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ANAC. Allenatori al tempo del Covid-19

mercoledì 25 Marzo 2020

ANAC. Allenatori al tempo del Covid-19


ROMA, 25 marzo 2020 – “Ora è il tempo di salvare il capitale umano”. È questo quello che gli allenatori e le allenatrici che operano nel mondo del canottaggio, sia iscritti all’Anac o ancora non iscritti, stanno cercando di fare in questo periodo di “sospensione” forzata. E tutto questo attivismo sociale e nazionale, nel rispetto delle regole e dei provvedimenti emanati dal Governo, sarà per le nostre Società decisivo nelle prossime settimane per non dover ripartire da zero.


Abbiamo lavorato in tutti questi anni per unirci, compatti, uno accanto all’altro, uno dietro l’altro, sulla stessa barca, in sinergia, all’unisono, come gridava Giampiero Galeazzi nelle sue telecronache delle vittorie Olimpiche degli italici “Cavalieri delle acque”. Abbiamo unito gruppi di ragazzi e ragazze sotto la stessa bandiera nel nome dell’appartenenza, della partecipazione, dell’amicizia, della solidarietà, dell’inclusione, della condivisione nel gruppo per il gruppo. 


Abbiamo combattuto la sedentarietà dando colpa alla tecnologia, additando l’iperconnettività dei social network come causa del disturbo; la stessa che in questi momenti di triste realtà ci consente di comunicare con il prossimo, a distanza, chiaramente. #distantimauniti è diventato lo slogan, governativo, di sicurezza per non incorrere nel contagio. Il Canottaggio a distanza per combattere il virus; per isolarlo, per farlo rimanere da solo, vincerlo e finalmente riunirci.


Abbiamo rappresentato per migliaia di giovani un punto di riferimento importante in un tempo in cui la disgregazione delle famiglie li disorientava; le stesse famiglie oggi giocoforza riunite, propiziano un rafforzamento dei valori educativi di base, di quell’amore enzima di ogni rapporto. Alla fine di tutto questo che stiamo vivendo cambieranno molte cose; nelle relazioni, nei comportamenti, nei pensieri, nell’economia. Cari allenatori abbiamo un compito! 


Ora è il momento di salvare il capitale umano. Migliaia di atleti sparsi nelle centinaia di società su tutto il territorio italiano vanno assicurati, rassicurati, guidati, esortati a non mollare, a cambiare modalità, adattandosi all’evento con intelligenza. Lo so, lo stiamo già facendo tutti, ma mi sento di ricordarmelo, di ricordarvelo. Aiutiamoli a distanza facendo sentire loro la nostra presenza, la nostra “vicinanza” trovando le più svariate strategie per interessarli facendoli uscire mentalmente dalle mura domestiche. Giochi interattivi, letture dedicate, video didattici e collegamenti collettivi in rete.


Abbiamo il dovere morale di continuare a credere nei valori dello sport, di infondere nei nostri ragazzi fiducia, conoscenza e una razionale forza mentale che li renderà, ci renderà, più forti di prima. La sfida per noi è proprio la competenza psicologica da metter in gioco per attraversare questo periodo di emergenza collettiva ed uscirne vincitori. È questo il nostro dovere morale. È questa la nostra missione.

Mimmo Perna