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Nasce Italian Rowing Coach: la parola al fondatore Enzo Ademollo

martedì 7 Marzo 2017

Nasce Italian Rowing Coach: la parola al fondatore Enzo Ademollo

PISA, 07 marzo 2017 – Italian Rowing Coach è il nome del nuovo movimento di tecnici di canottaggio italiani che ha visto la luce pochi giorni fa, per iniziativa di quattro allenatori, tutti ben conosciuti e con esperienza anche all’interno della macchina federale come membri dello staff tecnico o dirigenti: Enzo Ademollo, Flaviano Ciriello, Franco Noio e Massimiliano Sibillo. Una community che, come recita lo stesso comunicato stampa che ne ha annunciato la nascita, vuole unire e proporre, essere “per” e “mai” contro. Principale animatore del neonato movimento IRC è Enzo Ademollo, già consigliere federale e mente dell’Associazione Italiana Dirigenti di Canottaggio attiva a metà degli anni 2000, presidente e allenatore della SC San Miniato, al quale chiediamo di illustrarci più dettagliatamente nascita e finalità del progetto. “Italian Rowing Coach è un progetto la cui base è nata chiacchierando sui campi di gara con Flaviano Ciriello. Entrambi siamo stati soci ANAC, associazione dalla quale siamo usciti perché ci eravamo resi conto che non incideva sulle scelte federali legate alle proposte dei tecnici. Il primo impeto era stato quello di creare una cordata e candidarci alle elezioni dell’Associazione, tuttavia poi abbiamo abbandonato l’idea perché l’ANAC purtroppo, praticamente da sempre, è uno strumento con poco peso, e non sarebbe bastata una nuova gestione perché venisse presa in considerazione. Abbiamo allora deciso di creare un nuovo movimento d’opinione, un luogo diretto, dove discutere e dibattere di temi storici. Non un circolo ristretto quindi, ma una community online viva, aperta, democratica, dove parlare quotidianamente di problemi e proposte per il ruolo dell’allenatore di canottaggio”.

Un soggetto nuovo e innovativo, come tiene a specificare Ademollo: “Non vogliamo arrivare a esprimere il nome degli allenatori che vanno a sedersi in Consiglio Federale, non è questo l’obiettivo di IRC. Non siamo nemmeno contro, anzi. A tal proposito, tutti i tecnici hanno giudicato estremamente positiva e rinfrescata la Conferenza Allenatori di Terni, un qualcosa di diverso rispetto al passato. Vogliamo semplicemente far capire che l’allenatore ormai, sparita praticamente la figura del dirigente societario, è l’asse centrale del canottaggio italiano, nella gran parte delle società remiere di oggi il tecnico funge da presidente, da direttore sportivo, passa tutto da lui. E quindi ha peso, ed è un soggetto pensante. Abbiamo una chat tra i membri IRC su WhatsApp, e ho constatato con piacere che gli allenatori italiani sono svegli, attenti alle problematiche dei ragazzi di oggi e con profondo interesse intellettuale per dare il loro contributo al miglioramento del canottaggio italiano”.

Fulcro di Italian Rowing Coach è il portale di riferimento, www.italianrowingcoach.com: “E’ un sito di scambio di informazioni e allo stesso tempo un portale di servizi. Creeremo uno sportello fiscale per dare consigli ai tecnici che hanno bisogno di delucidazioni a riguardo per la loro posizione lavorativa, ne apriremo uno riservato ai medici specializzati, un altro ai costruttori di barche, uno al Direttore Tecnico, uno per l’attività femminile, uno per gli atleti. Un forum di dibattito, aperto ma alla luce del sole: la registrazione è necessaria, con nome vero e non attraverso pseudonimi, e chi offende, chi non è propositivo, va fuori. E’ un modo di lavorare in cui crediamo molto, e che sta riscontrando appeal dagli addetti ai lavori: siamo già a oltre 80 iscritti, il sito supera quotidianamente i 100 accessi, per essere attivi da poco più di una settimana, sono numeri ottimi”. Italian Rowing Coach, per quanto già attivo, sarà comunque presentato nei giusti modi, molto probabilmente, come spiega Ademollo stesso, a Piediluco in occasione del primo Meeting Nazionale.


Niccolò Bagnoli – Ufficio Stampa Comitato FIC Toscana –