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PISA,
26 gennaio 2019 - "Prima della scomparsa, ho sempre tenuto informato il
Presidente Abbagnale sulle condizioni di salute di mio papà. All'indomani
della sua morte ho fatto lo stesso e Giuseppe, profondamente colpito, dopo
le condoglianze ha espresso subito la volontà di intitolare il Festival dei
Giovani a mio padre – rivela Roberto Romanini visibilmente commosso subito
dopo l'approvazione da parte del Consiglio dell'intitolazione del Festival
al padre –.
Sono certo che papà ne sarà contento e sono felice che la proposta del
Presidente sia stata condivisa da tutto il Consiglio. Ringrazio, quindi,
tutti i miei Colleghi Consiglieri che non mi hanno mai fatto mancare la loro
vicinanza, segno tangibile dell’affetto che avevano per mio padre che
trent’anni fa volle fortemente, da visionario quale era, un evento dedicato
esclusivamente ai giovani".
Una perdita, quella del Presidente Onorario Romanini, arrivata
inaspettatamente a ridosso delle finali dell’Europeo di Glasgow 2018, tant'è
che in quell’occasione gli Azzurri gareggiarono con il body listato a lutto
e subito il Presidente parlò di intitolare il Festival al suo ideatore che
da oggi si chiamerà "Festival dei Giovani Gian Antonio Romanini".
Oggi, a Pisa, l’atto finale del Consiglio che, oltre ad accogliere la
proposta del Presidente, ha approvato anche il Regolamento sull’Istituzione
del Trofeo Perpetuo Gian Antonio Romanini, che sarà abbinato ad un'altra
creatura del compianto Presidente, la "D'Inverno sul Po".
"Ho sempre intuito che mio padre era amato da tutto il mondo remiero –
conclude Roberto Romanini - e questo è stato sintetizzato anche all’interno
della sua società, la Canottieri Esperia, la quale ha voluto dare spazio
allo Speciale Gian Antonio Romanini nell’ambito delle 36esima edizione della
D’Inverno sul Po".