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Aurora Temporin: sono tornata in pace con me stessa

domenica 8 Aprile 2018

Aurora Temporin: sono tornata in pace con me stessa


PIEDILUCO, 09 aprile 2018 – Un gradito ritorno sui campi di gara nazionali. In maglia CC Lazio, dopo aver vinto tra il 2013 e il 2014 tre campionati italiani Ragazzi e Junior con i colori delle Fiamme Gialle e aver preso parte in maglia azzurra alla Coupe de la Jeunesse 2014 a Libourne, al Meeting Nazionale di Piediluco è in gara Aurora Temporin. Figlia di Ariosto Temporin, azzurro tra la fine degli anni ’70 e i primi anni ’80 (partecipò diversi Mondiali Assoluti e nel 1978 conquistò il bronzo in quattro senza al Match des Seniors, l’antesignano degli odierni Mondiali Under 23), Aurora gareggia in questa fine settimana al Meeting dopo un brutto incidente stradale: “Era il mese di Luglio del 2015” incomincia la stessa Aurora “stavo preparando i Campionati che si sarebbero disputati a Settembre. Finito l’allenamento ero in motorino per tornare a casa con l’allora mia compagna di barca Silvia Capozzi e purtroppo avemmo un brutto incidente. Lei fortunatamente riportò solo lievi conseguenze. Questo per me è stato di grande sollievo perchè penso che non mi sarei mai perdonata se si fosse ferita seriamente. Io invece ho rischiato la vita”.

A quell’evento si è succeduto un periodo buio e difficile che ha messo a dura prova l’atleta della Canottieri Lazio: “Dopo l’incidente ho passato momenti molto difficili. Avevo anche deciso di smettere completamente col canottaggio. Non volevo più saperne nulla perchè lo consideravo un’esperienza chiusa, male tra l’altro”. Col tempo però Aurora è stata in grado di reagire scegliendo, oltre tutto, di riabbracciare quella che è sempre stata la sua grande passione: “Inizialmente mi ero riavvicinata ai campi di gara come Giudice. Poi ho ripreso a remare e, voglio dirlo, questo è stato possibile soprattutto grazie alla mia amica Arianna Leoni. Io e lei siamo cresciute insieme e abbiamo condiviso tantissimo dentro e fuori il mondo del canottaggio. E’ stata Arianna ad insistere perchè riprendessi a remare e per questo sento di doverle molto. Da parte mia, proprio perchè il canottaggio è stato da sempre una componente integrante della mia vita, non ho mai dimenticato le sensazioni che mi ha regalato negli anni, neanche durante i momenti più bui: dalle forti emozioni per le vittorie, alla fatica degli allenamenti, passando per le gioie di condividere i momenti con i miei amici”.

Insomma, tornare a remare è stata una grande conquista per Aurora: “Le sequele dell’incidente mi accompagnano ancora oggi: ad esempio risento di diverse problematiche, soprattutto sotto sforzo. Sento che il mio corpo fa molta più fatica di prima. Nonostante questo però allenarmi resta per me un grande piacere ed un sollievo dal punto di vista psicologico. Ho anche rivisto le mie aspettative. Non c’è più la competizione esasperata che occupava tutto l’orizzonte del mio operato. Oggi vivo tutta la mia vita in modo più sereno e questo mi fa stare in pace con me stessa”. Questo Week End Aurora è tornata a gareggiare sulle acque di Piediluco in occasione del primo Meeting Nazionale: “Oggi sono molto felice di poter essere qui a competere in questo Meeting. Vedo quest’occasione come un nuovo inizio”. A Piediluco, a vedere le gare di Aurora, anche il padre Ariosto, lieto di poter finalmente riassistere sua figlia su un campo di regata. Ovviamente al di là del risultato: “Questa per lei è una rinascita. Attorno al canottaggio aveva costruito il suo mondo, che poi gli è crollato addosso. Ha avuto la forza straordinaria di riprendersi, e di tornare ai remi, così come di studiare. Oggi è una bellissima giornata”.

Speciale 1° Meeting Nazionale – Piediluco