News

Caselli, Hoxha e il quattro con PR3 misto in gara a Linz per i pass paralimpici

mercoledì 21 Agosto 2019

Caselli, Hoxha e il quattro con PR3 misto in gara a Linz per i pass paralimpici

ROMA, 21 agosto 2019 – 7 singoli PR1 maschili, 7 singoli PR1 femminili e 8 quattro con PR3 misto, queste le carte paralimpiche per Tokyo 2020 che saranno distribuite a Linz ai Mondiali Assoluti nelle tre specialità Pararowing nelle quali è presente l’Italia. Dunque, per Fabrizio Caselli (SC Firenze) e Anila Hoxha (CUS Torino) bisognerà chiudere il Mondiale austriaco almeno con la vittoria della finale B, mentre per Cristina Scazzosi (SC Lago d’Orta), Alessandro Brancato (RYC Savoia), Lorenzo Bernard (SC Armida), Greta Elizabeth Muti (SC Olona 1894) e la timoniera Lorena Fuina (SC Rumon) l’ultimo posto utile è il secondo nella finalina, se si vorrà avere subito in tasca il biglietto per Tokyo, senza passare per i futuri appuntamenti di qualificazione.


Tuttavia, la compagine azzurra paralimpica è pronta a ben figurare, partendo da Fabrizio Caselli, l’unico dei sette azzurri in corsa per Tokyo 2020 ad aver già assaporato il gusto dei cinque cerchi, avendo preso parte alla Paralimpiade di Rio 2016. A Linz la concorrenza per l’azzurro non mancherà, essendoci in gara ben 27 singoli PR1 maschili, una specialità in cui l’Italia deve ancora cogliere la prima medaglia a un Mondiale, fatta eccezione per la vittoria nella gara di esibizione sui 500 metri di Marco Re Calegari 15 anni fa a Banyoles, in Spagna. Lo scorso anno a Plovdiv, dove Caselli chiuse ottavo, la vittoria andò all’australiano Erik Horrie sull’ucraino Roman Polianskyi e sul russo Alexey Chuvashev, tutti e tre ancora presenti a Linz. Presenti anche due finalisti di Rio 2016, ovvero l’americano Blake Haxton (quarto) e il brasiliano Rene Pereira (sesto).


14 sono invece i singoli PR1 femminile, dove anche qui l’Italia è a secco di medaglie iridate. Come per Caselli, anche Anila Hoxha dovrà fronteggiare l’intero podio di Plovdiv, ovvero nell’ordine la Norvegia di Birgit Skarstein, l’Israele di Samuel Moran e gli Stati Uniti di Hallie Smith. Presente anche la Germania di Sylvia Pille-Steppat, quarta lo scorso anno ai Mondiali proprio davanti all’azzurra.


Boom di partecipazione nel quattro con PR3 misto, dove le barche al via saranno ben 16. Gli azzurri rappresentano certamente un equipaggio da tenere d’occhio per gli avversari, essendo reduci dall’argento in Coppa del Mondo a Poznan alle spalle degli Stati Uniti, presenti a Linz con tre atleti – Alexandra Reilly, Charley Nordin e Danielle Hansen – in gara sia nella vittoriosa finale in Polonia che ai Mondiali l’anno scorso, dove la barca americana fu argento a meno di due secondi dalla Gran Bretagna, che dell’armo di allora conferma solo Ellen Buttrick, Oliver Stanhope e la timoniera Erin Wysocki-Jones. Presente invece in blocco, e con il medesimo equipaggio – Élodie Lorandi, Guylaine Marchand, Rémy Taranto, Antoine Jesel e il timoniere Robin Le Barreau – la Francia bronzo iridato in carica e terza a Poznan proprio dietro agli azzurri, ai quali per la cronaca la medaglia iridata nella specialità manca dal bronzo di Sarasota 2017.

LEGENDA PARAROWING
PR3: l’atleta utilizza tutto il corpo: gambe, tronco e braccia. Appartengono a questa categoria atleti ed atlete non vedenti, amputati ad un arto o con altre minime disabilità fisiche.
 
PR2: l’atleta utilizza solo il tronco e le braccia. Appartengono a questa categoria gli atleti e le atlete che non hanno l’uso delle gambe o gli amputati a tutti e due gli arti inferiori
 
PR1: l’atleta utilizza solo le braccia e le spalle. Appartengono a questa categoria tutti gli atleti e le atlete che hanno subito lesioni alla colonna vertebrale e compromesso l’uso delle gambe e del tronco.

Speciale World Rowing Championships – Linz Ottensheim