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Il Coastal Rowing: una disciplina giovane, ma con solide prospettive

venerdì 4 Gennaio 2019

Il Coastal Rowing: una disciplina giovane, ma con solide prospettive


ROMA, 04 gennaio 2019
– In Italia si è iniziato a parlare di Coastal Rowing, il canottaggio da mare, nei primi anni del terzo Millennio. Dapprima timidamente con regate per lo più amatoriali e barche in prestito – sempre le stesse – poi pian piano alcune società del Nord Ovest e del Nord Est hanno iniziato a crederci e ad investire in una disciplina remiera – perché tale è diventata – che utilizza barche più vicine alla vela, o alla star class per chi si intende di barche veliche. Dopo i raid internazionali, o le traversate da un punto all’altro di località rivierasche, come ad esempio la Sanremo-Montecarlo, la FISA, intuendo la possibilità di sviluppo del coastal, istituisce il Campionato del Mondo con la prima edizione programma nel 2007 a Mandelieu (Francia).


Un mondiale nel quale la Nazione ospitante fa la parte del leone. La prima manifestazione iridata del coastal organizzata dall’Italia è nel 2008 a Sanremo dove stava nascendo, sotto l’influsso della vicina Francia “patria” del Coastal, un solido movimento legato al canottaggio costiero. In quell’occasione le società italiane vinsero due medaglie d’argento e da allora, fino al Mondiale 2018 svoltosi in Canada a Victoria, le medaglie vinte in totale sono diventate in dieci anni ben 38 (12 oro, 16 argento, 10 bronzo). Molti passi in avanti sono stati fatti da questa disciplina e molte società italiane si sono avvicinate al coastal, negli ambienti internazionali si guarda con favore al canottaggio costiero per rendere il canottaggio “universale”, cioè praticato anche in ambienti privi di corsi d’acqua o bacini remieri.


Una disciplina giovane, quindi, ma che ha prospettive di crescita davvero solide poiché è già entrata nel programma dei Mediterranean Beach Games, con la prima apparizione a Pescara 2015 e con la seconda in programma quest’anno a Patrasso (Grecia), grazie all’idea del beach rowing: una commistione agonistica tra barca, corsa e destrezza nel manovrare la stessa imbarcazione. Questa iniziativa, tutta italiana, è stata presa seriamente in considerazione dalla FISA che, nel solco del canottaggio per tutti, oltre alle barche della prima ora da quest’anno nel programma iridato ha inserito anche il doppio misto. Oltre a questo, voci sempre più insistenti parlano di un possibile inserimento del coastal rowing, con solo alcune barche, nei futuri programmi olimpici.


I puristi del canottaggio olimpico – quello che ci ha accompagnato dal 1896 ai giorni nostri – potranno anche inorridire ma sta di fatto che questa possibilità va presa concretamente in considerazione anche perché alcune barche olimpiche potrebbero – usiamo ancora il condizionale d’obbligo in questo caso – uscire dal programma olimpico già a partire dai Giochi di Parigi 2024. Probabilmente nel prossimo futuro anche il mondiale di coastal rowing potrà essere aperto – ma di fatto già lo è stato con l’Italia che ha schierato nel 2017 un equipaggio universitario che ha pure vinto l’argento – a rappresentative nazionali proprio per allargare il più possibile il bacino d’utenza che dovrebbe dare a nazioni come le Fiji, Giamaica, Maldive e tante altre una ragione per essere affiliate alla stessa FISA.


Ma vediamo cosa è successo all’ultimo mondiale, che come abbiamo detto ha avuto come vetrina lo stato canadese del British Columbia, dove le società italiane hanno portato a casa 3 medaglie (2 oro, 1 bronzo) con il CC Saturnia che, grazie alla vittoria del mondiale in quattro di coppia maschile, formato da Gustavo Ferrio, Stefano Morganti, Leone Maria Barbaro, Piero Sfiligoi e Piero Todesco al timone, si è confermato leader di questa specialità in barca multipla. La Ginnastica Triestina, invece, ha vinto una splendida medaglia d’oro nel doppio femminile con Eleonora Denich e Federica Molinaro. Simone Martini (SC Padova), nel singolo maschile, infine, si è dovuto contentare di uno strettissimo bronzo dopo essere stato rallentato, per tutto il percorso, dalle alghe oceaniche che si sono incagliate nella sua deriva.


Archiviato il mondiale canadese, già si pensa agli appuntamenti internazionali, riservati al Coastal Rowing, in programma per il 2019. Il primo è previsto con il beach rowing che andrà in scena a Patrasso, dal 25 al 31 agosto, in occasione dei Mediterranean Beach Games. Il secondo, il più atteso e importante, vedrà invece la baia di Hong Kong come scenario del Campionato del Mondo di Coastal Rowing in programma dal 1° al 3 novembre 2019. A questi appuntamenti si aggiungono anche le regate classiche, come la Sanremo-Montecarlo, e in ambito nazionale i Campionati Italiani di Coastal Rowing che quest’anno si svolgeranno dal 28 al 29 settembre sulle acque del mare di Pescara. Noi continueremo a seguire gli eventi, dandone informazione, di una disciplina che è sempre più partecipata sia in Italia che all’estero.

Mondiali Coastal Rowing: Medaglie italiane conquistate nella storia

LE MEDAGLIE VINTE DALLE SOCIETA’ ITALIANE AI MONDIALI COASTAL ROWING 2018

VICTORIA (CAN) – 11-14 ottobre 2018 (World Rowing Coastal Championships)
(2 ori, 1 bronzo)
ORO QUATTRO DI COPPIA MASCHILE CON TIMONIERE – Ferrio Gustavo, Morganti Stefano, Barbaro Leone Maria, Sfiligoi Piero, Todesco Piero (tim) (CC Saturnia)
ORO DOPPIO FEMMINILE – Denich Eleonora, Molinaro Federica (Ginnastica Triestina )
BRONZO SINGOLO MASCHILE – Martini Simone (SC Padova)