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L’Unione Canottieri Livornesi presenta il suo Centenario

lunedì 11 Marzo 2019

L’Unione Canottieri Livornesi presenta il suo Centenario


PISA, 11 marzo 2019 – 100 anni per una società di canottaggio sono un traguardo importante, un appuntamento da ricordare che spesso coinvolge un’intera città con la sua storia sportiva, ludica e sociale; l’importanza dei cent’anni dell’Unione Canottieri Livornesi la si percepisce già entrando nella sede di questo circolo: la “cantina”. Per chi non è della zona merita spiegare che a Livorno quando si parla di “cantine” il pensiero non va al “Locale parzialmente interrato adibito alla conservazione del vino……” come cita l’Enciclopedia Treccani, bensì agli ambienti una volta adibiti a magazzini per le attività commerciali collocati sui fossi collegati al porto e oggi usati come rimessaggi, palestre e sedi nautiche delle numerose società remiere nate per perpetuare il canottaggio delle tradizione fatto di gozzi e gozzetti e il canottaggio olimpico fatto di grandi campioni. Entri nella “cantina” dall’Unione Canottieri Livornesi e le vecchie yole fanno da cornice alle foto d’epoca, ai diplomi, alla vetrina dei trofei e il pensiero in un istante vola a quell’otto ricordato con il soprannome degli “Scarronzoni”, un nomignolo affibbiato a quell’equipaggio fatto di vogatori provenienti dal canottaggio a sedile fisso tanto forti quanto scomposti nel gesto atletico che alla fine degli anni ’20 si presentarono alla prima gara sul Lago di Massaciuccoli andando a vincere il Campionato Toscano e che, in poco tempo, riuscirono a modellarsi sfruttando tutte le loro potenzialità arrivando a vincere i Campionati Europei del 1929 (Bydgoszcz -PL-). Da qui una serie di successi nazionali e internazionali lunghi da elencare fino alle Olimpiadi di Los Angeles del 1932 dove giunsero secondi a solo 2 decimi dagli americani della Berkeley University. La rivincita 4 anni dopo alle Olimpiadi disputate a Berlino (1936), ancora secondi questa volta in un finale al cardiopalma e battuti per soli 6 decimi di secondo ancora una volta dagli statunitensi della Washington University davanti ad un deluso Adolf Hitler che sperava ovviamente nella vittoria tedesca (i tedeschi si classificarono terzi).


È sicuramente questa l’impresa che tutti maggiormente ricordano, probabilmente perché l’undicesima olimpiade disputata nella Germania nazista ebbe un gran risalto mediatico voluto dall’allora Ministro della propaganda Joseph Goebbels, con un impegno anche cinematografico minuziosamente curato dallo stesso Führer e allestito dalla famosa regista Leni Riefenstahl (film Olympia). Da allora gli Scarronzoni appartengono alla storia e più che altro appartengono alla città di Livorno come ha tenuto a precisare il vice Presidente dell’Unione Canottieri Livornesi Rossano Vittori nella conferenza stampa di presentazione delle celebrazioni del centenario. Celebrazioni dove ovviamente gli Scarronzoni non potevano mancare e da qui l’idea di rievocare la finale olimpica del ’36 con una regata tra un equipaggio livornese e un equipaggio della Washington University; un’idea tanto emozionante quanto difficile da mettere in atto, ma quando un’idea è vincente si seguono tutte le strade perseguibili e così gli americani hanno accettato di buon grado la sfida ed il risultato questa volta è stato centrato: appuntamento a Livorno il 22 giugno sulle acque del canale Scolmatore. Ma il Consiglio direttivo dell’UCL formato dal Presidente Matteo Orsini, dai Consiglieri Claudio Coca, Francesco Masoni, Giacomo Tacconi e dal già citato Rossano Vittori, non si è fermato qui e, con l’aiuto di sponsor e istituzioni, ha confezionato un ricco programma fatto di appuntamenti musicali, culturali e gastronomici che si concentreranno prevalentemente nel fine settimana del 21/22/23 giugno. Alla presentazione, oltre alle autorità cittadine e ai numerosi sportivi, erano presenti il Consigliere Federale Antonio Giuntini e il Presidente del Comitato Toscana Edoardo Nicoletti.
Gran segreto sulla composizione degli equipaggi sfidanti, per ora è stato svelato solo il nome del preparatore dell’armo livornese che sarà il conosciutissimo Massimo Marconcini e il nome del capitano della squadra, l’olimpionico Luca Agamennoni. Sarà un appuntamento da non perdere.

Simona Giuntini