ROMA, 19 gennaio 2017
- A conclusione del Campionato
indoor a Napoli in evidenza il risultato di un nuovo sodalizio “... tra
gli uomini p.l. esordio fortunato per il Centro Sportivo Carabinieri che
grazie alla prestazione dell'olimpionico Stefano Oppo centra la medaglia
d'oro”, riferiscono le cronache. Una novità apparente, derivata da una
rimodulazione delle strutture e dei servizi di protezione nazionale, con
l'accorpamento dall'1 gennaio 2017 delle attività del Corpo Forestale
nell'ambito dell'Arma dei Carabinieri. E tra le attività di spicco dei
Forestali ritroviamo da anni ormai anche l'importante impegno del G.S.
Forestale nel canottaggio, con i ben noti risultati d'eccellenza ai vari
livelli.
Come
“Carabinieri” però non si tratta di una novità assoluta, dato che in passato
in molte strutture operative dell'Arma era d'uso, tra le attività
ginnico-sportive, praticare il canottaggio. E per molti anni oltre alla ben
nota partecipazione dei “Corazzieri” in servizio al Quirinale che ben
onorarono il loro impegno con risultati eccellenti nel canottaggio e che in
termini generali vanno ricordati nell'attività dei Carabinieri. E' un
ritorno ben gradito nell'ambito del canottaggio italiano che ricorda dal
passato il riferimento a tre grandi sedi remiere: nella Divisione Podgora, a
Roma, appunto i Corazzieri, a Napoli nella Divisione Ogaden ed a Milano
nella Divisione Pastrengo.
I primi ad avvicinarsi al canottaggio furono i Corazzieri, che realizzarono
negli anni quaranta un gemellaggio con la Canottieri Aniene, di cui
ricordiamo il successo all'ultimo campionato italiano d'anteguerra, nel 1942
a Padova, con la vittoria
nell'otto
sulla formazione livornese dei Trabaccolanti. E proprio recentemente un
ricordo a Venezia ha richiamato quegli anni lontani, con la celebrazione dei
97 anni di Giulio Biasin, che col fratello Francesco (anche lui Corazziere,
poi morto nella difesa di Roma nel 1943) dopo avere vinto il titolo del
doppio nel 1941 a Pallanza, furono protagonisti tra le tante gare anche
nella conquista del titolo della barca regina sul Canale del Bassanello a
Padova. E nel dopoguerra venne formalizzata la costituzione del G.S.
Corazzieri che concluse il suo ciclo nel 1973, dopo una importante serie di
risultati di grande rilievo.
In
quegli anni in Lombardia erano attivamente in linea i Carabinieri della
Pastrengo, che dopo avere vinto nel 1957 da esordienti il IV Criterium del
mare a La Spezia (O. Vinassi, L. Ortensi, E. Basso, R. Cavallo, tim. G.
Cavalesa, allenati da Angelo Alippi della Moto Guzzi), nel 1958 vinsero
nella specialità il Campionato del Mare juniores. Non avevano bisogno invece
di un appoggio esterno i giovani canottieri della Ogaden di Napoli,
galvanizzati (e ben preparati tecnicamente) dal brigadiere Francesco
Schiattarella, entusiasta allenatore e timoniere.
Tra
le tante affermazioni in acque partenopee, con particolare esultanza nella
Coppa Lysistrata (con i circoli locali), ne ricordiamo anche un importante
risultato agli Agonali del Remo a Salò, dove nel 1963 l'otto dei Carabinieri
Napoli si lasciò alle spalle Moto Guzzi, Marina Militare Sabaudia e G.S.
Fiat di Torino. E non fu un exploit singolare, già l'anno precedente i
Carabinieri Napoli si erano imposti nella regata nazionale di Pallanza.
Anche a Bari nel periodo ci fu un'apertura ai remi, ma forse per la loro
funzione operativa i canottieri del Battaglione Mobile di Bari dovettero
limitare il loro impegno nel canottaggio, pur riportando interessanti
risultati. Chissà, magari questo nuovo podio nella palestra partenopea
potrebbe essere un richiamo, un risveglio d'attenzione, per riaccendere i
fari su un quadro sportivo come quello che i Carabinieri, pure nelle varie
non semplici situazioni operative avevano saputo far brillare.
Ferruccio Calegari