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TORINO, 17 novembre 2017 - Ci ha lasciati Carlo Pacciani, lungimirante
ed eccellente Presidente della societá Esperia, grande uomo di sport,
appassionato di canottaggio e del fiume Po, dirigente impegnato
quotidianamente nelle attività del suo circolo, nella dedizione ai suoi soci
e ai suoi atleti, sempre pronto a rispondere alle esigenze comuni del mondo
sportivo cittadino, regionale e nazionale, costantemente presente nella vita
e nelle iniziative delle federazioni.
Ci ha lasciati con la nobiltà che ha contraddistinto la sua vita,
affrontando con coraggio sportivo e lucida umana dignità, anche gli ultimi
difficili mesi.
Il suo sorriso, la sua passione sportiva, la sua vitalità rimarranno per
sempre impressi in tutti coloro che lo hanno conosciuto.
Alla figlia Olivia, a tutti i famigliari, al Presidente, ai dirigenti, agli
atleti e ai soci tutti della soc. Esperia, il Comitato Regionale della FIC
formula le più sentite e sincere condolianze.
Molti i messaggi di cordoglio che stanno pervenendo al Comitato.
Mi dispiace tantissimo. In questi anni abbiamo fatto tante cose insieme, era
un riferimento, una persona con cui confrontarci, sempre disponibile. Perdo
un amico e un compagno. So che mi mancherà.
Claudia Napoli
Mi unisco a quando detto da tutti voi in ricordo di un uomo sportivo e
sempre presente.Vorrei andare al funerale e fare le condoglianze,
personalmente e da parte della Federazione, alla sua famiglia. Quindi, non
appena avrete notizie su data e luogo, avvisatemi per favore. Grazie molte
Gaia Palma
Sono personalmente esterrefatto per la notizia che per me giunge come un
fulmine a ciel sereno. Ho sempre ammirato Carlo come uomo, come
professionista e come dirigente. La Canottieri Candia tutta si unisce al
cordoglio del mondo remiero e sportivo.
Le più sentite condoglianze alla famiglia ed a tutta la Canottieri
Esperia-Torino,
Alberto Graffino.
E’ tanto il dolore quando si perde un amico. Mi mancherà la sua
intelligenza, la sua capacità di esprimere punti di vista sempre originali,
il suo impegno e la sua grande passione per il canottaggio.
Mauro Crosio.
Qualche volta mi ero scontrato con Carlo, ogni presidente cerca di portare
l'acqua al proprio mulino. Poi ci trovavamo al bar per un caffe' e ridevamo
delle nostre baruffe. Ciao Carlo mi mancherai ......
Gian Luigi Favero
Siamo rimasti molto colpiti da questa prematura scomparsa di Carlo, grande
dirigente e affabile persona. Ci uniamo al dolore di tutto il canottaggio
piemontese e porgiamo sentite condoglianze alla famiglia e alla Sua Società
Esperia.
Canottieri Pallanza ASD La Segreteria
Da sportivi prima di ogni mondiale abbiamo sempre pregato .. noi abbiamo la
preghiera del canottiere , dopo quest’estate mi sono avvicinato ad un modo
diverso di vedere le cose . Il presidente Pacciani ci ha visto e premiato
piu volte in passato , non riesco a concepire la morte ma una cosa è vera
presidente. Quando si conosce la solitudine del silenzio e si sperimenta la
gioia delle quiete non si ha più paura. Grazie per aver contribuito allo
sport ed alla vita degli atleti.
Giorgio Tuccinardi
Anche la Canottieri Omegna si unisce nel ricordo di Carlo con sentite
condoglianze alla sua famiglia ed alla Società.
Roberto Nolli
Carlo Pacciani è stato il degno Presidente di una Società, l'Esperia, che
occupa un posto speciale nell'ammirazione di noi canottieri. La sua generosa
passione e la sua determinazione sono stati il motore della continuità di
quella grande storia. la Caprera, unendosi all'omaggio della grande famiglia
del canottaggio Torinese alla figura di Carlo, porge sincere condoglianze ai
famigliari ed ai soci dell'Esperia.
Marco Venesia
A nome di tutto lo sport universitario sono a fare le condoglianze alla
famiglia e alla societa Esperia per la scomparsa del dirigente dott Carlo
Pacciani…..oggi lo sport piemontese e sicuramente piu povero
Riccardo D’Elicio
Di seguito un ricordo di Giorgia Garberoglio
Siamo gente di fiume. Attaccati a quei riflessi che si specchiano sui nostri
circoli. Con il peso della barca sulla spalla, che quasi fa male ma che ci
regala pace. Siamo quel senso di casa che ci ferma il respiro quando
superiamo i nostri cancelli, riconoscendo gli spigoli delle nostre società.
Siamo la gioia che proviamo quando i nostri atleti vincono. Siamo la gioia
che proviamo quando gli altri atleti amici vincono. Perché poi quel tratto
di fiume è uno solo e alla fine ci rende tutti uguali, nella diversità.
Siamo quella prepotenza che ci da forza quando si deve lottare per
proteggere i nostri progetti. Siamo sorriso quando un nuovo bimbo si
iscrive. Siamo rete, quando il fiume si riprende qualcosa o la città si
rifiuta di darcela. Rete quando un atleta vince e tutti l’abbiamo visto
imparare a remare. Unici eppure, quando ci si racconta, con le proprie idee,
i propri progetti. Siamo gente di fiume, consapevoli che debba scorrere
sempre, felici di fermarlo un istante con il nostro remo e mischiarci il
nostro sudore, la nostra vita, i nostri pensieri. Siamo gente di fiume che
prende a pacche sulla spalla chi è gente di fiume, che ama con durezza e ama
con pienezza. Siamo diversi, e unici, e incompatibili e unici, e coraggiosi
e unici, e amici, e unici. Carlo è unico, è stato unico con la sua testa i
suoi progetti il suo circolo. Con il suo carattere e la sua accoglienza.
Carlo guardava avanti ma sempre un giorno più avanti, quasi a vincere il
tempo. Si allenava, non mollava, sorrideva, organizzava, credeva nei suoi
ragazzi e nel Canottaggio e nella gente di fiume. Su cui aveva ancora tanti
progetti. Ma lo sappiamo e lo sa, che la gente di fiume si carica addosso
una barca, che sia singolo o doppio o otto, prende il progetto e rema. Siamo
gente di fiume, e ci saranno palate che incresperanno l’acqua per lui. E
barche che porteremo per condividere ancora un progetto comune, da gente di
fiume, che condivide questo segreto che resta nell’anima, il Canottaggio e
il fiume. Il nostro.
Riccardo Iuliani