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Mennea-Jordan, è parità. Canottieri battono sciatori 8 a 4. Gli idoli sportivi dell’Italremo

mercoledì 1 Aprile 2020

Mennea-Jordan, è parità. Canottieri battono sciatori 8 a 4. Gli idoli sportivi dell’Italremo


ROMA, 01 aprile 2020 – Per molti canottieri praticanti – agonisti o amatori che siano – gli azzurri dell’Italremo sono degli idoli sportivi, grazie alle loro imprese lungo e largo l’Italia e il resto del mondo. Anche gli azzurri stessi, tuttavia, di idoli hanno i loro, e nelle scorse settimane, prima che l’emergenza Covid-19 imponesse il rompete le righe, hanno avuto occasioni di snocciolarli tutti all’atto della redazione delle rispettive schede olimpiche. Idoli sportivi che se erano valevoli per Tokyo 2020, restano validi nonostante i Giochi si terranno nel 2021. A sintetizzare i nomi messi sul piatto dai ragazzi e dalle ragazze di Francesco Cattaneo, si scoprono così varie curiosità. In primis, la grande varietà di sportivi chiamati in causa, che praticamente non si ripetono mai. I più citati, in testa alla classifica, sono infatti solo due e con appena due preferenze ciascuno.


Ecco allora che a vincere questa particolare classifica ex aequo sono il velocista Pietro Mennea e il cestista Michael Jordan. Mennea, la Freccia del Sud che per 17 anni detenne il record mondiale sui 200 metri piani con 19.72 e che si laureò campione olimpico della distanza a Mosca 1980, è risultato essere lo sportivo prediletto da Pietro Willy Ruta (Fiamme Oro) e Stefania Buttignon (SC Timavo). Jordan invece, mito del basket capace di vincere sei anelli NBA con i Chicago Bulls e due ori olimpici nel basket con gli Stati Uniti (Los Angeles 1984 e Barcellona 1992) e icona al punto da vedersi dedicare una celebre linea di sneaker che porta il suo nome, è il preferito di Giovanni Abagnale (Marina Militare) e Marco Di Costanzo (Fiamme Oro). Con queste due preferenze, Mennea e Jordan dimostrano anche di essere miti senza tempo, dal momento che nessuno dei quattro canottieri li ha praticamente vissuti dal vivo: Jordan conquistò l’ultimo titolo NBA nel 1998, quando Abagnale aveva 3 anni e Di Costanzo 6; Mennea ancora di più, dato che all’epoca dei suoi grandi successi né Ruta né Buttignon erano ancora venuti al mondo.


E il canottaggio? Naturalmente è lo sport più rappresentato, con ben otto canottieri che risultano essere gli sportivi preferiti di altrettanti colleghi azzurri. Quattro gli stranieri: Clara Guerra (Fiamme Gialle/Pro Monopoli) sceglie il singolista neozelandese due volte oro olimpico Mahe Drysdale; Giuseppe Vicino (Fiamme Gialle) la leggenda inglese Steve Redgrave, cinque volte campione olimpico; Stefano Oppo (Carabinieri) opta per il tre volte campione olimpico Pesi Leggeri danese Eskild Ebbesen; Bruno Rosetti (CC Aniene) resta in nord Europa e fa il nome del norvegese Olaf Tufte, due volte campione olimpico in singolo e che a Rio 2016, a 40 anni e alla sua seta Olimpiade, riuscì ad agguantare il bronzo.


Romantiche invece le scelte italiane. Stefania Gobbi (Carabinieri/SC Padova) fa il nome di Rossano Galtarossa, oro olimpico a Sydney 2000 nel quadruplo, sei Olimpiadi sulle spalle e come Stefania di Padova e tesserato per la locale Canottieri. Greta Muti (SC Olona 1894) sceglie il mitico Peppiniello Di Capua, timoniere dei grandi successi olimpici e mondiali dei fratelli Abbagnale che qualche anno fa riprese l’attività al servizio del Pararowing azzurro, vincendo un argento e un bronzo iridati e partecipando alla Paralimpiade di Rio 2016 al timone del quattro con PR3 mix. Andrea Panizza (Fiamme Gialle/Moto Guzzi) non può non scegliere la leggenda Giuseppe Moioli, mandellese anch’egli, suo primo allenatore e oro olimpico nel quattro senza a Londra 1948. Infine, Luca Rambaldi (Fiamme Gialle) assegna il titolo di sportivo preferito al compagno di barca in società e in azzurro Filippo Mondelli, che sta lottando contro i suoi problemi di salute per tornare alla vita quotidiana e ai remi al più presto.


Altre curiosità? I pararower Cristina Scazzosi (SC Lago d’Orta) e Alessandro Brancato (RYCC Savoia) restano nella categoria optando rispettivamente per la surfista statunitense Bethany Hamilton, famosa per essere sopravvissuta all’attacco di uno squalo in seguito al quale perse un braccio e tornata poi alle competizioni, e per Alex Zanardi, che tra automobilismo e paraciclismo non ha certo bisogno di presentazioni. Infine, da segnalare che è dallo sci che esce il maggior numero di sportivi preferiti dagli azzurri dopo il canottaggio grazie a Aisha Rocek (Carabinieri/SC Lario) che sceglie l’americana Lindsey Vonn, Federica Cesarini (Fiamme Oro/Gavirate) che nomina Sofia Goggia, Lorenzo Bernard (SC Armida) che ha come idolo Dominik Paris, e Kiri Tontodonati (Fiamme Oro/CUS Torino) che fa il nome della sciatrice freestyler australiana Lydia Lassila.

Nelle immagini, dall’alto: Pietro Mennea; Michael Jordan (ph Lipofski Basketballphoto.com); Mahe Drysdale (ph mimmo perna); Giuseppe Moioli; Alex Zanardi (ph Brunhild Media)