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Master in voga”: l’entusiasmo delle tre medaglie olimpiche Pettinari, Luini e Leonardo”

mercoledì 10 Luglio 2019

Master in voga”: l’entusiasmo delle tre medaglie olimpiche Pettinari, Luini e Leonardo”


ROMA, 10 luglio 2019 – L’imminente svolgimento dei Campionati Italiani Master di Ravenna è l’occasione per ricordare all’universo del canottaggio amatoriale del camp “Master in voga”, in programma a Piediluco esattamente due mesi dopo lo svolgimento della suddetta kermesse tricolore, dal 13 al 15 settembre. Un’occasione ghiotta, per i Master di tutta Italia, per essere seguiti da tre ex atleti d’eccezione: Elia Luini e Leonardo Pettinari, quattro Olimpiadi disputate il primo, tre il secondo e insieme medaglia d’argento ai Giochi di Sydney 2000 nel doppio Pesi Leggeri maschile, e Raffaello Leonardo, cinque volte azzurro a cinque cerchi e medaglia di bronzo all’Olimpiade di Atene 2004 nel quattro senza.

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Tre campioni che si sono prestati con entusiasmo a “Master in voga”, con Leonardo Pettinari, oggi allenatore della SC Pontedera nonché tecnico Centro della Commissione Tecnica Nazionale diretta dal DT Francesco Cattaneo, che plaude alla tre giorni di Piediluco: “È una bella iniziativa, che mi auguro possa riscuotere successo perché non capita tutti i giorni di potersi confrontare con tre medaglie olimpiche. Nel canottaggio la componente Master è molto forte e radicata, e la Federazione fa bene a dedicargli manifestazioni ad hoc come questa. Nelle società l’entusiasmo di un adulto che intraprende per la prima volta questo tipo di attività agonistica, così come i consigli dell’ex atleta di vertice che ancora vuole divertirsi ai remi, possono essere fondamentali per creare il giusto spirito tra i più giovani e spronarli ad andare avanti nella pratica del nostro sport”.

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Come il suo ex compagno di avventure in azzurro, anche Elia Luini ha risposto presente con entusiasmo a “Master in voga”, e non poteva essere altrimenti per uno che ha iniziato con il canottaggio alla tenera età di 10 anni, per proseguire per i successivi 25, sempre ai massimi livelli e sempre in maglia azzurra: “Mi aspetto un weekend di divertimento, e spero di trasmettere ai Master tutta la mia passione, sicuramente già presente in loro, e magari svelare qualche segreto tecnico appreso in anni di canottaggio al servizio di grandi allenatori, come un guru quale il dottor La Mura. Oltre alla passione, vorrei trasmettere tanto entusiasmo, magari raccontando qualche aneddoto dei tanti anni passati in Nazionale. Conosco bene il mondo dei Master, ne alleno 60 a Milano alla Canottieri San Cristoforo-CUS Milano, 35 dei quali poi partecipano anche alle gare in calendario. Vedo in loro tanta voglia di imparare, di fare sempre meglio, e questo per me è motivo di entusiasmo, mi ricorda molto di quando ero atleta ed ero pronto a mettermi sempre in discussione per migliorarmi. Fare questo camp sarà quasi toccante, per me che torno a Piediluco dopo tanti anni, e per i partecipanti, che avranno occasione di vedere come funziona la macchina di un Centro Nazionale di Preparazione Olimpica. Chi parteciperà a questi tre giorni di gioia e passione remiera sarà fortunato”.


A Luini fa eco anche Raffaello Leonardo, che dopo i successi in acqua oggi è apprezzato commentatore tecnico del canottaggio per la Rai: “Il camp sarà il modo migliore per far vivere quell’atmosfera speciale che si respira nel luogo, Piediluco, dove tanti canottieri hanno costruito la propria storia, e quella dell’Italia del remo. Sarà un’esperienza importante per chi vi parteciperà, personalmente ho gareggiato da Master, percependo sempre grande stima nei confronti di chi ha raggiunti tali risultati, e la voglia di appassionarsi sempre di più allo sport. Grazie al proficuo circuito remiero Master, oggi in Italia il canottaggio non è più solo per i giovani, o per chi ha praticato il nostro sport in età giovanile e vuole farlo ancora, ma è anche per gli adulti che vi si appassionano senza averlo mai praticato prima. Per questo motivo, iniziative come quella di Piediluco sono importanti per mantenere vivo il movimento e far conoscere l’alto livello a chi è già grande, ma che per il canottaggio ha scoperto la stessa passione di un ragazzino”.