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63a Regata delle Antiche Repubbliche Marinare – Genova 3 Giugno 2018

lunedì 4 Giugno 2018

63a Regata delle Antiche Repubbliche Marinare – Genova 3 Giugno 2018


NAPOLI, 04 giugno 2018 – Con forza l’equipaggio di Amalfi si aggiudica la 63a Regata delle Antiche Repubbliche Marinare, conquistando la sua dodicesima vittoria. Sotto l’occhio attento del Direttore Tecnico, prof Antonio La Padula, gli otto gladiatori del Comune di Amalfi, riportano in Campania l’ambito trofeo.  Si parte con la gara dei gozzi formati da quattro vogatori ed un timoniere; vince Genova ed acquisisce la possibilità di scegliere per primo la corsia per la regata dei galeoni; per una incollatura, sul traguardo Pisa precede il pregevole gozzo amalfitano composto da Riccardo De Riso, Ivan Capuano, Vittorio Alfieri e Giovanni Bottone, timonati dall’ottima Silvia Ingenito.


Alle 18:30 start per la gara più attesa, quella dei galeoni. Amalfi parte in terza corsia con un equipaggio di tutto rispetto: Luigi Lucibello detto il Protondino amalfitano DOC, Luca Parlato, Vincenzo Abbagnale, Giovanni Abagnale, Emanuele Liuzzi, Mario Paonessa, Alberto Bellogrado e Luigi Proto. Ritorno al timone del galeone azzurro dell’esperto Vincenzo Di Palma, abile stratega che porta alla vittoria l’armo amalfitano. Tre ragazzoni amalfitani nell’equipaggio, il capovoga ed i prodieri, atleti dediti a questa specifica competizione che sembra un ibrido tra canottaggio e canottaggio a sedile fisso, già vincitori in diverse trascorse competizioni. Centro barca tutto campano, canottieri che vogano per le forze armate, medagliati alle Olimpiadi e diversi titoli mondiali al loro attivo nella specialità del canottaggio.


Parte forte Genova, consapevole delle proprie capacità, precede di mezza imbarcazione Amalfi e Venezia alla boa dei primi 500 metri; sale ancora il divario ai 1000 metri, con una imbarcazione di vantaggio sugli amalfitani. Qui si decide la gara, 2000 metri di sofferenza e di emozioni; Di Palma aveva bene in mente la strategia, conosce a fondo i vogatori, il prof Lapadula in questi mesi aveva curato insieme al secondo allenatore “Peppe” Ingenito, ogni minimo particolare, ogni eventuale colpo di scena in gara. Torniamo alla gara: passata la boa dei mille metri inizia la cavalcata amalfitana. Primo attacco che riesce a rosicchiare qualche metro ai genovesi, cambia il volto del galeone azzurro, aumenta la forza senza mai perdere la bellezza del gesto, Vincenzo Di Palma chiede ai suoi di aumentare, sferrando un secondo e poi un terzo attacco; agli ultimi 500 metri sotto un boato assordante dei sostenitori locali, si presenta Genova avanti della sua polena sull’armo amalfitano.


A questo punto nella mente dei vogatori del galeone riecheggiavano le sole parole del coach La Padula:- “Se ti alleni bene, forse vinci; se non ti alleni, non vinci certamente!” L’equipaggio, allenatosi alla perfezione, unito ed elegante, in barca come del resto durante i diversi allenamenti tenutisi ad Amalfi, ci crede! Negli ultimi 250 metri è un tripudio del cavallo alato che si alza letteralmente dall’acqua e lascia senza parole i 10000 genovesi accorsi a Prà nella speranza di vedere un altro finale. Amalfi vince su Genova, più staccata Venezia e chiude Pisa. Si tinge di azzurro e di cori il bacino di Prà, il Sindaco di Amalfi, Daniele Milano, si trova tra tutti quegli omoni vogatori che esultano, trascinato ad unirsi ad una felicità insperata ma tanto voluta. Un tripudio di amalfitani al seguito, dello staff ed anche del Presidente della Federazione italiana Canottaggio, Giuseppe Abbagnale, coinvolto anche come padre di Vincenzo, terza voga del galeone amalfitano.


Gioisce Antonio Bottone, dirigente dell’Amalfi nonché Consigliere del Comitato Regionale Campano della Federazione Italiana Canottaggio:- “per me quest’anno è veramente speciale; avevamo lavorato bene, conoscevamo il valore dei nostri atleti e del nostro equipaggio, ma gli avversari erano ad un livello molto alto. Grazie ai ragazzi, ai tecnici, allo staff intero, al medico dott. Domenico Carbone nonchè Consigliere del Comitato Regionale Campano che con pressionalità e passione assiste I nostri atleti, all’amministrazione, ma soprattutto al nostro angelo custode Fabio Borgese l quale dedichiamo questa vittoria”; non sta nella pelle, per l’ agognata e tanto attesa vittoria. Nulla ha potuto fermare il cavallo alato, neanche il peso dell’imbarcazione. Ritorna ad Amalfi il galeone d’oro e d’argento sottratto da Genova agli amalfitani in quel di Pisa nel 2017, tra un anno a Venezia il galeone azzurro si cimenterà nell’ambizioso progetto di vincere nuovamente.

Ufficio stampa FIC Campania