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Sarasota. Risultati e resoconti BATTERIE 24/09

domenica 24 Settembre 2017

Sarasota. Risultati e resoconti BATTERIE 24/09


SARASOTA (USA), 24 settembre 2017


SINGOLO SENIOR MASCHILE
Prima batteria – i primi due ai quarti di finale gli altri ai recuperi: 1. Cuba 7.04.48, 2. Finlandia 7.06.97, 3. Principato di Monaco 7.11.12, 4. Brasile 7.17.21, 5. Messico 7.20.29
Seconda batteria – i primi due ai quarti di finale gli altri ai recuperi: 1. Repubblica Ceca 7.03.32, 2. Francia 7.14.47, 3. Corea del Sud 7.32.78, 4. Israele 7.55.14, 5. Saint Vincent e Grenadine 8.06.47
Terza batteria – i primi due ai quarti di finale gli altri ai recuperi: 1. Germania 7.08.09, 2. Russia 7.11.16, 3. Paraguay 7.32.29, 4. Ucraina 7.39.02, 5. Zimbabwe 7.40.71
Quarta batteria – i primi due ai quarti di finale gli altri ai recuperi: 1. Danimarca 7.04.48, 2. Argentina 7.10.81, 3. Giappone 7.14.34, 4. Spagna 7.19.61, 5. Bahamas 8.59.27
Quinta batteria – i primi due ai quarti di finale gli altri ai recuperi: 1. Croazia 7.10.38, 2. Serbia 7.18.99, 3. Uzbekistan 7.37.82, 4. Tunisia 7.42.06, 5. Samoa 7.46.70
Sesta batteria – i primi due ai quarti di finale gli altri ai recuperi: 1. Gran Bretagna 6.51.20, 2. Nuova Zelanda 6.56.97, 3. Stati Uniti 7.01.13, 4. Sudafrica 7.08.57, 5. Cina 7.20.80
Settima batteria – i primi due ai quarti di finale gli altri ai recuperi: 1. Polonia 6.59.80, 2. Svizzera 7.05.60, 3. Porto Rico 7.22.13, 4. Azerbaijan 7.26.52, 5. El Salvador 7.29.68
Ottava batteria – i primi due ai quarti di finale gli altri ai recuperi: Prova a stupire Salvatore Monfrecola, lo sculler azzurro che allo sparo si mette davanti a tutti, concedendosi il passaggio in testa a tutti ai 500 metri, inseguito dallo svedese Backeus e dal navigato bielorusso Shcharbachenia. Proprio lui però passato il primo intertempo recupera quel secondo che aveva Monfrecola, e lo sorpassa, mettendosi in testa seguito dalla Svezia mentre il campione italiano Under 23 della specialità scivola in quarta piazza scavalcato anche dall’olandese Broenink, mentre è assai distante il beninese Hinkati. Passata la metà gara Monfrecola cerca di riportarsi sotto ma il forcing dell’Olanda accende anche la reazione degli sculler bielorusso e svedese, che vedono minacciati dall’avanzata del tulipano le prime due posizioni, valide per il passaggio ai quarti. Ai 1500 metri l’Olanda ha ripreso la Svezia, mentre Monfrecola è sempre quarto ma ormai distante dalle chance di un passaggio ai quarti. Nulla cambia in chiusura se non che si certifica il crollo svedese: vince l’Azerbaijan sull’Olanda, ai recuperi la Svezia che molla del tutto nel finale, Monfrecola quarto e il portacolori del Benin. 1. Bielorussia 6.57.65, 2. Olanda 6.59.97, 3. Svezia 7.07.37, 4. Italia (Salvatore Monfrecola-Ilva Bagnoli) 7.16.01, 5. Benin 7.38.74


QUATTRO DI COPPIA SENIOR MASCHILE
Prima batteria – i primi tre in semifinale gli altri ai recuperi
: 1. Polonia 5.52.89, 2. Nuova Zelanda 5.53.45, 3. Russia 5.53.56, 4. Francia 5.55.40, 5. Cina 6.08.00
Seconda batteria – i primi tre in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Lituania 5.46.06, 2. Olanda 5.47.61, 3. Estonia 5.48.72, 4. Norvegia 5.54.54, 5. Stati Uniti 6.05.01
Terza batteria – i primi tre in semifinale gli altri ai recuperi: E’ proprio la barca azzurra a venire fuori meglio degli avversari dai blocchi e a mettersi a condurre in questa batteria del quadruplo Senior. L’esperienza di Battisti unita alla freschezza di Fiume, Gentili e Panizza porta l’Italia in testa ai 500 metri davanti di un soffio alla Gran Bretagna e alla Germania. L’armo inglese però esce fuori sul passo e si va a prendere il primo posto prima della metà gara, passaggio dove l’Italia è ancora seconda di meno di mezzo secondo sui teutonici. La Germania sale e passa davanti agli azzurri in prossimità dei 1500 metri, Italia dunque terza prima del rush finale, a guardarsi dal possibile rientro dell’Ucraina, ora quarta a poco più di un secondo e mezzo. In chiusura il quadruplo tedesco attacca quello inglese senza riuscire a prenderlo ma avvicinandolo pericolosamente, più dietro il serrate imposto da Fiume ai suoi porta l’Italia a mettere al sicuro la terza piazza: la minaccia ucraina è ricacciata potentemente dietro, e grazie a questo terzo posto il quattro di coppia azzurro va in semifinale. 1. Gran Bretagna 5.49.47, 2. Germania 5.50.27, 3. Italia (Romano Battisti-Fiamme Gialle, Andrea Panizza-SC Lario, Giacomo Gentili-Fiamme Gialle/SC Bissolati, Emanuele Fiume-Fiamme Gialle/Pro Monopoli) 5.51.88, 4. Ucraina 5.53.94, 5. Cuba 5.55.28


QUATTRO SENZA SENIOR MASCHILE
Prima batteria – i primi tre in semifinale gli altri ai recuperi
: 1. Gran Bretagna 6.00.18, 2. Germania 6.04.68, 3. Austria 6.05.73, 4. Sudafrica 6.10.45, 5. Francia 6.11.21
Seconda batteria – i primi tre in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Australia 6.06.71, 2. Spagna 6.08.44, 3. Nuova Zelanda 6.13.72, 4. Lituania 6.20.03, 5. Argentina 6.26.54
Terza batteria – i primi tre in semifinale gli altri ai recuperi: Eccoci arrivati alla batteria del quattro senza Senior maschile, specialità in cui l’Italia difende il titolo mondiale di Aiguebelette 2015 con a bordo Castaldo e Di Costanzo, oro due anni or sono e entrambi bronzo – il primo sempre sul quattro senza, il secondo sul due senza – a Rio 2016, assieme a Abagnale e Montrone, bronzo su due senza il primo e quattro senza il secondo all’ultima Olimpiade. Allo start il capovoga Montrone trascina i suoi per primi fuori dai blocchi di partenza, l’Italia martella forte in acqua e ai 500 metrio solo la Danimarca prova a tenergli testa. Un copione che non cambia questo del quattro senza, l’Italia è davanti seguita da una combattiva Danimarca mentre l’Olanda è all’esterno impegnata ad inseguire gli azzurri, primi anche a metà gara con sette decimi sui danesi mentre gli Orange distano due secondi e gli altri sono più staccati. Passati i 1000 metri si fa imperioso il forcing della barca iridata in carica, i danesi non mollano e così Montrone e compagni sono costretti agli straordinari per assicurarsi il successo in una batteria che comunque porta in semifinale i primi tre equipaggi. Uno scenario che non aggrada gli azzurri, l’Italia vuole la semifinale vincendo la batteria e mette il turbo, Danimarca e Olanda cedono ancora al passaggio del terzo quarto, poi in chiusura limano qualche decimo ma è troppo tardi: l’Italia onora lo status di campione mondiale e bronzo olimpico in carica, e vince andando in semifinale con il miglior tempo, davanti alle combattive Danimarca e Olanda, in una batteria agguerrita e veloce dove anche secondo e terzo classificato passano il turno registrando tempi migliori dei vincitori delle altre due batterie. 1. Italia (Marco Di Costanzo-Fiamme Oro, Giovanni Abagnale-Marina Militare, Matteo Castaldo-Fiamme Oro/RYC Savoia, Domenico Montrone-Fiamme Gialle) 5.58.27, 2. Danimarca 5.59.79, 3. Olanda 6.00.05, 4. Canada 6.01.39, 5. Stati Uniti 6.04.68


DOPPIO PESI LEGGERI FEMMINILE
Prima batteria – i primi due in semifinale gli altri ai recuperi
: Rodini e Francalacci partono senza paura in questa batteria del doppio pielle femminile, e vanno in testa subito al via, tenendo per tutti i primi 500 metri, dove sono prime sulle inglesi, a un battito di ciglia, e alle rumene anch’esse vicinissime. Alternarsi di prue al comando nel secondo quarto, a lungo andare la spunta la Romania che salta di netto le avversarie ed è prima all’intertempo di metà gara, con le azzurre terze a circa un secondo dalla Nuova Zelanda. Maglie strette a metà gara, Romania, Nuova Zelanda e Italia sonio chiuse in due secondi ed è qui che rumene e neozelandesi capiscono di doversene andare, forzando l’andatura. L’Italia prova a rispondere ma non si verifica un cambio di passo mentre dalle retrovie risale anche la Danimarca, terza davanti alle azzurre ai 1500 metri. Nel finale non si verificano capovolgimenti di fronte, il gioco delle prue sull’arrivo premia le kiwi, prime davanti alle rumene e dunque a braccetto in semifinale. Italia quarta stretta tra danesi e inglesi, le azzurre disputeranno i recuperi. 1. Nuova Zelanda 7.05.97, 2. Romania 7.07.28, 3. Danimarca 7.10.82, 4. Italia (Allegra Francalacci-SC Pontedera, Valentina Rodini-Fiamme Gialle) 7.13.01, 5. Gran Bretagna 7.13.69, 6. Messico 7.53.41
Seconda batteria – i primi due in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Francia 7.08.47, 2. Cina 7.12.93, 3. Germania 7.17.36, 4. Svizzera 7.18.27, 5.
Grecia 7.23.06, Nigeria DNS
Terza batteria – i primi due in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Polonia 7.05.43, 2. Stati Uniti 7.05.59, 3. Russia 7.08.64, 4. Svezia 7.19.31, 5. Guatemala 7.40.12, 6. Perù 7.47.60


DOPPIO PESI LEGGERI MASCHILE
Prima batteria – il primo in semifinale gli altri ai recuperi
: 1. Francia 6.19.37, 2. Danimarca 6.25.97, 3. Argentina 6.34.51, 4. Guatemala 6.53.21, 5. Russia 6.54.40, 6. Nigeria 8.02.56
Seconda batteria – il primo in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Cina 6.26.82, 2. Ucraina 6.30.47, 3. Germania 6.44.86, 4. Sudafrica 7.12.82, 5. Egitto 7.16.39, 6. Uganda 7.54.04
Terza batteria – il primo in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Polonia 6.26.06, 2. Belgio 6.32.85, 3. Repubblica Ceca 6.37.55, 4. Giappone 6.41.85, 5. Stati Uniti 6.43.27, 6. Uzbekistan 7.01.47
Quarta batteria – il primo in semifinale gli altri ai recuperi: Ci prova il doppio leggero uruguaiano ma Ruta e Oppo dopo pochissimi metri si mettono a condurre questa batteria dove non c’è da lasciare niente al caso visto che solo il primo va in semifinale. L’Italia vuole dimostrare anche in campo iridato di valere più del podio continentale di Racice, e ai 500 metri suona la musica giusta piazzandosi in testa con oltre quattro secondi sulla Gran Bretagna e sul Canada, costretti all’inseguimento. 40 i colpi sul carrello da parte di Ruta, ben sostenuto da Oppo, un passo che permette agli azzurri di guadagnare ancora sugli inglesi, che patiscono ulteriore ritardo al passaggio di metà gara, così come l’armo canadese mentre gli altri non sono più una preoccupazione. Il terzo quarto non regala sorprese, distacchi praticamente invariati tra l’Italia e gli avversari, la barca azzurra cala di qualche colpo per prepararsi a ogni evenienza sul finale, che però non si preannuncia particolarmente infuocato. Nonostante tutto Ruta riparte, da 37 si torna a oltre 40 colpi, l’Italia del doppio Pesi Leggeri maschile non vuole sorprese, e difatti non ne ha: vittoria netta e semifinale diretta per Ruta e Oppo. 1. Italia (Stefano Oppo-Carabinieri, Pietro Willy Ruta-Fiamme Oro) 6.29.13, 2. Gran Bretagna 6.36.69, 3. Spagna 6.39.97, 4. Canada 6.42.11, 5. Uruguay 6.50.35, 6. Perù 7.09.55


DUE SENZA SENIOR MASCHILE
Prima batteria – i primi due in semifinale gli altri ai recuperi
: Pronti, via, e c’è un solo armo protagonista in questa prima batteria del due senza Senior maschile, l’Italia di Vicino e Lodo. I due bronzi olimpici del quattro senza mostrano subito il meglio scattando in testa davanti a Francia e Sudafrica, per mettere subito in chiaro di chi sarà uno dei due posti validi per la semifinale diretta. Incedere possente e deciso quello dei due medagliati di Rio, che non vedono mai in discussione la propria leadership né ai 1000 né ai 1500 metri, dove passano in entrambi i casi nettamente davanti a francesi e spagnoli, che dopo il primo rilevamento hanno scalzato i sudafricani dalla terza posizione. Non si accontentano Lodo e Vicino, ai quali non basta vincere, ma che vogliono convincere prima di tutto loro stessi di poter essere protagonisti in questo Mondiale americano. L’arrivo dice che potranno esserlo, l’Italia taglia per prima il traguardo con oltre cinque secondi sui transalpini, e va in semifinale con loro forti di una prestazione decisa. 1. Italia (Matteo Lodo, Giuseppe Vicino-Fiamme Gialle) 6.27.88, 2. Francia 6.33.02, 3. Spagna 6.39.93, 4. Sudafrica 6.43.62, 5. Olanda 6.50.27, 6. Irlanda 6.50.82
Seconda batteria – i primi due in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Croazia 6.22.97, 2. Bielorussia 6.32.56, 3. Serbia 6.37.99, 4. Turchia 6.40.33, 5. Danimarca 6.41.04, 6. Cina 6.57.57
Terza batteria – i primi due in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Nuova Zelanda 6.24.49, 2. Gran Bretagna 6.27.89, 3. Romania 6.34.35, 4. Stati Uniti 6.39.34, 5. Repubblica Ceca 6.40.25, 6. Argentina 6.42.31


SINGOLO PESI LEGGERI FEMMINILE
Prima batteria – i primi tre in semifinale gli altri ai recuperi
: 1. Olanda 7.45.39, 2. Svezia 7.46.22, 3. Cuba 7.58.09, 4. Hong Kong 8.02.47, 5. Corea del Sud 8.12.11
Seconda batteria – i primi tre in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Svizzera 7.41.63, 2. Stati Uniti 7.42.49, 3. Polonia 7.47.74, 4. Messico 8.11.87, 5. Paraguay 8.29.40
Terza batteria – i primi tre in semifinale gli altri ai recuperi: Esce bene dai blocchi la sudafricana McCann ma la tedesca Pieper non accenna a mollarla. In questa batteria del singolo Pesi Leggeri femminile, Clara Guerra forte del podio ai Mondiali Under 23 punta ad andare avanti, lottando tra le grandi. L’irlandese Walsh è terza ai 500 metri dietro Sudafrica e Germania e l’azzurra passa a meno di due secondi dalla terza piazza, con ampio margine sulla tunisina Ettaieb. Nella seconda frazione iniziano a intravedersi veri valori e c’è un netto calo della Germania, che viene passata dall’irlandese e sulla quale si getta a capofitto l’iridata Junior 2016, a metà gara a soli otto decimi dal terzo posto della Pieper mentre a condurre è sempre il Sudafrica. La rimonta di Clara si completa ai 1500 metri, crolla la Germania sotto i colpi della singolista leggera italiana, che adesso è terza con oltre cinque secondi di vantaggio. Non demordere mai è una delle principali caratteristiche di Clara Guerra, che coglie un’ennesima occasione in cui dimostrarlo grazie ad una gara ponderata e mai sotto tono. Nel finale si registra solo il sorpasso dell’Irlanda ai danni del Sudafrica, mentre Clara altro non fa che consolidare la sua terza piazza, che giunge con grande margine sulla singolista teutonica e che significa semifinale. 1. Irlanda 7.43.87, 2. Sudafrica 7.44.38, 3. Italia (Clara Guerra-Pro Monopoli) 7.50.89, 4. Germania 8.03.34, 5. Tunisia 8.37.95


SINGOLO PESI LEGGERI MASCHILE
Prima batteria – i primi quattro ai quarti di finale gli altri ai recuperi: 1. Polonia 6.56.84, 2. Messico 7.02.00, 3. Repubblica Slovacca 7.05.88, 4. Croazia 7.06.70, 5. Grecia 7.17.34, 6. Nigeria 8.21.26
Seconda batteria – i primi quattro ai quarti di finale gli altri ai recuperi: 1. Nuova Zelanda 6.50.43, 2. Norvegia 6.52.47, 3. Repubblica Ceca 7.03.32, 4. Tunisia 7.08.12, 5. Uzbekistan 7.12.50
Terza batteria – i primi quattro ai quarti di finale gli altri ai recuperi: Il guatemalteco Slowing Rossil tenta la sorpresa ma dura poco, perché poi è Lorenzo Galano a mettere la punta davanti a tutti. L’azzurro, medaglia della specialità ai Mondiali Under 23, deve vedersela con il tailandese Saensuk e il brasiliano Batista, secondo e terzo dietro di lui al passaggio dei 500 metri, con anche l’irlandese O’Donovan che rimane attaccato. Proprio lo specialista irlandese in pochi metri compie un triplo passo in avanti e si mette a condurre, oltre un secondo e mezzo il vantaggio a metà gara sul Brasile mentre Galano scivola in terza piazza. Ai quarti di finale passano i primi quattro, e con il Guatemala già abbondantemente indietro ai 1000 metri, la seconda parte di questa batteria del singolo leggero si tramuta per gli altri contendenti in una prova del percorso, in attesa delle prove più dure. Il traguardo quindi è tagliato per primo dall’Irlanda di Paul O’Donovan, nettamente davanti al brasiliano Batista. A Lorenzo Galano basta il terzo posto per accedere ai quarti, dove va con il tailandese Saensuk mentre il guatemalteco Slowing Rossil finisce ai recuperi. 1. Irlanda 6.54.68, 2. Brasile 7.05.75, 3. Italia (Lorenzo Galano-SC Esperia) 7.09.88, 4. Tailandia 7.17.50, 5. Guatemala 7.19.38
Quarta batteria – i primi quattro ai quarti di finale gli altri ai recuperi: 1. Slovenia 6.57.63, 2. Ungheria 7.08.21, 3. Turchia 7.12.85, 4. Corea del Sud 7.20.72, 5. Ecuador 7.27.93
Quinta batteria – i primi quattro ai quarti di finale gli altri ai recuperi: 1. Germania 7.00.31, 2. Svizzera 7.04.60, 3. Stati Uniti 7.08.62, 4. Canada 7.11.20, 5. Cuba 7.33.15


DUE SENZA PESI LEGGERI
Prima batteria – il primo in finale gli altri ai recuperi
: I campioni mondiali Under 23 Scalzone e Di Mare pronti a dimostrare di essere di vertice anche tra i grandi, e allo start battendo 42 colpi volano in testa, seguiti dall’Irlanda che li tampina letteralmente ai 500 metri, dove l’Italia è in testa per meno di quattro decimi. Passato il primo rilevamento gli Irish passano Scalzone e Di Mare che però sono lì a tallonare gli irlandesi, in una seconda frazione forsennata per entrambi gli equipaggi che segnano oltre 40 colpi al minuto in acqua. L’Irlanda a metà gara è davanti e l’Italia seconda a un paio di secondi deve vedersela dal tentativo di riportarsi avanti della Gran Bretagna mentre dietro ancora l’Ungheria molla pensando solo al recupero. Il passo del due senza leggero irlandese è a 43 colpi all’approssimarsi dei 1500 metri, una marcia folle ma necessaria per contenere Italia e Gran Bretagna, che però non riescono a tenere la potenza sprigionata dall’Irlanda che continua a guadagnare, andando a vincere questa batteria. L’Italia è terza alle spalle degli inglesi, e pensa al recupero. 1. Irlanda 6.33.20, 2. Gran Bretagna 6.38.57, 3 Italia (Alfonso Scalzone, Giuseppe Di Mare-RYC Savoia) 6.40.39, 4. Ungheria 7.24.30
Seconda batteria – il primo in finale gli altri ai recuperi: 1. Brasile 6.36.11, 2. Russia 6.45.24, 3. Stati Uniti 6.53.63, 4. Messico 6.57.68


DUE CON SENIOR
Prima batteria – il primo in finale gli altri ai recuperi: Spetta a uno degli armi simbolo della storia remiera nazionale, il due con, aprire per gli azzurri il Mondiale Assoluto di Sarasota. In acqua 4 Abbagnale, Mancini e il timoniere Zoppini cercano subito la finale ma in partenza è la Gran Bretagna a prendere la testa, con gli azzurri chiamati a inseguire con la Spagna mentre la Francia paga già qualche metro. Le maglie si distendono e viene fuori la freschezza di Abbagnale e Mancini, che sopravanzano l’armo spagnolo insediandosi in seconda posizione ai 100 metri, a meno di due secondi dagli inglesi. 36 colpi sia per il due con britannico che per quello italiano, ed è nei terzi 500 metri che i Sudditi di Sua Maestà piazzano un allungo che pare decisivo e che lascia l’Italia a quattro secondi al passaggio dei 1500. Nessun cambio di passo decisivo nel finale, gli inglesi mantengono la testa e vanno in finale, l’Italia si trattiene ed è terza passata dai francesi, gli azzurri cercheranno il passaggio dai recuperi. 1. Gran Bretagna 6.59.16, 2. Francia 7.03.50, 3. Italia (Jacopo Mancini-Tevere Remo, Vincenzo Abbagnale-Marina Militare, tim Riccardo Zoppini-SC Varese) 7.05.15, 4. Spagna 7.15.53
Seconda batteria – il primo in finale gli altri ai recuperi: 1. Australia 6.59.41, 2. Germania 6.59.88, 3. Ungheria 7.18.19

Speciale Mondiali Assoluti, PL, Para-Rowing – Sarasota