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A tu per tu con la timoniera dell’ammiraglia lombarda Charlotte Trundley

sabato 11 Marzo 2017

A tu per tu con la timoniera dell’ammiraglia lombarda Charlotte Trundley

LONDRA, 11 marzo 2017 – Timoniera d’eccezione per il Comitato FIC Lombardia che quest’anno ha scelto di arruolare un’esperta del settore, nata e cresciuta in Inghilterra, ma amante dell’Italia e con il sogno di venirci a vivere. Lei è Charlotte Trundley, timoniera sul fiume Tamigi da oltre 9 anni e che il prossimo Aprile festeggerà il suo ventiquattresimo compleanno. Come hai iniziato a fare canottaggio? “Ho iniziato a fare canottaggio a scuola, alla Lady Eleanor Holles. Avevo 13 anni. Ho remato per due anni, poi a 15 anni sono diventata il timoniere della scuola. Ho proseguito la mia carriera da timoniere anche all’università, a Durham, al nord dell’Inghilterra dove ho studiato lingue. Mi sono specializzata in italiano e tedesco, qui è anche nata la mia profonda passione per l’Italia”. Ci sei mai stata? “Nel 2013 sono venuta a Venezia e ci sono rimasta per un anno. Non mi mancava l’Inghilterra, ma solo il canottaggio . Vivendo a Venezia ho scoperto che esiste una gara bellissima, la Vogalonga. Nel 2013 mi sono iscritta e ci ho partecipato, lo scorso anno ho pure portato alcuni amici”. Qual è stato il tuo risultato più importante nel canottaggio? “Il mio risultato più importante a livello societario è stata la vittoria alla School Head of the River Race con l’otto junior femminile nel 2011.

Quella vittoria fu spettacolare, registrammo anche il record sul percorso, 18.28, ed è tuttora imbattuto. Emozione diversa, ma che resta indelebile, la mia partecipazione alla Henley Regatta dove ho timonato l’ammiraglia della mia università”. Cosa fai oggi nel canottaggio e nella vita? “Il canottaggio mi ha dato tanto, quindi non posso abbandonarlo. Lavoro nello sport, seguo la logistica per diverse scuderie della Formula 1. Nel week end però mi dedico alla mia società e faccio l’allenatrice per la squadra under14”. Cosa pensi dell’ammiraglia Lombardia? “Le ragazze sono molto brave, e si approcciano al canottaggio con il sorriso. Sono determinate, ma non oppresse per il risultato. Hanno ancora uno spirito giovane, che spero possa accompagnarle nel loro futuro. Secondo me il canottaggio deve essere anche divertimento, altrimenti i risultati non arrivano”. Il tuo sogno? “Mi piacerebbe vivere in Italia, Lucca è la mia città preferita”.

Luca Broggini – ufficio Stampa FIC Lombardia