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Il TeLiMar primo tra i rookie a Londra per la regata Master sul Tamigi

lunedì 1 Aprile 2019

Il TeLiMar primo tra i rookie a Londra per la regata Master sul Tamigi


PALERMO, 01 aprile 2019 – La Canottieri TeLiMar torna a casa da Londra con un ottimo sesto posto nella categoria Men A, conquistato nella Vesta Veterans’ Head of the River Race, la regata britannica dedicata al comparto Master che si disputa sulle acque del Tamigi e che quest’anno, per la sua trentasettesima edizione, ha fatto registrare la presenza di 261 equipaggi, per un totale di oltre 2.000 atleti provenienti da tutto il mondo.


L’Otto del Club dell’Addaura, misto con Canottieri Flora, Corgeno e London Rowing Club – composto da Alessandro Di Liberti, Tommaso Muzzu, Leonardo Vasile, Gianluca Ingargiola, Claudio Provenzano, Mauro Messina, Giorgio Giliberti, Alessandro Corni e al timone Nico Sani – con un tempo di 20:36.42 ha chiuso la gara al tredicesimo posto assoluto, primo tra i rookie che per la prima volta scendevano in acqua per questa regata.


Premiato anche con il trofeo assegnato al primo equipaggio non inglese a concludere il persorso che dalla University Stone Mortlake conduce a Putney, c’è tanta soddisfazione nel Circolo palermitano, che già pensa ai prossimi Mondiali di luglio a Budapest, dove metterà in acqua questa stessa barca per cinque ottavi.

A questo link tutti i risultati:
https://docs.google.com/spreadsheets/d/1crTzhoFanMyC0YsJAquNG9VOtreh1Gs47vBFkHv-v_Y/edit#gid=0

Giorgio Giliberti, Direttore Sportivo e Atleta Canottieri TeLiMar: «Esperienza meravigliosa. È stato un onore, un piacere, ma soprattutto un’emozione unica remare in quella che è certamente la patria del canottaggio, al di là del contesto che circonda il Tamigi che la prossima settimana ospiterà la storica regata Oxford-Cambridge. Qui si respira l’aria del canottaggio più pura, più autentica: ogni 200mt vedi un circolo popolato con centinaia di persone che dalle sponde e dai ponti tifano per i propri atleti. Il livello agonistico era qualitativamente spaventoso: eravamo circondati da tantissime barche di gente allenata, che remava bene, contrariamente a quanto capita di vedere nelle gare italiane, dove oltre a quattro o cinque avversari competitivi la media si abbassa notevolmente. Noi abbiamo fatto una gran bella gara, pur non avendo una preparazione specifica: siamo usciti sabato insieme, giusto per mettere a punto l’imbarcazione. Avremmo potuto fare anche meglio, se non fosse stato per il vento contrario che ha fatto soffrire un equipaggio leggero come il nostro. Le condizioni sono cambiate tra sabato e domenica, non è bastato avere la corrente a favore; quindi un po’ di rammarico c’è, ma ciò che conta è la straordinaria esperienza che vogliamo trasmettere al resto della Società. L’anno prossimo puntiamo a portare a Londra più di un equipaggio TeLiMar, anche con atleti che remano da poco, per far respirare a tutti questa passione che serve da stimolo per fare sempre meglio».

Alessia Anselmo
Ufficio Stampa TeLiMar