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Lode allo scomparso Presidente Carlo Pacciani

giovedì 16 Novembre 2017

Lode allo scomparso Presidente Carlo Pacciani


TORINO, 16 novembre 2017
– Siamo gente di fiume. Attaccati a quei riflessi che si specchiano sui nostri circoli. Con il peso della barca sulla spalla, che quasi fa male ma che ci regala pace. Siamo quel senso di casa che ci ferma il respiro quando superiamo i nostri cancelli, riconoscendo gli spigoli delle nostre società. Siamo la gioia che proviamo quando i nostri atleti vincono. Siamo la gioia che proviamo quando gli altri atleti amici vincono. Perché poi quel tratto di fiume è uno solo e alla fine ci rende tutti uguali, nella diversità. Siamo quella prepotenza che ci da forza quando si deve lottare per proteggere i nostri progetti. Siamo sorriso quando un nuovo bimbo si iscrive. Siamo rete, quando il fiume si riprende qualcosa o la città si rifiuta di darcela. Rete quando un atleta vince e tutti l’abbiamo visto imparare a remare. Unici eppure, quando ci si racconta, con le proprie idee, i propri progetti.


Siamo gente di fiume, consapevoli che debba scorrere sempre, felici di fermarlo un istante con il nostro remo e mischiarci il nostro sudore, la nostra vita, i nostri pensieri. Siamo gente di fiume che prende a pacche sulla spalla chi è gente di fiume, che ama con durezza e ama con pienezza. Siamo diversi, e unici, e incompatibili e unici, e coraggiosi e unici, e amici, e unici. Carlo è unico, è stato unico con la sua testa i suoi progetti il suo circolo. Con il suo carattere e la sua accoglienza. Carlo guardava avanti ma sempre un giorno più avanti, quasi a vincere il tempo. Si allenava, non mollava, sorrideva, organizzava, credeva nei suoi ragazzi e nel Canottaggio e nella gente di fiume. Su cui aveva ancora tanti progetti. Ma lo sappiamo e lo sa, che la gente di fiume si carica addosso una barca, che sia singolo o doppio o otto, prende il progetto e rema. Siamo gente di fiume, e ci saranno palate che incresperanno l’acqua per lui. E barche che porteremo per condividere ancora un progetto comune, da gente di fiume, che condivide questo segreto che resta nell’anima, il Canottaggio e il fiume. Il nostro.

Giorgia Carberoglio