ai più, dove andranno valutati l’accuratezza del lavoro, i dettagli del lavoro ed il senso critico delle riflessioni.


I quiz a carattere sportivo, sfruttando delle divertenti applicazioni con risposte a scelta multipla, da effettuare in un dato tempo, che possono ripercorrere la teoria del nostro programma, sono, per la modalità con cui sono proposti, molto apprezzati dai ragazzi. Un discorso a parte merita l’aspetto pratico delle videolezioni di Scienze Motorie, con le proposte ancora da You Tube di tutorial che vanno a proporre esercizi in circuito da effettuare nello spazio delle proprie abitazioni. Mentre, una delle idee più originali, è quella proposta dalla media Fonda Savio/Manzoni, che ha fatto scaricare una app contapassi a tutti gli studenti, che in un giorno ed ora prestabilita, faranno una camminata da 20′ nel loro appartamento, alla fine della quale condivideranno il risultato con l’insegnante che stilerà una classifica individuale e di classe, e decreterà il vincitore della “Corona Race”, un modo questo soprattutto per stare assieme, e fare un attività assieme, facendo sentire ai nostri studenti ed alle loro famiglie, che la scuola è a loro vicina. Insomma, un periodo di sperimentazione che cambia completamente il nostro “fare scuola”, ma per ricordare una frase di J.R.R. Tolkien: “Non tocca a noi scegliere. Tutto ciò che possiamo decidere è come disporre del tempo che ci è dato” e questo spetta a noi insegnanti, assieme ai nostri allievi.

Prof. Maurizio Ustolin