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Quattro senza pielle e quattro con PR3: le dichiarazioni dopo il test race

mercoledì 27 Settembre 2017

Quattro senza pielle e quattro con PR3: le dichiarazioni dopo il test race


SARASOTA (USA), 27 settembre 2017
– Il quattro senza Pesi Leggeri di Federico Duchich (CC Saturnia), Leone Maria Barbaro (Tirrenia Todaro), Lorenzo Tedesco e Piero Sfiligoi (CC Saturnia), e il quattro con PR3 misto di Lucilla Aglioti, Tommaso Schettino, Luca Agoletto, Paola Protopapa e timoniere Gaetano Iannuzzi (CC Aniene) sono i due equipaggi azzurri già in finale diretta. Uno status che per quanto strano possa sembrare non rende mai entusiasti gli atleti, che preferiscono invece misurarsi sul percorso non solo per confrontarsi con gli avversari, ma anche per testare le condizioni del campo di regata e trovare le giuste sensazioni della barca. In loro soccorso giunge comunque il test race, regata non obbligatoria organizzata appositamente per testare, appunto, il campo di regata. Nei rispettivi test race gli armi azzurri hanno chiuso al primo (quattro senza pielle) e al secondo posto (quattro con PR3), di seguito le loro sensazioni.


Piero Sfiligoi (CC Saturnia, quattro senza Pesi Leggeri): “Dopo quasi due mesi senza gareggiare, è stato piacevole fare una tirata, anche se solo di prova. Non eravamo ancora nel pieno della forma, ma siamo riusciti ad esprimerci abbastanza bene, adesso aspettiamo la preliminary race per poterci confrontare con tutti gli equipaggi, compresi quelli che non hanno preso parte al test race”.

Lorenzo Tedesco (CC Saturnia, quattro senza Pesi Leggeri): “Nonostante si sia trattata solo di un’esibizione, abbiamo interpretato la gara come un test per entrare nella mentalità da competizione, facendo ciò che ci eravamo prefissati. Questo è indice di compattezza e unione dell’equipaggio. La preliminary race che ora ci attende sarà un ulteriore banco di prova per studiare anche gli altri equipaggi”.


Gaetano Iannuzzi (CC Aniene, quattro con PR3 misto): “Il campo di regata è molto bello, è ventoso e quando soffia contro si sente ma non è un problema perché è una condizione che vale per tutti. Ci siamo confrontati per la prima volta in gara sulla nuova distanza dei 2000 metri, è lunga e questa tirata ci è servita per prendere le misure su noi stessi, prima che sugli altri. Nella prossima gara, la preliminary race, cercheremo di fare ancora qualcosa di diverso per migliorare ulteriormente in vista della finale. Personalmente quel momento sarà molto emozionante, perché torno a disputare una finale in un Mondiale dal 2009. Inoltre trovo un passaggio di consegne simpatico il fatto che io sia al posto di una leggenda del timone come Peppiniello Di Capua, è una cosa che mi riempie d’orgoglio”.

Paola Protopapa (CC Aniene, quattro con PR3 misto): “Il campo di gara nel test race era bello, non c’era vento e questa per noi era una novità visto che lo abbiamo sempre trovato durante gli allenamenti da quando siamo qui. Eravamo solo tre Nazioni sulle cinque in gara perché si trattava solo di un’esibizione, ma per noi è stata importante perché per la prima volta abbiamo provato la nuova distanza dei 2000 metri, un bel salto rispetto ai 1000 metri, e poi perché ci siamo testati come nuovo equipaggio. Ci conosciamo bene, ciascuno di noi ha remato con gli altri ma mai insieme sulla stessa barca, perciò questo test è stato importante. Adesso pensiamo alla preliminary race e a crescere continuamente fino al giorno della finale”.

Speciale Mondiali Assoluti, PL, Para-Rowing – Sarasota