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Dal sogno alla realtà: la pisana Terrazzi qualifica il quattro di coppia femminile a Tokyo

domenica 1 Settembre 2019

Dal sogno alla realtà: la pisana Terrazzi qualifica il quattro di coppia femminile a Tokyo


PISA, 01 settembre 2019 – La Toscana del canottaggio alza le braccia al cielo. Lo fa grazie a Silvia Terrazzi, portacolori della Canottieri Arno di Pisa e terzo carrello del quattro di coppia Senior femminile italiano che ai Mondiali Assoluti di Linz, classificandosi secondo dietro l’America e davanti alla Russia, vola ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020. Un capolavoro quello della ventiquattrenne pisana che, appena al suo secondo Mondiale Assoluto – nel 2017 a Sarasota era riserva – realizza un sogno, confermando la tradizione a cinque cerchi di una regione che da decenni nel canottaggio ha almeno un suo portacolori ai Giochi, e scrivendo una pagina di storia del canottaggio italiano. La prima è quella che vede Silvia e compagne – Chiara Ondoli e Ludovica Serafini della Canottieri Aniene di Roma, rispettivamente capovoga e prodiere, e la numero due Clara Guerra delle Fiamme Gialle – qualificare per la prima volta nella storia del canottaggio olimpico azzurro un quattro di coppia femminile ai Giochi (a Los Angeles 1984 l’Italia gareggiò nel quattro di coppia femminile con timoniere, specialità poi sostituita dal classico quadruplo a Seoul 1988).


Inoltre, Silvia potrebbe essere la seconda donna del Granducato a partecipare a un’Olimpiade nel canottaggio, dopo un’altra pisana figlia della Canottieri Arno, Lisa Bertini quarta ad Atlanta 1996 nel doppio Pesi Leggeri e tesserata all’epoca per la Canottieri Sodini, e potrebbe riportare una società toscana ai Giochi Olimpici dopo 16 anni: tanti ne saranno passati il prossimo anno dalla partecipazione di Matteo Stefanini della San Miniato ad Atene 2004 nel singolo Senior maschile (ai Giochi Paralimpici invece l’ultima società a parteciparvi è stata la Firenze, grazie a Fabrizio Caselli nel singolo PR1 maschile a Rio 2016).

In questo caso il condizionale è d’obbligo, perché ben sappiamo che i componenti dell’equipaggio che ha qualificato una barca ai Giochi nelle qualificazioni dell’anno precedente possono essere cambiati. Tuttavia, ora i riflettori e le grida di gioia sono tutti per Silvia e le sue compagni, autrici di un vero capolavoro sul bacino remiero austriaco. Dopo aver mancato l’accesso diretto alla finale dalla prima batteria, il quattro di coppia rosa italiano si era visto cadere il mondo addosso nel recupero, dove le prime due passavano alla finalissima essendo così sicure di andare a Tokyo, senza passare per la lotteria della finale B. Un recupero dall’esito funesto: Italia terza per appena 37 centesimi. Un epilogo che avrebbe tagliato le gambe a un leone.

Ma non al quattro di coppia di Silvia e compagne, che in finale B hanno dato tutto per riprendersi un sogno sfumato per niente, stracciando così le avversarie – Russia terza a due secondi, Australia quarta a tre secondi e mezzo, ancora più indietro la Romania – è aggiudicando alla barca il pass per Tokyo 2020. Adesso Silvia deve solo continuare a lavorare credendo in sé stessa, perché dopo quanto fatto finora, niente è impossibile. Dalla sua parte, il tifo di tutto il canottaggio toscano.


A Linz, finale B anche per Fabrizio Caselli della Canottieri Firenze nel singolo PR1 maschile, dove i pass per i Giochi Paralimpici a disposizione erano appena uno, per il primo classificato, onore andato all’americano Haxton. Il singolista mugellano chiude al quarto posto, e dunque per lui le chance di qualifica paralimpica sono rimandate al prossimo anno.

Niccolò Bagnoli – Ufficio Stampa Comitato FIC Toscana –

Nelle foto mimmoperna: Silvia Terrazzi in barca al numero 3 e prima da dx in piedi; Fabrizio Caselli in azione.

Speciale World Rowing Championships – Linz Ottensheim