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Premio Albo d’Oro Città di Cernobbio 2017 a Carlo Del Piccolo

lunedì 5 Giugno 2017

Premio Albo d’Oro Città di Cernobbio 2017 a Carlo Del Piccolo


COMO, 05 giugno 2017 – Dalla Lombardia alla Sicilia non c’è storica società o anziano allenatore che non conosca il “Carlino”. Ma anche i più giovani che non l’hanno conosciuto di persona, ne hanno sentito parlare. Carlo Del Piccolo, 75 anni il prossimo 9 agosto, cernobbiese doc, ha ricevuto dalla vice sindaco, nonché nipote, Monica Ferrario, il premio Albo d’Oro Città di Cernobbio 2017, in occasione della Festa della Repubblica. Riconoscimento strameritato, perché il Carlino ha dato tanto, ma proprio tanto al canottaggio non solo lariano, ma a anche nazionale. E continua a darne ancora tanto come collaboratore tecnico alla Canottieri Moltrasio, nonostante sia appena uscito da un fastidioso intervento all’anca destra. La sua carriera di atleta è iniziata nel 1959 quando la Cernobbio faceva ancora il sedile fisso e lui vinse il titolo italiano in quattro di coppia. Passato allo scorrevole alla Moltrasio, ha vinto il tricolore nel 1964 in quattro con. Poi la sua carriera come allenatore, sotto la guida del mitico Pietro Galli, coach dell’altrettanto mitica Falk di Dongo, sobbarcandosi ogni giorno cento chilometri per raggiungere l’alto lago. Nel 1974 il Carlino ha allenato la Moltrasio, in seguito è passato alla Lario e persino alla Varese, dove nel 2002 ha portato Pierpaolo Frattini al titolo mondiale junior in quattro di coppia. Come trainer ha portato casa una ventina di titoli italiani.


E’ anche stato nello staff tecnico nazionale a seguire i senior azzurri, ma nel 1999 ha dovuto rinunciare per motivi di famiglia. Il suo gioiello rimane il titolo mondiale assoluto conquistato per la Cernobbio da Mattia Trombetta nel 2004 in due con. Il canottaggio per lui è sempre venuto al primo posto, sottraendo spesso tempo prezioso al suo lavoro di dipendente di un’impresa di verniciatura. “Ho sempre programmato il mio lavoro – conferma – per guadagnare quanto sufficiente ad assicurare alla mia famiglia una vita dignitosa. Tant’è che quando il mio impegno a livello nazionale stava mettendo a rischio la sopravvivenza economica, ho dovuto rinunciare”. Lei è sempre stato considerato un duro nella preparazione degli atleti. “Non è questione di durezza. Il canottaggio, come tutti gli sport ha delle regole e non ci sono compromessi. Sono sempre partito dagli insegnamenti di Pietro Galli, ovvero che prima di formare l’atleta, bisogna formare l’uomo, quindi tutto il resto viene di conseguenza”. Come vede il canottaggio oggi, agli inizi del nuovo quadriennio olimpico? “Con le Olimpiadi di Rio è finito un ciclo ed ora bisogna pensare a ricostruire per Tokio 2020. Spero che la direzione tecnica nazionale possa portare a termine un lavoro proficuo”. Per quanto riguarda le promesse del nostro lago? “Il titolo europeo di Filippo Mondelli in doppio, è sicuramente un buon punto di inizio. Se continuerà a lavorare bene a Piediluco potrà sempre migliorare”. Giovani promettenti ce ne sono? “E’ soprattutto proprio sui giovani che bisogna puntare. Vedo ad esempio che si sta impegnando molto bene il doppio della categoria ragazzi della Moltrasio di Nadine Agyemeng e Arianna Passini”.

Gianfranco Casnati

Nelle foto Carlo Del Piccolo con il sindaco di Cernobbio Paolo Furgoni e premiato dalla vicesindaco Monica Ferrario.