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2° Meeting Nazionale COOP di Piediluco. Una domenica di riflessione tra gare, pioggia e freddo

venerdì 10 Maggio 2019

2° Meeting Nazionale COOP di Piediluco. Una domenica di riflessione tra gare, pioggia e freddo


ROMA, 10 maggio 2019 – Abbiamo ricevuto una e-mail da parte di una mamma che, durante il 2° Meeting Nazionale COOP, sotto la pioggia si è soffermata a riflettere su tante cose e sul lavoro dei tecnici federali. Una e-mail che, in forma anonima e con l’autorizzazione della sig.ra Alessandra, vogliamo condividere con quanti seguono il canottaggio: 

“”Egregio capoallenatore, ci siamo presentati per caso sul pontile di Piediluco in attesa del gara del doppio junior maschile. Lei era da solo sul pontile, rivolto verso la partenza, verso i suoi ragazzi. Vento e pioggia facevano da padroni. Io non sapevo chi era, ma quell’immagine di quell’uomo da solo in quella atmosfera mi ha colpito e mi ha fatto pensare.  Ho deciso di scriverle perché ritengo non sia giusto dar sempre tutto per scontato (spesso lo si fa per non sembrare banali o retorici) … bisogna invece talvolta fermarsi un attimo e sottolineare ciò che di bello e positivo accade intorno a noi. Ho visto tante gare, ma ieri ho percepito in modo particolare il VALORE di ciò che mi circondava: la sua dedizione, la sua cortesia e disponibilità a far due chiacchere con me e mio marito, gli allenatori che seguivano con grande impegno i loro atleti, ma sopratutto i ragazzi che, bagnati fradici e infreddoliti, davano il meglio di loro stessi e cercavano di superarsi ancora una volta…. la Fatica pura. Ragazzi che, prima di diventare atleti, cercavano di diventare uomini.


Ciò mi ha reso orgogliosa di tutti loro, non solo di mio figlio, perché conosco bene il sacrificio e la passione che c’e’ dietro tutto questo. E conosco anche la mancanza di apprezzamento e di considerazione da parte della società che ci circonda. Purtroppo talvolta è cosi! In questo momento storico abbiamo bisogno di ragazzi e di “educatori” come quelli che ho visto ieri e di alti principi a cui ispirarsi: desiderio, volontà, sogno, sacrificio, impegno, serietà, onestà. Ricordo una parola che spesso uno degli allenatori di mio figlio gli urla in allenamento: “crediciiii!” E’ bellissima e contiene un mondo! Anche l’orgoglio di entrare in Nazionale, l’amore per il nostro Paese, è un valore da riscoprire. Perché Tutto ciò porta gioia, soddisfazione, adrenalina nella vita dei nostri ragazzi e li distoglie dal nichilismo che li circonda. Ma non voglio essere polemica oggi, voglio invece che queste due righe rimangano di elogio nei confronti di tutti voi, di congratulazione e di celebrazione di un grande sport e dei nobili valori che rappresenta. Perché ciò non sia sempre scontato, dovuto, banale. Grazie dell’ascolto… spero di non averla annoiata! Buon Lavoro. Alessandra K.””.
 

Alla Signora Alessandra ha risposto il capo allenatore cui era rivolta la e-mail e, come è giusto che sia, pubblichiamo anche la risposta in anonimato poiché sia la e-mail della Signora Alessandra e sia quella del capo allenatore sono condivisibili da tutto il mondo remiero fatto di famiglie, appassionati, allenatori sociali e allenatori federali. Un mondo che gira intorno a questo giovanissimi atleti e atlete con il solo scopo di formarli per la vita attraverso lo sport del remo che, con tenacia, è ancora ancorato ai sali valori che hanno contraddistinto la disciplina per oltre 130 anni di storia: 


“”Gentile Signora Alessandra, Innanzitutto la ringrazio per la sua e-mail, mi ha piacevolmente inorgoglito ma non sorpreso. I principi ed i valori a cui lei ha fatto riferimento sono da sempre il carburante naturale mio è di tutti quei colleghi che, come me, hanno deciso di fare di questa passione una professione e di considerare questa scelta come una grande fortuna. Mi sono sempre considerato un educatore prima di essere un allenatore, un educatore a cui spetta il primario compito di considerare l’esempio il principale veicolo di quei valori importanti a cui una Società civile sana dovrebbe ispirarsi. Il nostro magnifico sport da sempre si ispira a principi importanti che ci accompagnano poi durante tutta la nostra vita lavorativa ed umana. Spero non le dispiacerà sapere che ho condiviso, con un pizzico di malcelato orgoglio, la sua bella lettera con il nostro Presidente e con lo staff federale. Molti miei colleghi le assicuro si identificheranno con orgoglio nelle sue parole e si rivedranno in quell’allenatore solo in piedi sotto la pioggia… Un caro saluto. Un Capo Allenatore””.