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Le dichiarazioni dei protagonisti: i medagliati di oggi

venerdì 14 Settembre 2018

Le dichiarazioni dei protagonisti: i medagliati di oggi

PLOVDIV, 14 settembre 2018


Clara Guerra (Fiamme Gialle-Pro Monopoli, singolo Pesi Leggeri femminile): “Volevo il podio a tutti i costi, e comunque mi sono ripetuta per tutta la gara che andava bene qualunque piazzamento, tranne il quarto posto. E’ stata una gara fantastica, volevo fare una grande prova per me e per l’Italia. Quando mi sono trovata in zona medaglie, speravo proprio di non terminare terza perché di bronzi in questa stagione internazionale ne ho presi fin troppi. Con questo argento chiudo una stagione bellissima, per l’anno prossimo spero di potermi giocare le mie chance di salire sulla barca olimpica”.


Alfonso Scalzone (RYC Savoia, due senza Pesi Leggeri maschile, capovoga): “Non ci aspettavamo una Grecia così combattiva in partenza. Sul passo, che era la nostra forza e sul quale avevamo incentrato molto gli allenamenti, siamo riusciti a riprenderla e a staccarla, ma onore ai greci che sono stati davvero forti. Voglio ringraziare il nostro compagno di squadra Raffaele Serio, che ha qualificato la barca per l’Italia al Meeting di Piediluco. Questa medaglia è anche sua”.
Giuseppe Di Mare (RYC Savoia, due senza Pesi Leggeri maschile, numero due): “La Grecia ci ha dato filo da torcere, in partenza sono stati molto veloci ma sulla distanza siamo emersi noi e alla fine abbiamo vinto. Sono contento, dopo la medaglia ai Mondiali Under 23 è arrivato questo titolo mondiale, mi godo questi risultati senza pensare troppo a cosa mi riserverà la prossima stagione”.


Giorgia Lo Bue (SC Palermo, due senza Pesi Leggeri femminile, capovoga): “Sapevamo di poter fare una buona gara, e avrebbe potuto starci anche il record del Mondo vista la velocità del campo. Purtroppo il vento contro ci ha ostacolati ma va bene così, sono molto felice di questo titolo e per noi è un punto di partenza nella categoria leggera assoluta. Da qui ripartiremo per capire come lavorare per il 2019”.
Serena Lo Bue (SC Palermo, due senza Pesi Leggeri femminile, numero due): “Abbiamo impostato la finale subito con un passo veloce per staccare al più presto gli Stati Uniti, che sapevamo essere un equipaggio competitivo. Il vento ci ha reso la vita difficile, ma ce l’abbiamo fatta lo stesso a laurearci campionesse mondiali”.


Matteo Mulas (CL Terni, quattro di coppia pesi leggeri, capovoga): “Che dire… noi abbiamo dato il nostro massimo fino ad arrivare letteralmente sfiniti a fine gara. Sapevamo che la Germania ci avrebbe provato sin dalla partenza e noi abbiamo cercato di tenerli per poi provare a passarli, ma per oggi sono stati più forti loro”.
Andrea Micheletti (Fiamme Oro, quattro di coppia Pesi Leggeri maschile, numero due): “E’ stata una gara molto dura, sin dal via abbiamo dato il massimo per non perdere il contatto con la Germania e abbiamo fatto del nostro meglio per tutto l’arco della finale, ma devo riconoscere che sono stati più forti e hanno meritato la conquista della medaglia d’oro”.
Paolo Di Girolamo (Carabinieri, quattro di coppia Pesi Leggeri maschile, numero tre): “La Germania si è dimostrata più forte, noi siamo stati costretti a impostare tutta la regata al loro inseguimento, poi negli ultimi 500 metri nella bagarre finale della chiusura hanno avuto più energia di noi e sono andati a vincere. Rimane comunque una stagione positiva quella appena conclusasi”.
Catello Amarante (Marina Militare, quattro di coppia pesi leggeri, numero quattro): “È stata una gara dura, non nascondo che la Germania mi ha sorpreso rivelandosi un avversario davvero coriaceo, alla fine l’hanno spuntata loro, ma noi ci abbiamo messo davvero tutto quello che avevamo! Questa medaglia mi dà benzina per puntare ancora più in alto l’anno prossimo, e la dedico tutta alla mia famiglia ed a Clara che mi sostengono sempre! Ringrazio la Marina Militare che mi supporta sempre con allenatori e mezzi sempre al top!”. 


Daniele Stefanoni (CC Aniene, singolo PR2 maschile): “Sono molto contento di questa medaglia di bronzo, non avevo mai battuto l’inglese e questo per me è ulteriore motivo di soddisfazione. Ora mi godo questa medaglia, poi spero di poter iniziare a lavorare sul doppio PR2 misto, contando di trovare finalmente una compagna di barca, altrimenti continuerò a focalizzarmi sul singolo”.

Speciale Mondiali Assoluti, PL, Pararowing – Plovdiv

LEGENDA PARA-ROWING
PR2 (ex TA): l’atleta utilizza solo il tronco e le braccia. Appartengono a questa categoria gli atleti e le atlete che non hanno l’uso delle gambe o gli amputati a tutti e due gli arti inferiori