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Scuola dello Sport, presentata l’offerta formativa 2019. Malagò, orgoglioso della sua crescita

venerdì 1 Febbraio 2019

Scuola dello Sport, presentata l’offerta formativa 2019. Malagò, orgoglioso della sua crescita


ROMA, 01 febbraio 2019 – Specchiarsi nel fulgido passato inseguendo un futuro nel nome del successo. La Scuola dello Sport rilancia il suo modello d’eccellenza, certificato dai numeri e gratificato dai consensi. E’ stata presentata oggi, nell’Aula Magna dell’Acqua Acetosa, l’offerta formativa per il 2019. Un’offerta che cresce di anno in anno cercando di intercettare le necessità della società. Dal 2013 al 2018 il numero dei corsi della Scuola è passato da 54 a 155, con un incremento del 186,7%. A questo aumento di corsi e contenuti è corrisposta anche una crescita del 44% dei partecipanti che ha assicurato alla Scuola un incremento delle entrate del 47%. Forte di questi numeri, l’offerta esclusiva del 2019 si fonda su dei capisaldi sia dal punto di vista tecnico (nel bouquet il 19° corso nazionale CONI per tecnici di IV livello europeo e il 19° corso nazionale CONI per esperti di preparazione fisica) sia manageriale (tra cui il 6° corso di Alta Specializzazione in Management Olimpico, l’Executive in Management dello Sport con la School of Management di Bocconi e il 13° corso di management sportivo CONI con Luiss Business School) e non mancherà, tra le altre, la sezione dedicata all’impiantistica sportiva.


“Giulio Onesti ha fortissimamente voluto questo meraviglioso impianto che, negli ultimi anni abbiamo valorizzato e la Scuola dello Sport – ha ricordato il Presidente del CONI, Giovanni Malagò (foto Mezzelani – GMT Sport) -. Questa comunità è il nostro mondo che è impossibile da dividere. Siamo interconnessi, c’è un denominatore comune che ci collega per ovvi motivi. Qui c’è tutto: chi cerca un percorso formativo, i ragazzi laureati che fanno il corso di management che è un grande successo, c’è il tema della collaborazione con le scuole regionali, c’è poi un discorso che parte dall’antico patrimonio dei maestri dello sport che rappresentano qualcosa di speciale. È impressionante come negli ultimi anni ci sia stata una crescita sia dal punto di vista del numero di persone, di studenti, sia sotto il profilo dei ricavi e della qualità dell’offerta formativa dei corsi. C’è l’imbarazzo della scelta perché c’è una domanda a più livelli e sono molto orgoglioso di questo. La copertina del piano formativo 2019 è dedicata alla ginnastica perché se la merita più delle altri dato che squadra delle Farfalle è già qualificata alle Olimpiadi di Tokyo e si tratta della federazione che è stata fondata per prima e che quest’anno festeggia 150 anni. Tutto ciò è la dimostrazione che la scelta di Rossana Ciuffetti alla guida della Scuola fu giusta. Questa è la festa della Scuola e anche sua. Sono molto orgoglioso, inoltre, della collaborazione con le Università Bocconi, Luiss, il Politecnico di Torino, Il Politecnico di Milano, Tor Vergata e l’Università del Foro Italico. Qui inoltre abbiamo il Liceo più sportivo d’Italia realizzato in collaborazione con il Convitto Nazionale”.

Oltre alle partnership con le più prestigiose università italiane, si rinnova l’offerta dei seminari e verrà sviluppata ulteriormente l’attività delle Scuole Regionali dello Sport, vero e proprio braccio operativo sul territorio, con le quali la Scuola Nazionale collabora per accrescere, insieme alle Federazioni Sportive Nazionali, la formazione dei primi livelli tecnici federali e studia programmi di formazione specifici. “In un momento in cui è difficile stabilire il perimetro delle competenze basta prendere la Carta Olimpica per comprendere come una delle cose principali sia rappresentata dalla formazione di atleti e tecnici – ha evidenziato il Segretario Generale, Carlo Mornati -. Oggi è un’occasione straordinaria per apprezzare la realizzazione di un cammino che è la sintesi del lavoro di squadra portato avanti attraverso l’osmosi tra l’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport, la Preparazione Olimpica, la Scuola dello Sport e molte realtà esterne. C’è una visione che parte da lontano e mette formazione e sport praticato sullo stesso livello. Oggi chi frequenta può coltivare ambizioni e passioni nel modo più opportuno. Il catalogo è la sintesi di quello che siamo e offriamo, sa illustrare contenuti di alto profilo”.


“La linea che abbiamo tracciato è riassunta in una frase: qualsiasi cosa fate che duri una vita intera – ha spiegato invece l’ad di Sport e Salute, Alberto Miglietta -. Lungo questa linea abbiamo realizzato tutti questi progetti sostenibili e duraturi nel tempo, non solo nell’ambito tecnico e ed esclusivo della formazione ma anche dal punto di vista manageriale. Ci siamo inoltre adeguati alle richieste dell’attuale società, introducendo anche un’innovazione tecnologica e digitale. Fondamentale è anche il confronto tra sport e università. Abbiamo voluto con forza avere tutte queste convenzioni perché la ricerca è molto importante e il fine è quello di trasferire conoscenze alle nostre squadre nazionali, per avere persone con capacità tecniche, ma anche umane e di cultura che consentano loro di affrontare la vita con un bagaglio importante. Siamo fiduciosi di esserci riusciti. Il Piano formativo è stato realizzato con la Preparazione Olimpica perché questo è un anno importante che anticipa Tokyo 2020 e vogliamo accompagnare i nostro ragazzi e tecnici verso quel grande successo che merita il nostro Tricolore”.


Rossana Ciuffetti ha definito la Scuola da lei diretta “una fabbrica di cultura dello sport, un punto di riferimento dei saperi”. “Lo sport è uno dei mezzi più efficaci per lo sviluppo durevole di una società, una fonte di ispirazione per le nuove generazioni e lo sviluppo della futura società civile – ha aggiunto -. Negli stessi anni in cui la Factory di Warhol era il luogo dove si svolgeva la rivoluzione culturale, un grande dirigente decise di fondare un istituto di formazione per i suoi dirigenti. Noi ci siamo messi a lavorare sulle sue progettualità e ci siamo aperti al mondo universitario, perché è fondamentale aprire le porte al nostro mondo. La Scuola è un punto di riferimento delle direzioni tecniche e stiamo lavorando in avvicinamento a Tokyo 2020 e Pechino 2022 e per un anno ricco di appuntamenti sportivi come gli EYOF di Sarajevo, la seconda edizione dei Giochi Europei di Minsk, i Beach Games di Patrasso, i World Beach Games di Sand Diegio e le Universiadi di Napoli. Negli ultimi tre mesi del 2018, inoltre, è iniziato un ciclo incontri con gli esponenti della società civile per interpretare quali saranno le responsabilità dello sport del futuro. Dobbiamo intercettare le nuove tendenze e il lavoro con le università è significativo come lo scambio internazionale che puntiamo ad intensificare”. Ciuffetti ha quindi ricordato la collaborazione, ormai quadriennale, per la parte culturale con De Agostini Scuola, la presenza del CONI al Festival di Spoleto per il terzo anno consecutivo, l’implementazione della collaborazione con il cinema sportivo e la presenza della Scuola dello Sport a Matera per la consegna del Premio Alberto Madella in occasione nell’anno in cui la città lucana è Capitale Europea della Cultura.


Particolare attenzione sarà data all’universo femminile, come sottolineato dalla Vice Presidente del CONI, Alessandra Sensini. “Da quando ero atleta ho iniziato a frequentare la Scuola con un corso di formazione sul Management che mi servì molto anche nel cammino verso Pechino 2008 – ha ricordato l’olimpionica -. Sono arrivata in Giunta e alla Vice Presidenza del CONI grazie a questo percorso. Ho frequentato il Centro anche sotto il profilo scientifico per cercare di individuare le soluzioni migliori. Entrare all’Acqua Acetosa è il massimo per un atleta perché trovi e respiri la vera atmosfera che caratterizza lo sport. Oggi la Scuola guarda sempre avanti offrendo corsi a 360 gradi. Si migliora sempre, ed è la stessa visione di un atleta. Per vincere non puoi fermarti, devi continuare a crescere. Porteremo avanti con la Scuola un’iniziativa relativamente alla presenza delle donne nei ruoli dirigenziali in seno ai Consigli Federali dopo i principi approvati dal Consiglio Nazionale del CONI. Ci saranno 3 seminari, uno al Nord uno al centro e uno al Sud per far prendere consapevolezza a chi si deve candidare, aiutando le quote rose a trovare il coraggio di farlo. Ci saranno diverse testimonianze di atleti che possono aiutarci a imprimere fiducia”. (fonte CONI)

foto Mezzelani – GMT Sport