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Coppa del Mondo di Linz, uno sguardo alle specialità olimpiche e paralimpiche in gara

martedì 19 Giugno 2018

Coppa del Mondo di Linz, uno sguardo alle specialità olimpiche e paralimpiche in gara


ROMA, 19 giugno 2018 – La Coppa del Mondo 2018 fa tappa in questa fine settimana a Linz-Ottensheim, in Austria, a pochi chilometri dal tristemente famoso campo di concentramento di Mauthausen, in quello che, di fatto, diventa un test event in vista dei Mondiali Assoluti 2019, che si terranno nella medesima location. Numeri in crescita, rispetto alla prima tappa di Coppa del Mondo di Belgrado di inizio giugno, con quasi 700 atleti al via per un aumento numerico dovuto probabilmente proprio al fatto che in tanti vorranno testare il campo di regata che il prossimo anno, oltre ad assegnare le medaglie iridate, rilascerà i pass per i Giochi Olimpici di Tokyo 2020.


A Linz si gareggerà nelle 14 specialità olimpiche, le quattro non olimpiche e le otto pararowing. Proprio il singolo PR1 è tra le specialità che promettono spettacolo data la presenza, tra i 12 iscritti, del campione paralimpico Roman Polianskyi, l’ucraino che ha vinto l’oro anche a Belgrado. L’Italia in questa specialità è rappresentata dal rientrante, dopo un periodo di assenza, Fabrizio Caselli (SC Firenze). Nel singolo Senior maschile torna in gara, dopo un anno di stop, il campione olimpico 2012 e 2016, il neozelandese Mahe Drysdale, che si troverà contro tra gli altri il connazionale Robert Manson, detentore del miglior tempo al Mondo nella specialità, e il vicecampione olimpico, il croato Damir Martin. Anche in questa specialità, tra le più difficili e agguerrite, c’è l’Italia con Simone Martini (SC Padova).


Nel singolo femminile la svizzera Jeannine Gmelin, iridata in carica e oro a Belgrado, avrà tra le avversarie l’idolo locale Magdalena Lobnig oltre alla britannica Victoria Thornley, argento ai Mondiali 2017. Occhi puntati anche sull’azzurra Kiri Tontodonati che, da pochi giorni passata tra le fila delle Fiamme Oro, gareggerà anche ai Giochi del Mediterraneo di Tarragona 2018. Nel due senza femminile la Nuova Zelanda campione del Mondo di Grace Prendergast e Kerri Gowler si presenta quale armo da battere. L’Italia schiera, invece, due barche: le olimpioniche di Rio de Janeiro 2016, Alessandra Patelli (SC Padova) e Sara Bertolasi (SC Milano), che dopo una pausa lunga un anno, durante la quale Alessandra si è laureata in medicina e Sara si è sposata, vogliono puntare a Tokyo 2020, ma prima dovranno regolare i conti in “casa” perché dovranno scontrarsi in azzurro con il secondo equipaggio italiano formato dalle campionesse assolute in carica Ilaria Broggini, Veronica Calabrese (Canottieri Gavirate).


Nel doppio maschile i favoriti sono sempre i Kiwi, con i campioni mondiali John Storey e Christopher Harris. Assente, invece, la formazione azzurra che a Sarasota 2017 vinse il bronzo poiché Filippo Mondelli e Luca Rambaldi sono stati dirottati sul quattro di coppia e a difendere i colori azzurri nella specialità ci sono i gialloverdi Simone Venier, tornato alla coppia dopo un periodo altalenante che lo ha visto remare di punta, e Romano Battisti che siede al secondo carrello come ai Giochi di Londra 2012. In gara anche una seconda formazione azzurra di Andrea Cattaneo (SC Bissolati) e Emanuele Fiume (Fiamme Gialle).


Nel quattro senza maschile troviamo gli australiani Joshua Hicks, Spencer Turrin, Jack Hargreaves e Alexander Hill, ma ci sono anche gli azzurri argento a Sarasota 2017. Marco Di Costanzo (Fiamme Oro), Giovanni Abagnale (Marina Militare), Matteo Castaldo (Fiamme Oro/RYC Savoia), Domenico Montrone (Fiamme Gialle) avranno il compito, in questa fase, di capire il loro stato di forma in vista dell’Europeo di Glasgow e del Mondiale di Plovdiv. Una formazione che oramai è una garanzia per i colori italiani e che dal 2015 e sempre sul podio nei massimi appuntamenti internazionali.


Nel due senza l’Italia, senza i campioni mondiali Giuseppe Vicino e Matteo Lodo, entrambi in fase di recupero dai rispettivi infortuni, schiera la formazione di Vincenzo Abbagnale (Marina Militare) e Salvatore Monfrecola (CN Posillipo), all’esordio in Coppa del Mondo. Tra le nazioni con più atleti iscritti v’è la Gran Bretagna con 65 atleti, tra maschi e femmine incluso il quattro di coppia maschile oro nella tappa serba di Coppa del Mondo, che dovrà vedersela anche con il nuovo esperimento italiano che vede una barca tutta targata Fiamme Gialle e composta da Andrea Panizza, Filippo Mondelli, Luca Rambaldi e Giacomo Gentili. Subito dopo la Gran Bretagna la nazione con più iscritti è l’Italia con 60 (43 uomini e 17 donne) che andranno a comporre i 24 equipaggi iscritti (11 maschili, 7 femminili, 6 pararowing).


In gara anche l’otto azzurro con la stessa formazione medaglia di bronzo dello scorso anno a Sarasota (Cesare Gabbia-Elpis Genova, Emanuele Liuzzi-Fiamme Oro, Luca Parlato-Marina Militare, Bruno Rosetti-CC Aniene, Paolo Perino, Mario Paonessa-Fiamme Gialle, Davide Mumolo-Fiamme Oro/SC Elpis, Leonardo Pietra Caprina-Fiamme Gialle/CC Aniene, Enrico D’Aniello-timoniere-Fiamme Oro/RYC Savoia) che avranno modo di testare la loro velocità contro due equipaggi olandesi, l’Australia, la Gran Bretagna, la Germania – campione del mondo in carica -, Nuova Zelanda e Polonia.


Nel doppio pesi leggeri maschile presente un ventaglio agguerrito di nazioni, ma l’Italia si affida nuovamente ai vice campioni del mondo 2017, Stefano Oppo (Carabinieri) e Pietro Willy Ruta (Fiamme Oro) – formazione presente anche ai Giochi del Mediterraneo – che tra i 21 equipaggi iscritti attualmente avranno contro anche il secondo armo azzurro di Alfonso Scalzone (RYC Savoia) e Gabriel Soares (Marina Militare). Una bella sfida in casa tutta da vivere durante le varie fasi. Nel doppio femminile, esordio per la coppia azzurra composta da Eleonora Trivella (Fiamme Rosse) e Ludovica Serafini (CC Aniene), che se la dovranno vedere con le campionesse del mondo in carica, le neozelandesi Brooke Donoghue e Olivia Loe, e con la Bielorussia della leggendaria pluricampionessa mondiale ed olimpica Ekaterina Karsten, in gara a Linz insieme a Tatsiana Kukhta.


Nel quattro senza femminile l’Italia schiera la formazione di Benedetta Faravelli (Esperia Torino), Stefania Gobbi (Carabinieri/SC Padova), Giorgia Pelacchi (SC Lario), Aisha Rocek (Carabinieri/SC Lario) che è rimaneggiata al cinquanta percento rispetto a quella di Sarasota. Ai nastri di partenza in questa specialità sono attualmente presenti 13 equipaggi. Nel singolo PR1 femminile è Anila Hoxha (Cus Torino), quarta lo scorso anno a Sarasota, a difendere i colori azzurri, mentre nel Quattro con PR3 misto, bronzo lo scorso anno ai mondiali americani, Greta Elizabeth Muti (SC Olona 1894) ha sostituito Paola Protopapa mentre sono rimaste in equipaggio Lucilla Aglioti, Luca Agoletto, Tommaso Schettino (CC Aniene) e Giuseppe Di Capua-timoniere (CN Stabia).


Nel doppio pesi leggeri femminile in gara Valentina Rodini (Fiamme Gialle), che sarà ai Giochi del Mediterraneo di Tarragona in singolo, e Federica Cesarini (Fiamme Oro/Canottieri Gavirate). Il programma prevede l’inizio delle regate previsto per le ore 9 di venerdì 22 giugno con le batterie Pararowing, seguite da quelle Senior e Pesi Leggeri non olimpiche e infine dalle olimpiche. La formula di qualificazione per i turni successivi è straordinariamente quella del time trial, una novità per permettere ad atleti e giudici arbitri di misurarsi con uno dei possibili nuovi scenari che potrebbero entrare in vigore per Tokyo 2020.

Finali previste sabato 23 giugno al pomeriggio e domenica 24 giugno, a partire dalle 9.35, con la possibilità di assistervi in entrambi i giorni collegandosi allo streaming del sito FISA, www.worldrowing.com, mentre informazioni e foto sul sito canottaggio.org e sulle piattaforme sociale federali.

LEGENDA PARA-ROWING
PR3 (ex LTA): l’atleta utilizza tutto il corpo: gambe, tronco e braccia. Appartengono a questa categoria atleti ed atlete non vedenti, amputati ad un arto o con altre minime disabilità fisiche.
 
PR2 (ex TA): l’atleta utilizza solo il tronco e le braccia. Appartengono a questa categoria gli atleti e le atlete che non hanno l’uso delle gambe o gli amputati a tutti e due gli arti inferiori
 
PR1 (ex AS): l’atleta utilizza solo le braccia e le spalle. Appartengono a questa categoria tutti gli atleti e le atlete che hanno subito lesioni alla colonna vertebrale e compromesso l’uso delle gambe e del tronco.

Speciale 2^ prova Coppa del Mondo – Linz