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Tra la Francia e il resto del Mondo: il doppio Pesi Leggeri maschile argento mondiale

domenica 24 Dicembre 2017

Tra la Francia e il resto del Mondo: il doppio Pesi Leggeri maschile argento mondiale


ROMA, 24 dicembre 2017 – Tornano le interviste post-Sarasota ai protagonisti delle cavalcate medagliate sulle acque del Nathan Benderson Park. In Florida, tra gli equipaggi a stupire è stato anche il doppio Pesi Leggeri di Pietro Willy Ruta (Fiamme Oro) e Stefano Oppo (Carabinieri), silenziosa combinazione di atleti che da sempre, alle parole, hanno preferito i fatti. Lo hanno dimostrato anche nel 2017, prima con il bronzo europeo di Racice a fine maggio e poi, quattro mesi più tardi, con la gloriosa conquista dell’argento iridato.


Una medaglia sudata ancor più del vero senso della parola, perché al di là dell’imbattibile Francia, comunque messa in grossa difficoltà dall’armo azzurro, alla fine è andata al collo di Pietro e Stefano per 25 centesimi sulla Cina e 81 sulla Polonia. Una medaglia che per Pietro Willy Ruta era diventata quasi una maledizione, dal momento che non saliva sul podio mondiale da sei anni. A Sarasota, in quel concitato serrate, il poliziotto di Menaggio avrà pensato che poteva sfuggirgli un’altra volta?


“Certo che ci ho pensato – risponde Pietro – ma sinceramente ho pensato più al fatto che con tutta la fatica che avevo fatto per allenarmi ad essere competitivo in quel frangente, non potevo farmi battere alla fine”. Risultato arrivato quindi grazie alla sua stessa caparbietà, all’ottimo rapporto instauratosi con il canottiere sardo ma non solo. Ancora Ruta: “È stata una bella soddisfazione perché il feeling in barca con Stefano è ottimo, e poi la preparazione con il nuovo staff tecnico è stata diversa, abbiamo curato anche altri aspetti sui quali era importante lavorare bene. Gli ultimi 500 metri pensavo a dare tutto quello che avevo, ogni minima briciola di forza che avevo in corpo, per agguantare un risultato che rincorrevo da tanto tempo e che non arrivava mai. Tornando alla gara, confesso che dei distacchi mi sono reso conto alla fine, vedevo i polacchi risalire la china ma la voglia di prendersi questa benedetta medaglia è stata più forte di tutto”.


Italia dunque al top della categoria Pesi Leggeri, con un equipaggio in medaglia ai Mondiali nell’unica specialità olimpica rimasta, il doppio appunto, dopo le recenti scelte della FISA. Il futuro della categoria, sparito dal panorama a cinque cerchi il quattro senza leggero, è da decifrare, con l’attenzione di tutto l’universo pielle che si sposterà verso il doppio, allettato anche dal ritiro di Jérémie Azou, ovvero metà dell’armo francese dominatore degli ultimi due Mondiali e dell’Olimpiade di Rio.


“Azou ha preso una decisione che ben comprendiamo – commenta Stefano Oppo – perché sappiamo quanto sia difficile e faticosa la vita del canottiere. Stiamo parlando di un fenomeno, il miglior peso leggero di questi anni. La Francia probabilmente lo rimpiazzerà con Delayre, suo compagno di doppio fino al Mondiale vinto ad Aiguebelette nel 2015. Sicuramente il doppio pielle francese non sarà forte come negli ultimi due anni ma rimane di alto livello ed esperienza, batterlo non sarà semplice. Rientreranno tra le nazioni competitive anche Irlanda e Norvegia, che quest’anno hanno avuto un po’ di problemi, mentre tra le nazioni emergenti ci sarà da tenere d’occhio il Brasile, che ha nel singolista e nel due senza Pesi Leggeri delle carte da giocare per formare un buon doppio. Gli avversari insomma ci saranno, ma ci faremo trovare preparati”.


In attesa di ripartire con le competizioni comunque, il carabiniere di Oristano si gode questa medaglia: “Sono pienamente soddisfatto, soprattutto perché giusto un anno fa pensavo solo a mettermi in singolo per fare esperienza e iniziare a capire cosa significasse vogare di coppia. Poi è nato questo doppio ed è andata bene, grazie per quanto mi riguarda anche all’appoggio del Carabinieri, che hanno riqualificato le strutture di Sabaudia, ora utilizzabili per tutta la stagione e fondamentali per migliorare la preparazione”.