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Mondiali Assoluti di Linz. Risultati e resoconti FINALI 30/08

venerdì 30 Agosto 2019

Mondiali Assoluti di Linz. Risultati e resoconti FINALI 30/08


LINZ, 30 agosto 2019


QUATTRO DI COPPIA PESI LEGGERI FEMMINILE: Il quattro di coppia Pesi Leggeri femminile, dove l’Italia si laureò campione del mondo appena due anni fa a Sarasota, è affidato alle quattro campionesse iridate Under 23 di nemmeno un mese fa. Con questo piglio le quattro azzurre iniziano a battagliare e impongono il loro ritmo alle avversarie al punto che, passando prime ai 500 metri, hanno tre quarti di barca su Cina e Germania, rispettivamente oro e bronzo in carica. A metà gara le posizioni non cambiano con l’Italia che continua la sua corsa verso il traguardo senza mollare una palata e con trentasei colpi sono davanti alla Cina. al passaggio dei 1500 metri Italia sempre in testa, mentre si rumoreggia nelle retrovie con la barca cinese che aumenta i colpi per riacciuffare l’Italia che reagisce e aumenta a sua volta il ritmo riprendendosi una barca di vantaggio sul finale nei confronti della Cina che deve contentarsi dell’argento davanti alla Germania. Italia nuovamente campione del mondo, conquista la quarta medaglia nella storia di questa specialità (2 oro e 2 bronzo). 1. Italia (Giulia Mignemi-SC Aetna, Greta Martinelli-SC Tremezzina, Silvia Crosio-SC Amici del Fiume, Arianna Noseda-SC Lario) 6.34.00, 2. Cina (Mengyn Cheng, Qiang Wu, Fang Chen, Xiaoyu Yuan) 6.36.31, 3. Germania (Fini Sturm, Verra Spanke, Leonie Pieper, Leonie Pless) 6.37.72,4. USA (Jessica Hyne-Dolan, Michaela Copenhaver, Rosa Kemp, Mary Reckford) 6.38.36, 5. Vietnam (Thi Rhao Luong, Huyen Ta Thanh, Thi Hao Dinh, Ly Ho Thi) 6.55.71.


QUATTRO DI COPPIA PESI LEGGERI MASCHILE: gli azzurri devono difendere l’argento di Plovdiv 2018 e qui a Linz si presentano con il solo Catello Amarante (Marina Militare) reduce dall’equipaggio vicecampione mondiale, oggi insieme a Gabriel Soares (Marina Militare), Alfonso Scalzone (RYC Savoia) e Lorenzo Fontana (SC Menaggio). Italia, che schiera la barca campione d’Europa in carica e, per tre quarti (c’era il viareggino Niels Torre al posto di Fontana), oro in Coppa del Mondo a Poznan, è qui per riportare in patria l’oro iridato che manca dal 2011. Con questo obiettivo la formazione azzurra è subito in testa seguita a punta a punta dalla barca austriaca. Al passaggio dei 500 metri però è la Cina che, sorprendentemente, si porta al comando seguita dal quartetto azzurro che attacca per tornare a prendersi la prima posizione. Con la Cina che allunga davanti, la lotta per la seconda posizione è ora tra Italia e Olanda, risalita dalla quarta posizione, che con attacchi repentini supera la formazione azzurra transita seconda ai 1500 metri. Il finale vede la barca cinese sempre al comando ma alle sue spalle l’Italia piazza un serrate forsennato che le permette di piegare la resistenza olandese per l’argento e di risalire sino alle calcagna dei cinesi, che riescono a resistere sin sul traguardo. L’Italia è così argento per il secondo anno consecutivo. Oro alla Cina. 1. Cina (Zhiyauan Zhang, Sensen Chen, Fanpu Lyu, Tao Zeng) 5.53.63, 2. Italia (Lorenzo Fontana-SC Menaggio, Alfonso Scalzone-RYCC Savoia, Catello Amarante, Gabriel Soares-Marina Militare) 5.55.01, 3. Olanda (Damion Eigenberg, David Kampman, Ward Van Zeijl, Barty Lukkes) 5.56.06, 4. Danimarca (Frederik Taulbjerg, Joan Lund, Fredrik Leicht, Christian Hagemann) 5.58.68, 5. Austria (Sebastian Kabas, Bernhard Sieber, Philipp Kellner, Paul Sieber) 5.58.79, 6. Francia (Leo Grandsire, David Benjamin, Thibault Colard, Thomas Baroukh) 6.03.13.


DOPPIO PR3 MISTO: è la Russia, bronzo a Plovdiv 2018, a prendere le redini della gara e dettare le regole del gioco seguito dall’Austria, argento iridato in carica. Ai primi 500 metri sono Russia, Austria e Israele le barche che si spartiscono i posti medaglia con l’Italia sesta con la giovane Maryam Afgei e l’esperto Gianfilippo Mirabile, campione europeo indoor 2019. A 1000 metri le prime due posizioni non cambiano, mentre al terzo posto si piazzano gli USA dopo aver superato Israele. In queste posizioni è anche il passaggio a 1500 metri, mentre l’Italia è sempre sesta. Nel finale la Russia va a vincere, mentre per le posizioni da podio sono l’Austria seconda gli Stati Uniti terzi. La barca azzurra chiude invece al sesto posto. 1. Russia (Valentina Zhagot, Evgenii Borisov) 7.48.32, 2. Austria (Johanna Beyer, David Erkinger) 8.01.12, 3. Usa (Joshua Boissoneau, Pearls Outlaw) 8.17.51, 4. Cina (Xixi Wang, Zinxin Chen) 8.22.95, 5. Israele (Saleh Shahin, Shay-Lee Mizrachi) 8.30.70, 6. Italia (Maryam Afgei-SC Sebino, Gianfilippo Mirabile-SS Murcarolo) 8.49.62.


DUE SENZA PESI LEGGERI MASCHILE: l’Italia difende il titolo in questa specialità confermando Giuseppe Di Mare (RYC Savoia) che, reduce dall’argento iridato Under 23 nel doppio, torna alla punta e lo fa con Raffaele Serio (RYC Savoia), fresco del titolo mondiale nella specialità conquistato a Sarasota tra gli Under 23 e nuovo compagno di Di Mare al posto di Scalzone, migrato sul quadruplo leggero. L’Italia è temuta e l’Austria tenta subito di andarsene, ma dopo la partenza le posizioni si ristabiliscono con la barca azzurra che, prima del passaggio dei primi 500 metri, si porta al comando mettendosi dietro la Repubblica Ceca e il Brasile. Una gara molto veloce che vede l’Italia sempre in prima posizione anche al passaggio dei 1000 metri con le retrovie sempre con le stesse nazioni. Italia prima anche a 1500 metri con la Russia alle spalle dopo che aveva attaccato e superato la barca ceca che schianta e transita quarta dietro al Brasile, terzo. Finale tutto azzurro con l’Italia che vince il mondiale e si conferma campione del mondo per il secondo anno consecutivo. Argento a Russia e bronzo al Brasile. 1. Italia (Giuseppe Di Mare, Raffaele Serio-RYCC Savoia) 6.37.75, 2. Russia (Nikita Bolozin, Maksim Telitcyn) 6.42.07, 3. Brasile (Vangelys Reinke Pereira, Emanule Dantas Borges) 6.45.28, 4. Ungheria (Bence Szabo, Kalma Furko) 6.49.50, 5. Repubblica Ceca (Jiri Kopac, Jan Hajek) 6.55.34, 6. Austria (Markus Lemp, Anton Sigl) 7.03.70.


DUE SENZA PESI LEGGERI FEMMINILE: l’Italia va a difendere il titolo non con le campionesse in carica – le sorelle Lo Bue – bensì con altre due campionesse del mondo del due senza Pesi Leggeri rosa, ovvero Sofia Tanghetti e Maria Ludovica Costa (Rowing Club Genovese), iridate Under 23 a Sarasota meno di un mese fa. È buona la partenza azzurra delle azzurre, ma la Germania tenta di sorprenderle e per duecento metri sono davanti, ma le due campionesse under 23 attaccano subito e si riportano in testa e al passaggio del primo intertempo hanno una mezza barca di vantaggio sulle inseguitrici. Al passaggio di metà gara l’Italia è punta a punta con gli Stati Uniti che, con un armo rinnovato, cercano la rivincita per l’argento dello scorso anno vinto a Plovdiv dietro all’Italia. A 1200 metri gli Stati Uniti superano l’Italia che è seconda al passaggio dei 1500 metri. Le statunitensi, con un armo totalmente rinnovato rispetto allo scorso anno, aumentano ancora il loro ritmo e vanno a vincere il titolo davanti alla barca azzurra che chiude al secondo posto a tre quarti di barca dalle vincitrici. Terza la Germania. Italia medaglia d’argento. 1. USA (Margaret Bertasi, Cara Stawicki) 7.32.64, 2. Italia (Sofia Tanghetti, Maria Ludovica Costa-Rowing Club Genovese) 7.34.20, 3. Germania (Janika Koeblin, Marie-Christine Gerhardt) 7.37.72, 4. Lettonia (Tatjana Grigorjeva, Ludmilla Ivanova) 8.03.78.


DUE SENZA PR3 FEMMINILE: come da copione visto durante la preliminary race è la barca statunitense che è partita meglio ed ha preso subito vantaggio sull’Italia che imbarca una componente del quattro con, Greta Elizabeth Muti, e una debuttante che ha 16 anni, Maryam Afgei. La gara è vinta dagli Stati Uniti campioni iridati in carica che, appena presa la prima posizione, l’ha mantenuta fino alla fine con l’Italia che ha chiuso al secondo posto. Per l’Italia arriva la seconda medaglia, questa volta d’argento, nelle specialità del pararowing, barche non parlimpiche. 1. Usa (Molly Moore, Jaclyn Smith) 8.06.51, 2. Italia (Greta Elizabeth Muti-SC Olona 1894, Maryam Afgei-SC Sebino) 9.20.71.


SINGOLO PESI LEGGERI MASCHILE: l’azzurro Martino Goretti (Fiamme Oro), bronzo continentale in carica e settimo l’anno scorso ai Mondiali di Plovdiv, si stacca dai blocchi di partenza velocissimo, ma è il campione europeo in carica, l’ungherese Peter Galambos, a prendere il comando delle operazioni imponendo agli inseguitori il suo ritmo di 38 colpi, ma l’azzurro con trentanove cerca di ricuperare subito il gap iniziale e, al passaggio della prima frazione, è già primo davanti all’Ungheria e all’australiano Sean Murphy che ha vinto quest’anno la seconda e la terza tappa di Coppa del mondo. Una condotta di gara, dell’azzurro, che non da tregua agli avversari con una velocità costante della barca probabilmente dovuta anche all’uso delle speciali pale che sfoggia. Al passaggio di metà gara Martino Goretti è sempre primo con alle spalle sempre Ungheria e Australia. Vuol vincere il mondiale l’azzurro e riportare in Italia un titolo mondiale che manca dall’oro di Marcello Miani ad Amsterdam 2014. Primo anche a 1500 metri con un maggiore distacco dagli avversari che iniziano ad accusare il ritmo dell’azzurro. Il finale è incandescente con Martino Goretti che vince il titolo mondiale sul singolo con quattro secondi di distacco dall’Ungherese. Straordinaria medaglia d’oro. 1. Italia (Martino Goretti-Fiamme Oro) 6.59.48, 2. Ungheria (Peter Galambos) 7.02.37, 3. Australia (Sean Murphy) 6.59.48, 4. Messico (Alexis Lopez Garcia) 7.05.22, 5. Gran Bretagna (Samuel Mottram) 7.05.39, 6. Canada (Aaron Lattimer) 7.13.81.


SINGOLO PR2 MASCHILE: Tocca 47 colpi in partenza Daniele Stefanoni, desideroso nella settimana del suo 53esimo compleanno di confermarsi sul podio iridato dopo il bronzo del 2018. Stesso dicasi per l’olandese de Koning e il canadese Hall, che precedettero l’azzurro lo scorso anno in finale e che si mettono a condurre nell’ordine, con Daniele che però resta attaccato ai due battistrada, passando ai 500 metri in terza posizione con quattro secondi e mezzo di vantaggio sullo spagnolo Matabuena. L’Olanda anche quest’anno sembra l’armo da battere, Daniele tiene con fermezza la terza posizione dietro al Canada ma tenendo sempre sotto controllo la Spagna, che a metà gara è quasi sette secondi in ritardo rispetto al singolista azzurro. Lo statunitense French e il neozelandese Foulsham sono già fuori dai radar, mentre all’appropinquarsi dell’ultimo rilevamento cronometrico prima del rush finale è sempre de Koning a condurre nettamente su Hall, con Stefanoni che ai 1500 metri passa battendo 36 colpi saldo in terza posizione, con un vantaggio su Matabuena che in appena una frazione è quasi raddoppiato. Gli ultimi metri della finale del singolo PR2 maschile servono solo a sancire ufficialmente il podio, che rispetta i gradini del 2018: oro Olanda, argento Canada, bronzo Italia con Daniele Stefanoni che regala la prima medaglia iridata alla spedizione azzurra a Linz. 1. Olanda (Corne de Koning) 8.42.78, 2. Canada (Jeremy Hall) 8.47.44, 3. Italia (Daniele Stefanoni-CC Aniene) 9.11.55, 4. Spagna (Jorge Pineda Matabuena) 9.26.88, 5. Nuova Zelanda (Gavin Foulsham) 9.32.67, 6. Usa (Isaac French) 9.29.96

Tabella Riassuntiva Risultati Azzurri
Speciale World Rowing Championships – Linz Ottensheim