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Lodo e Vicino stanno “riprendendo in mano” le sorti del due senza azzurro campione del mondo 2017

sabato 2 Febbraio 2019

Lodo e Vicino stanno “riprendendo in mano” le sorti del due senza azzurro campione del mondo 2017


MILANO, 02 febbraio 2019 – Questa mattina, cielo grigio, aria gelida e acqua piatta. Sul pontile del Cus Milano-Canottieri San Cristoforo, all’Idroscalo, ci sono gli atleti master appena rientrati dall’allenamento. Qualcuno scherza, c’è chi beve un sorso d’acqua, chi rimette le scarpe. Poi, d’un tratto, lo sguardo di tutti va verso la discesa che porta alla piattaforma. In piedi, vestiti d’azzurro, con barca in spalla e remi tricolori in mano, ci sono Giuseppe Vicino e Matteo Lodo: i campioni del mondo 2017 in due senza. Il silenzio dei primi attimi lascia spazio ai sorrisi e allo stupore di chi, da mesi, sperava di incontrarli. E di vedere all’opera i due atleti che due anni fa, ai Mondiali assoluti di Sarasota, hanno “offuscato” i miti del remo italiano firmando uno dei serrate più emozionanti nella storia del canottaggio.


Duecento metri finali che sono valsi ai due amici delle Fiamme Gialle il titolo mondiale in due senza, davanti ai mostruosi – e favoriti – fratelli Sinkovic. Attimi difficili da dimenticare per chi ha visto quella gara. E per loro, che dopo un lungo stop sono tornati in barca insieme per continuare il lavoro interrotto a marzo di un anno fa, quando Vicino è stato operato di ernia del disco lombare. “Abbiamo ripreso ad allenarci a dicembre tra Milano, dove Giuseppe vive da un po’ di tempo, e Sabaudia con il resto della squadra – spiega Lodo, che ai Mondiali Assoluti 2018 ha vinto l’argento in quattro senza – quando stiamo qui, non abbiamo un allenatore ma seguiamo il programma federale tra barca, remoergometro e palestra”.


Per il campione terracinese e il capovoga partenopeo, l’obiettivo è fare chilometri su chilometri in barca, con un solo obiettivo in testa: Tokyo 2020. Ma come tutti i grandi atleti sanno, ogni grande impresa si costruisce con umiltà, sudore e piccoli passi. Ecco perché adesso Matteo e “Peppe”, come tutti lo chiamano, hanno in agenda la prima gara regionale in programma per il 10 marzo a Sabaudia, nel Lazio. Poi sarà la volta di Meeting nazionali, Coppa del mondo e soprattutto dei Mondiali assoluti di Linz, dal 25 agosto all’1° settembre.


Un appuntamento fondamentale dove si staccheranno i primi biglietti per i Giochi Olimpici dell’anno prossimo. Sul futuro, però, Lodo e Vicino non si sbilanciano e restano con i piedi piantati per terra. “Prima vediamo come va la barca, dipende tutto dai tempi. Noi, comunque, per ora la sentiamo bene, stiamo crescendo e la forma di Giuseppe sta migliorando, ma dobbiamo ritrovare le sensazioni giuste. Non siamo lontanissimi dalla forma, ma la strada è lunga e in salita”, dicono Matteo e Giuseppe, prima di salire in barca sotto lo sguardo estasiato dei master del Cus Milano. Poche parole, un sorriso, umiltà. È questo il segreto dei campioni.

Stefano Lo Cicero Vaina

(ph Stefano Lo Cicero Vaina)