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Tokyo 2020 si, ma nel 2021. La voce dei protagonisti (quinta parte)

lunedì 30 Marzo 2020

Tokyo 2020 si, ma nel 2021. La voce dei protagonisti (quinta parte)


ROMA, 30 marzo 2020 – Continuiamo con le dichiarazioni, relative al rinvio di Tokyo 2020, delle atlete impegnate nelle specialità di punta del due senza, con Aisha Rocek e Kiri Tontodonati, e del quattro senza, formato da Sara Bertolasi, Alessandra Patelli, Alessandra Montesano e Valentina Iseppi.


Un equipaggio, quest’ultimo, che stava lavorando per guadagnarsi la qualificazione per i Giochi Olimpici mentre il due senza aveva già staccato il pass per il Giappone durante il mondiale di Linz dello scorso anno. Ma vediamo cosa dicono le atlete intervistate da canottaggio.org: 


Aisha Rocek (SC Lario/Carabinieri)

“Appena ricevuta la notizia del rinvio delle Olimpiadi ci sono rimasta male. In realtà sapevo dentro di me che le avrebbero spostate, ma ho sperato fino all’ultimo che si potessero disputare quest’anno. Dopo qualche giorno però, ripensandoci a mente fredda, ho incominciato a guardare questo rinvio come opportunità per continuare a migliorare ponendomi come obiettivo quello di avvicinarmi in più possibile alle nazioni più forti.  Relativamente alla decisione del CIO, credo che rinviare al 2021 i Giochi di Tokyo sia di fatto la decisione più giusta. Quando si parla di salute bisogna mettere da parte tutto il resto. Colgo l’occasione per mandare un pensiero a tutte le persone che oggi si trovano a lottare in ospedale contro questo maledetto virus”.


Kiri Tontodonati (Fiamme Oro/CUS Torino)

“Per me il rinvio dell’Olimpiade al 2021 è stata la scelta migliore considerando lo stato in cui ci troviamo sia in Italia che nel resto del mondo. La situazione è veramente critica e scegliere di portare avanti un impegno, come quello olimpico, sarebbe stato un rischio troppo grosso per tutti. Bisogna comunque rimanere positivi e vederla come un’opportunità per continuare al lavorare e diventare atleti più forti e più preparati in vista dell’impegno del prossimo anno”.


Sara Bertolasi (SC Milano, quattro senza)

“La possibilità del rinvio era nell’aria già da almeno un mese. Chiaramente la decisione ufficiale resta una notizia forte, taglia un po’ le gambe, costringe a riordinare le idee e a ripensare al futuro. Penso sia stata una scelta presa con buon senso e sono contenta della rapidità impressa grazie al Primo Ministro giapponese. In questo momento il mondo ha altre priorità. L’Olimpiade, oltre ad esprimere sport di massimo livello, deve essere una festa per tutti. In questo momento e nei prossimi mesi difficilmente avrebbe potuto esserlo. Bene quindi per tutti”.


Alessandra Patelli (SC Padova, quattro senza)

“Quello che posso dire è che questa decisione era inevitabile perché la situazione a livello mondiale è veramente critica e non si poteva pensare di confermare un evento come quello olimpico. Per me come atleta però è stato un duro colpo poiché sono un giovane medico che ha ancora molto da imparare ed il mio percorso richiede tempo e dedizione. Tempo che fino ad ora ho dedicato maggiormente al canottaggio e purtroppo non so se potrò permettermi un altro anno così. Per ora non prendo decisioni, devo valutare attentamente ed aspettare di vedere come verranno riorganizzate le cose. Certo è che lasciare ora sarebbe per me un grande dispiacere”.


Valentina Iseppi (CC Aniene, quattro senza)

“Penso che per un’atleta che si prepara all’Olimpiade, per una vita intera, sia veramente difficile essere oggettivi. A mio parere è stata la scelta più giusta e sicura spostare i Giochi in avanti. In questo modo il CIO ha garantito lo stato di salute non solo degli atleti, ma anche degli allenatori, dei volontari, dello staff tecnico e dei tifosi che sarebbero arrivati da tutto il mondo. Chiaramente c’è un po’ di amarezza perché il gruppo si è allenato molto bene e con costanza quest’anno e sono sicura sarebbero potute uscire delle belle cose. Penso che ognuno di noi in questo momento abbia bisogno di sbollire la notizia ma sono più che sicura che una volta finito questo periodo incerto si ritornerà a lavorare con ancora più grinta di prima per farsi trovare pronti e competitivi l’anno prossimo”.


Alessandra Montesano (Fiamme Gialle/SC Eridanea, quattro senza)

“Penso che rimandare Tokyo 2020 al 2021 sia stata la decisione più corretta e ragionevole da prendere, data l’impossibilità di molte nazioni in tutti gli sport non solo di guadagnarsi gli ultimi posti rimasti, ma addirittura di disputare le qualifiche, o anche semplicemente di allenarsi come si deve. La considero anche una scelta prudente, perché bisogna garantire sia la salute fisica che quella mentale di chi prende parte ai Giochi. Sto parlando di partecipanti in tutti i suoi componenti, dagli atleti a tutto lo staff che avranno nuovamente il tempo di tornare a stare con la squadra con serenità e avere così la speranza di prendere parte ad un’Olimpiade piena di amanti dello sport e con tutti i familiari al seguito, pronti a celebrare tutti i valori racchiusi nei Giochi. Sicuramente non è facile pensare ad un altro intenso anno di lavoro, ma dopo un piccolo sconforto iniziale, ho realizzato che ora abbiamo solo più tempo per poter alzare l’asticella e migliorare. Citando Phelps, si hanno risultati quando si fa ciò che gli altri non sono disposti a fare, ed è arrivato il momento di farlo. Sono questi momenti che fanno la differenza. Da ora inizia un nuovo countdown!”.