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Plovdiv: risultati e resoconti RECUPERI e QUARTI 21/07

venerdì 21 Luglio 2017

Plovdiv: risultati e resoconti RECUPERI e QUARTI 21/07


PLOVDIV, 21 luglio 2017

QUARTI


SINGOLO MASCHILE
Primo quarto di finale – i primi tre in semifinale altri in semifinale C/D: 1. Romania 6.57.90, 2. Bulgaria 7.02.92, 3. Norvegia 7.07.92, 4. Finlandia 7.09.23, 5. Belgio 7.17.69, 6. Lituania 7.23.05
Secondo quarto di finale – i primi tre in semifinale altri in semifinale C/D: 1. Sudafrica 6.50.14, 2. Canada 6.55.95, 3. Brasile 6.58.91, 4. Svizzera 7.01.85, 5. Ungheria 7.04.75, 6. Russia 7.20.03
Terzo quarto di finale – i primi tre in semifinale altri in semifinale C/D: 1. Polonia 6.50.03, 2. Australia 6.51.38, 3. Germania 6.51.86, 4. Svezia 6.53.67, 5.Austria 7.15.42, 6. Bahamas 10.22.97
Quarto quarto di finale – i primi tre in semifinale altri in semifinale C/D: L’inglese Armstrong è il primo a dare fuoco alle polveri in partenza, arrivando a passare in testa ai 500 metri seguito dal greco Kalandaridis e dal danese Larsen mentre Monfrecola è quarto a un secondo dalla Danimarca. Gran Bretagna sempre in testa, inizia a materializzarsi luce tra poppe e prue degli sculler, con l’azzurro sempre quarto a metà gara, intertempo dove soffre un maggior svantaggio da parte della Danimarca mentre a chiudere sono lo statunitense Mabry e l’ucraino Martynenko. Passano i metri, e si delineano le prime tre posizioni: guidano Gran Bretagna, Danimarca e Grecia, Monfrecola è quarto ai 1500 metri ma a sei secondi dal pass per la semifinale. Sembra ormai impossibile una rimonta per l’Italia ma il primo a crederci è Monfrecola che schiaccia sull’acceleratore e mette la sesta per cercare di agguantare il lasciapassare per le semifinali, saldo nelle mani di Danimarca e Grecia ma non della Gran Bretagna: si spegne infatti la luce per Armstrong, che cala improvvisamente mentre l’azzurro sfiora i 40 colpi per rientrare. Cuore oltre l’ostacolo per Monfrecola, cui l’impresa non riesce per un niente, appena 15 centesimi: la spunta la Gran Bretagna, per l’Italia sarà finale C o D. 1. Danimarca 6.53.07, 2. Grecia 6.53.58, 3. Gran Bretagna 7.03.03, 4. Italia (Salvatore Monfrecola-Ilva Bagnoli) 7.03.18, 5. Ucraina 7.10.07, 6. Stati Uniti 7.22.32


SINGOLO PESI LEGGERI MASCHILE
Primo quarto di finale – i primi tre in semifinale altri in semifinale C/D: 1. Brasile 6.46.34, 2. Grecia 6.54.10, 3. Belgio 6.55.63, 4. Sudafrica 7.00.01, 5. Ucraina 7.02.84, 6. Giappone 7.12.58
Secondo quarto di finale – i primi tre in semifinale altri in semifinale C/D: Si mette subito in testa Lorenzo Galano, che non vuole mancare l’appuntamento con la semifinale nel singolo Pesi Leggeri maschile. Lo dimostra passando in testa al primo rilevamento su Turchia e Slovacchia, mentre è a due secondi e mezzo di distacco il bielorusso Pashkevich quarto. Il turco Yenipazarli è l’unico in grado di tenere il passo dell’azzurro, con lo slovacco Zelinka che cerca di rientrare in terza posizione. A metà gara Italia ancora in testa con la Turchia che si avvicina pericolosamente, formalizzando il sorpasso poco dopo i 1500 metri. Posizioni a parte, il blocco di chi passa il turno in chiusura è ben delineato, passano Turchia, Slovacchia e Italia, e sul traguardo allo sprint finale la spunta per la vittoria proprio Galano, per appena sette centesimi sulla Turchia mentre la Slovacchia chiude terza. Staccatissimi, il bielorusso Pashkevich, lo sloveno Jalen e il norvegese Tjoem salutano la manifestazione. 1. Italia (Lorenzo Galano-SC Esperia) 6.50.89, 2. Turchia 6.50.96, 3. Repubblica Slovacca 6.51.30, 4. Bielorussia 7.00.40, 5. Slovenia 7.03.17, 6. Norvegia 7.12.13
Terzo quarto di finale – i primi tre in semifinale altri in semifinale C/D: 1. Messico 6.51.81, 2. Cipro 6.53.75, 3. Austria 6.54.88, 4. Nuova Zelanda 6.58.75, 5. Uzbekistan 7.00.14, 6. Germania 7.02.14
Quarto quarto di finale – i primi tre in semifinale altri in semifinale C/D: 1. Repubblica Ceca 6.53.03, 2. Tailandia 6.54.75, 3. Tunisia 7.01.15, 4. Svezia 7.05.17, 5. Cile 7.13.60, 6.Serbia 7.42.00

RECUPERI


OTTO MASCHILE
Primo recupero – i primi due in finale altri in finale B
: recupero difficilissimo per l’ammiraglia azzurra poiché solo due equipaggi accedono alla finale. Già nella prima parte l’ammiraglia azzurra è quinta al passaggio dei 500 metri in ritardo su Romania e Nuova Zelanda che si dividono le prime due posizioni. A ottocento metri l’Italia sferra l’attacco e cerca di sopravanzare gli USA che nell’attacco superano la Russia con la barca azzurra che a 1000 metri è quarta, mentre al passaggio dei 1500 metri, dopo il crollo neozelandese gli USA sono secondo con una Romania imprendibile. L’Italia è quarta e sul finale dà fondo a tutte le sue energie per cercare di risalire di posizione. Gli azzurri mantengono la quarta posizione mentre superano il turno Romania e Stati Uniti. Italia in finale B. 1. Romania 5.26.24, 2. Stati Uniti 5.29.69, 3. Nuova Zelanda 5.32.19,
4. Italia (Andrea Benetti-Marina Militare, Ivan Capuano-Marina Militare/RYCCSavoia, Giorgio Casaccia Gibelli-Rowing Club Genovese, Luca Lovisolo, Vittorio Serralunga-RCC Cerea, Jacopo Mancini-Tevere Remo, Matteo Sandrelli-CC Aniene, Emanuele Gaetani Liseo-SC Telimar, timoniere Andrea Raimondi-SC Firenze) 5.38.37, 5. Russia 5.38.57
Secondo recupero – i primi due in finale altri in finale B: 1. Gran Bretagna 5.28.67, 2. Germania 5.34.10, 3. Polonia 5.37.49, 4. Repubblica Ceca 5.38.68


SINGOLO FEMMINILE
Primo recupero – i primi due in semifinale altri in semifinale C/D
: 1. Ungheria 7.46.98, 2. Israele 7.47.63, 3. Nuova Zelanda 7.52.79, 4. Lituania 7.58.30, 5. Brasile 8.00.94, 6. Kazakistan 8.22.62
Secondo recupero – i primi due in semifinale altri in semifinale C/D: Parte bene Alessandra Montesano, la sola paraguaiana Alonso è più rapida di lei in partenza e ai 500 metri, dove l’azzurra è seconda davanti alla ceca Nedelova. Pochi metri dopo il primo rilevamento tuttavia inizia già a crescere la sculler azzurra, che vuole mettersi in tasca il passaggio alle semifinali passando per la porta principale, e infatti a metà gara è davanti a tutte, con la danese Larsen passata al momento in terza posizione. Nel terzo quarto crolla il Paraguay a vantaggio della bulgara Georgieva, la padrona di casa con un sussulto passa in seconda posizione ma davanti c’è sempre Alessandra Montesano, che non cede un millimetro alle avversarie che poco a poco si sgretolano. Il finale incorona l’Italia regina di questo recupero, Montesano vince con ampio margine e va in semifinale con la Bulgaria. 1. Italia (Alessandra Montesano-SC Eridanea) 7.46.67, 2. Bulgaria 7.48.30, 3. Danimarca 7.52.23, 4. Paraguay 8.07.68, 5. Repubblica Ceca 8.18.00


OTTO FEMMINILE
Recupero – i primi quattro in finale altri in finale B
: A caccia della finale in acqua 2 l’ammiraglia rosa italiana, che deve cogliere uno dei primi quattro posti per proseguire nella kermesse iridata di Plovdiv. La Germania parte bene seguita dalla Russia, ed è proprio l’armo russo a insediarsi in testa al gruppo poco prima dei 500 metri, passaggio al quale le azzurre transitano seste a poco dalla Danimarca quinta. Si assesta sui 37 colpi il passo sul carrello dell’otto rosa, che sta mettendocela tutta per rimanere aggrappata alle speranze di qualificazione, lontana a metà gara meno di tre secondi, ovvero la distanza dall’otto della Bielorussia quarto. Davanti sono sempre Germania e Russia ad alternarsi al comando con le inglesi stabilmente in terza posizione, l’Italia prosegue nella propria azione ma è sempre sesta ai 1500 metri, mentre la Danimarca approfitta del calo bielorusso per inserirsi in quarta posizione. La chiusura vede le tedesche andare a vincere incrementando il vantaggio sulle russe, mentre la Danimarca risale lasciando alla Gran Bretagna il quarto posto. L’Italia chiude sesta, e viene eliminata assieme alla Bielorussia quinta classificata. 1. Germania 6.09.94, 2. Russia 6.12.68, 3. Danimarca 6.14.63, 4. Gran Bretagna 6.15.94, 5. Bielorussia 6.18.70, 6. Italia (Sarah Caverni, Silvia Terrazzi-SC Arno, Elisa Mondelli-Moltrasio, Claudia Destefani-CC Aniene, Veronica Calabrese-Gavirate, Chiara Cianelli-SC Arno, Beatrice Millo-CC Saturnia, Ilaria Broggini-Gavirate, timoniera Benedetta De Martino-GS Cavallini) 6.28.76


DOPPIO MASCHILE
Primo recupero – i primi due in semifinale altri in semifinale C/D
: 1. Slovenia 6.20.46, 2. Indonesia 6.21.92, 3. Svezia 6.33.15, 4. Uzbekistan 6.39.15
Secondo recupero – i primi due in semifinale altri in semifinale C/D: 1. Croazia 6.21.42, 2. Germania 6.24.09, 3. Danimarca 6.31.70, 4. Stati Uniti 7.19.41
Terzo recupero – i primi due in semifinale altri in semifinale C/D: 1. Olanda 6.21.15, 2. Bulgaria 6.30.29, 3. Tailandia 6.34.84, 4. Serbia 6.35.74
Quarto recupero – i primi due in semifinale altri in semifinale C/D: Chiumento e Cattaneo escono rapidi dai blocchi di partenza e prendono il comando delle operazioni, consapevoli che non si può partire accorti essendoci solo due pass per la semifinale. Ai 500 metri il doppio azzurro ha quasi tre secondi pieni sull’Estonia terza mentre in mezzo c’è la Spagna. Passo fluido quello dei due azzurri, che senza esagerare in termini di colpi riescono a guadagnare nella seconda frazione, passando ancora in testa con buon margine sulla Nuova Zelanda seconda, mentre la Spagna inizia a cedere pagando oltre cinque secondi di distacco. Sono i Kiwi nel terzo quarto a cercare di impensierire Chiumento e Cattaneo, riavvicinati dai neozelandesi ai 1500 metri ma ciò che conta è lo sguardo alla terza posizione, occupata dagli spagnoli che sono riusciti a limare qualcosa. Nelle ultime centinaia di metri però nulla cambia, è bella e distesa l’azione del doppio azzurro, che vince sulla Nuova Zelanda infliggendo ancora distacco alla Spagna terza e andando in semifinale. 1. Italia (Luca Chiumento-SC Padova, Andrea Cattaneo-SC Bissolati) 6.16.91, 2. Nuova Zelanda 6.17.87, 3. Spagna 6.22.20, 4. Estonia 6.35.64, 5. Ucraina 6.36.80


DUE SENZA MASCHILE
Recupero – i primi tre in semifinale altri in finale C
:: La Bielorussia esce per prima dai blocchi con una partenza potente in acqua, mentre l’Italia in acqua 5 è sopra ai 40 colpi, un passo che le consente ai 500 metri di restare attaccata al gruppo, a un solo decimo dalla Turchia momentaneamente terza. Solo il Kazakistan in acqua esterna appare fuori dai giochi per i primi tre posti, mentre le altre danno il massimo e rendono molto combattuto questo recupero, dove a metà gara tra il Sudafrica primo e l’Italia quarta ci sono poco più di un paio di secondi. Passati i 1000 metri, Biolcati e Guanziroli lanciano l’attacco, più di 40 i colpi battuti dal due senza azzurro che si lancia all’assalto di Bielorussia e Turchia, passate di slancio prima dei 1500 metri, dove l’Italia passa seconda dietro il Sudafrica. Nell’ultima frazione cede di schianto l’armo bielorusso, mentre la Turchia riesce di un soffio a passare gli azzurri, comunque terzi con un secondo e mezzo sugli ucraini e dunque in semifinale. 1. Sudafrica 6.34.49, 2. Turchia 6.35.56, 3. Italia (Christian Biolcati-Gavirate, Andrea Guanziroli-SC Lario) 6.35.99, 4. Ucraina 6.37.55, 5. Bielorussia 6.41.63, 6. Kazakistan 7.30.01

PRELIMINARY RACE


QUATTRO SENZA PESI LEGGERI
Gara delle acque per il quattro senza Pesi Leggeri campione mondiale in carica, ultima barca azzurra a scendere in acqua sul Maritsa River. Italia subito al comando nella prima frazione, con la pallina azzurra in testa ai 500 metri su Stati Uniti e Indonesia. A salire in cattedra sul passo sono gli americani, che a metà gara conducono sull’Indonesia mentre Di Seyssel e compagni passano in terza posizione. Maglie ancora abbastanza vicine dopo i 1000 metri, quando l’armo statunitense inizia a rinforzare per consolidare la sua prima piazza, mentre gli azzurri sono quarti ai 1500 metri. Nel finale, chiusura decisa della Francia che sorpassa gli Stati Uniti andando a vincere, mentre gli azzurri chiudono questa preliminary race al quarto posto dietro l’Indonesia e davanti alla Germania. 1. Francia 6.03.70, 2. Stati Uniti 6.03.71, 3. Indonesia 6.06.24, 4. Italia (Giovanni Ficarra, Sebastiano Galoforo-CC Peloro, Alberto Di Seyssel-GS Fiamme Oro/SC Armida, Riccardo Italiano-SC Esperia) 6.10.57, 5. Germania 6.14.99

Speciale World Rowing Under23 Championships – Plovdiv