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“Con un anno di preparazione sarei stato più che preparato, ma con due non ci sarà nulla per nessuno!”: Giuseppe Vicino

venerdì 3 Aprile 2020

“Con un anno di preparazione sarei stato più che preparato, ma con due non ci sarà nulla per nessuno!”: Giuseppe Vicino


ROMA, 03 aprile 2020 – “Con un anno di preparazione sarei stato più che preparato, ma con due non ci sarà nulla per nessuno!”. Sono le idee chiare, relative al rinvio di Tokyo 2020 all’anno prossimo, del capovoga del due senza azzurro Giuseppe Vicino (Fiamme Gialle), che con Matteo Lodo dopo aver conquistato uno straordinario titolo mondiale assoluto nella specialità – il primo su questa barca per la massima categoria della storia remiera italiana – nel 2017 in America, agguantando la finale allo scorso Mondiale di qualificazione olimpica di Linz (Austria) ha qualificato la barca ai Giochi Olimpici giapponesi.


Tokyo, il prossimo anno, rappresenterà la seconda Olimpiade per il ragazzone di Napoli cresciuto all’ombra della mano di Antonio Colamonici al CRV Italia e poi bronzo a Rio 2016 a capovoga del quattro senza per i colori delle Fiamme Gialle. 27 anni compiuti lo scorso febbraio, Vicino è attivissimo sui social network, dove non manca di aggiornare i suoi migliaia di follower relativamente all’andamento delle sue giornate e sui quali ha persino lanciato un suo personalissimo appuntamento serale, il #peppesunset, ovvero lo scatto del cielo al tramonto.


Non inganni però il romantico hashtag, perché Vicino ha le idee chiare per il suo futuro come si evince dal suo libro preferito – “La mucca viola” di Seth Godin, vero e proprio bestseller di marketing – ma anche per il suo presente: il canottaggio è affare di famiglia, oltre a lui lo praticano con ottimi risultati in campo nazionale e internazionale i fratelli Antonio, Luca e Marco (questi ultimi due gemelli), e anche un’ispirazione, dal momento che l’idolo di Vicino è niente meno che Steve Redgrave, il britannico dai cinque ori olimpici al remo tra Los Angeles 1984 e Sydney 2000 (l’ultimo vinto a 38 anni sul quattro senza con appena 38 centesimi di vantaggio sull’Italia di Carlo Mornati, Lorenzo Carboncini, Riccardo Dei Rossi e Valter Molea).

La scheda di Giuseppe Vicino