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ROMA, 11 novembre 2018
- Stanotte è venuto a mancare a 78 anni
Cesare Realini, Giudice Arbitro già Coordinatore
Regionale Arbitrale della Lombardia. Cesare,
figura inconfondibile per stazza e bonomia è
stato un riferimento ed una guida insostituibile
per quanti si sono avvicinati al settore
arbitrale della nostra federazione dove era
arrivato nel 1987 come Aspirante conseguendo la
licenza di Effettivo nel 1989. In breve era
divenuto Presidente di Giuria Grandi Eventi per
la capacità di stemperare e gestire criticità
varie e relazionali grazie alla profonda
conoscenza delle norme ed innate capacità
personali. Dal 2011 era Giudice Senior e per sua
scelta aveva proseguito nell’attività arbitrale
per seguire con occhio critico ma benevolo i
“suoi” arbitri.
L’amico Ferruccio Calegari lo ha ricordato in un
articolo di recente
pubblicazione sul sito federale:
Cinquant’anni al remo - A remi sul Ticino, con i
canottieri del Grande Fiume e la passione per il
Lago Maggiore. Nell’articolo abbiamo appreso che
Cesare era figlio d’arte, suo padre Mario
Realini figura emblematica e componente di un
equipaggio della Canottieri Intra che negli anni
36-38 vinse gare nazionali ed internazionali,
Ferruccio così scrive di Cesare:
….. ma per Mario Realini, uno dei membri di
quell’equipaggio così vincente, il trionfo più
grande avverrà l’anno successivo con la nascita
del figlio Cesare per il quale si prospetta un
futuro da canottiere.
A 18 anni Cesare era già attivo nel settore
remiero vogando per la Canottieri Reno attiva
nel sedile fisso. Trasferitosi a Milano per
lavoro si avvicinò al canottaggio olimpico,
diventando uno dei più esperti e qualificati
Giudici di gara, potendo ormai vantare una
cinquantennale esperienza tra remi e rematori.
Per fare il giudice arbitro, mi ha confessato
una volta sorridendo, occorre possedere davvero
una grande passione per il canottaggio dato che
per quanto distante dal pensiero comune,
l’attività del giudice di gara non è priva di
rischi.
L’articolo prosegue riportando un episodio
avvenuto durante una regata di Campionato
Italiano a Ravenna, che mi vide testimone
oculare. In quella circostanza il gabbiotto
dello Starter dove era Cesare ed un
cronometrista si ribaltò affondando e
costringendo i suoi due ospiti ad uscire dalla
finestra essendo la porta posteriore bloccata
dalla struttura stessa. In quella occasione
drammatica, Cesare scosso dall’accaduto non
perse il suo aplomb naturale, appena soccorso e
bagnato fradicio con qualche escoriazione
provocatagli dall’emergenza, si informò sulle
condizioni del cronometrista e stese ad
asciugare sull’erba, con calma apparente, alcune
banconote ed i documenti contenuti nel suo
portafogli. Di lì a poco era nuovamente sul
campo di gara.
Ricordiamolo così, unendoci al dolore della
famiglia, con affetto e riconoscenza per il
contributo che ha apportato al nostro Collegio
in termini umani e di giusta interpretazione del
ruolo di Giudice Arbitro.
Il funerale sarà celebrato a Cerro martedì 13
alle 14,30 preceduto alle 14,00 dal Santo
Rosario.
Alla Famiglia del collega Cesare Realini, le
condoglianze di tutto il Collegio dei Giudici
Arbitri.
Giosuè Vitagliano
Presidente Commissione Direttiva Arbitrale