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Sport&Inclusione: 300 chilometri a remi sul Danubio per atleti del canottaggio e del pararowing insieme

giovedì 25 Luglio 2019

Sport&Inclusione: 300 chilometri a remi sul Danubio per atleti del canottaggio e del pararowing insieme


ROMA, 25 luglio 2019 – Un progetto di Riccardo Dezi e Giulia Benigni del CC3Ponti con il contributo della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale. Gli equipaggi partiti il 23 luglio da Vienna. Riccardo Dezi e Giulia Benigni sono rispettivamente Presidente e Vicepresidente del Circolo Canottieri 3Ponti di Roma, allenatori di canottaggio, tecnici di IV livello europeo, ma, soprattutto, convinti e fattivi sostenitori dell’attività remiera svolta da atleti diversamente abili. Riccardo Dezi è anche Direttore Tecnico del settore Pararowing del Circolo Canottieri Aniene e allenatore dell’equipaggio societario PR3 vincitore della medaglia di bronzo ai Campionato Mondiali del 2017 a Sarasota, composto da Paola Protopapa, Lucilla Aglioti, Luca Agoletto e Tommaso Schettino. Ora sono sul Danubio, per tentare nuovamente, in sei tappe, dal 23 al 28 luglio, un’impresa già portata avanti con successo nel 2017 e nel 2019: la Discesa del Danubio a remi. Con la differenza che quest’anno lo fanno con un gruppo di canottieri INCLUSIVO ed INTERNAZIONALE, che vede, accanto ad una compagine dei Master del CC3P, la presenza di atleti diversamente abili, italiani ed austriaci, tra cui Luca Agoletto e Daniele Stefanoni, atleta PR2 del CcAniene, medaglia di bronzo 2018 ai Campionati del Mondo.


Quattro gli equipaggi da 8 con timoniere, seguiti lungo tutti i circa 300 chilometri del tragitto dagli organizzatori e dai tecnici dello staff con 2 motoscafi d’appoggio. E per le prime tappe della regata è stato proprio l’equipaggio degli atleti del Pararowing con gli accompagnatori a tenere la testa del gruppo, con una formazione che vede al numero 1 Luca Agoletto (PR3 Aniene), al numero 2 Marco Carapacchio (PR3 CC3Ponti), al numero 3 Claudia Rauch (PR3 Donauhort), al numero 4 Gerard Ziniel (PR3 Donauhort), al numero 5 Daniele Stefanoni (PR3 Aniene), al numero 6 Richard Sellinger (accompagnatore), al numero 7 Aldo Cerini (accompagnatore), al numero 8 Matteo Fraschetti (accompagnator), con, al timone, Florian Kremslehner (accompagnatore).


La Discesa a remi del Danubio, da Vienna a Budapest, impresa impegnativa dal punto di vista fisico e mentale, si carica stavolta di significati ulteriori, nel segno dell’inclusione e dello sport come opportunità per tutti. Agonismo. solidarietà, spirito di squadra, sacrificio, passione: sono solo alcuni dei capisaldi del canottaggio e del pararowing – disciplina, quest’ultima, praticata con successo da un numero crescente di atleti con disabilità motorie, sensoriali e intellettive – che i partecipanti all’impresa stanno mettendo in campo nella regata. Tra gli atleti del pararowing tre ragazzi ed una ragazza non vedenti o ipovedenti con i loro accompagnatori, anch’essi canottieri. Una partecipazione agevolata dal fondamentale contributo della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, e dalla fiducia che il suo Presidente, il Prof. Avv. Emmanuele Francesco Maria Emanuele, ha voluto ancora una volta riporre nei due allenatori – Riccardo Dezi e Giulia Benigni – e, soprattutto, negli atleti coinvolti.

La regata ha preso il via il 23 luglio, con base presso il Donahort Ruderverein, uno dei più antichi Club remieri di Vienna. Sei le tappe: la prima, martedì 23 luglio, di 45 km, fino a Bad Deustch Altemburg, località termale della Bassa Austria. Mercoledì 24, trenta chilometri fino a Bratislava, in Slovacchia. Il giorno successivo verso Gonyu, piccola cittadina dell’Ungheria, la tappa più dura: 63 km da remare tutti in un giorno passando anche attraverso le 2 chiuse di Kunovo e Dunakility. Venerdì 26 luglio la quarta tappa fino a Komarno (in Slovacchia) in una vogata lunga 40 km. Sabato 27, invece, la penultima tappa li porterà di nuovo in Ungheria nella città di Esztergom. La mattina di Domenica 28 luglio vedrà l’imbarco del gruppo per affrontare l’ultima tappa: 60 km fino a Budapest con una sola sosta a Szentendre. L’impresa si concluderà presso il Wiking Yacht Club di Budapest.

La Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale – che sostiene l’evento sportivo – opera da anni nei campi della sanità, della ricerca scientifica, dell’assistenza alle categorie sociali deboli, dell’istruzione e formazione, dell’arte e cultura. La passione del Presidente, Prof. Avv. Emmanuele F.M. Emanuele, ex agonista, per lo sport remiero è nota, e la scelta di appoggiare progetti come questo nasce dall’adesione degli stessi alla mission della Fondazione, che è quella di sostenere e incentivare la realizzazione di iniziative di natura sociale fondate sui valori della solidarietà, della mutualità, dell’inclusione e della promozione sociale di gruppi svantaggiati.
#DISCESADELDANUBIO2019

Diana Daneluz
Ufficio Stampa – Comunicazione