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Una storia di remi e di sport, di amicizia senza frontiere

domenica 20 Agosto 2017

Una storia di remi e di sport, di amicizia senza frontiere


TRIESTE, 22 agosto 2017 – Spegne 60 candeline quest’anno l’Incontro Esagonale Giovanile, e con la ferma volontà del Comitato Regionale della Federcanottaggio del Friuli Venezia Giulia, che si disputasse proprio nella regione più ad est d’Italia. Molteplici le motivazioni, non ultima l’entusiasmo per quella flebile fiammella sportiva nata 60 anni fa dal canottaggio triestino, alimentata assieme alle nazioni contermini che ha portato sul braciere dell’Esagonale un fuoco gagliardo a dimostrazione di come lo sport può annullare i confini rinsaldando un’amicizia sportiva indelebile con i Paesi confinanti.

Nel 1956 l’Italia appartiene al blocco della NATO, l’Austria ha ottenuto da poco la neutralità, la Jugoslavia, anche se staccata dal Cominform, appartiene al blocco orientale comunista. Sui nostri confini pesa la Cortina di Ferro. Tre nazioni che nelle due guerre mondiali si sono tra loro massacrate. Tre persone amanti delle sport del remo si incontrano a Bled durante i Campionati Europei di Canottaggio (allora veri Campionati Mondiali): sono l’austriaco Petar Gorischnig, lo sloveno Boris Kocjancic di Bled e l’italiano Graziano Sanzin di Trieste (Presidente del Comitato V zona della FIC). Obiettivo: tentare con lo sport dei giovani di rompere il clima di paura ed ostilità lasciate dalla guerra. L’idea piace e dà luogo al seguente progetto: le tre rappresentative, della zona triestina, della Carinzia e della Slovenia, composte da giovani sotto i 18 anni, si sfideranno nelle specialità olimpiche del canottaggio (1x, 2x, 4+ e 8 +) alternativamente a Klagenfurt, Bled e Trieste. (v. copia del verbale in lingua francese)


La FISA (Federation International Sport d’Aviron) è contraria al fatto che atleti di così giovane età si affrontino su campi internazionali, ma si va avanti nel progetto e, nell’aprile del 1958, i tre esponenti sportivi assieme ai loro segretari, in una stanza dell’Hotel Krim di Bled, ratificano il regolamento. Eravamo nel periodo della guerra fredda e da soli quattro anni Trieste era stata annessa all’Italia. Passare i confini con le imbarcazioni era un’avventura. All’epoca non c’erano i carrelli per trasportare le barche che erano sistemate sui tetti delle corriere all’interno delle quali era ospitata la squadra. Le strade erano percorribili con difficoltà, in alcune occasioni si sono dovute togliere le barche dal tetto per passare dei cavalcavia. I controlli delle polizie di frontiera e di quelle doganali erano severissimi. Gli atleti del Friuli Venezia Giulia, essendo in età di leva militare, dovevano avere il nulla osta da parte delle autorità militari per la concessione del passaporto collettivo. Sembrava tutto contro le volontà espresse. Anche le famiglie degli atleti non vedevano positivamente che i loro figli andassero oltre confine.


Ciò nonostante, nel 1958 avvenne la prima regata a Klagenfurt: fu il primo incontro sportivo delle tre regioni, la cui collaborazione era sin dall’inizio improntata all’entusiasmo e alla volontà di cooperare senza pregiudizi, tenendo sempre aperta la porta a quelle innovazioni che si fossero presentate opportune. In quegli anni nessuno poteva ancora immaginare, che agli inizi degli anni 2000, le tre regioni si ritroveranno ad organizzare le Universiadi Invernali “Senza Confini”. Con il passare degli anni l’Incontro Giovanile diventerà da Triangolare ad Esagonale, poiché per l’Italia entrerà il Veneto, per l’Austria la zona di Vienna e per la Jugoslavia l’Istria Croata. Nel frattempo, a livello internazionale, la FISA si ricrederà e istituirà il Campionato Mondiale Juniores e passare i confini non sarà più un problema per nessuno. Nel 1992 la Regione Oberösterreich prende il posto di Vienna. Dal 2001 le categorie dei vogatori passano dai juniores ai ragazzi/e e cadetti/e, dando nuovo vigore alla manifestazione. Nel settembre del 2007 sul Canale dell’Aussa Corno, presso il Centro Remiero della Società Canoa San Giorgio rimesso a nuovo in seguito del Festival Olimpico della Gioventù Europea di Lignano 2005, si tiene la 50° edizione dell’Incontro.

La manifestazione negli anni successivi si sposta sui campi di gara di Bled, Klagenfurt, San Giorgio di Nogaro,Trieste Riviera di Barcola, Villach, Pola, Buccari, Maribor, Ottensheim, Capodistria, Vienna, Lago di Cavazzo, Omisalj – Isola di Veglia, Zagabria, Venezia Lido, Canal di Leme. Negli ultimi anni, come si diceva, il programma dell’Esagonale Giovanile ha lasciato spazio agli under 14 (singolo, doppio, 4 di coppia maschile e femminile) ed ai ragazzi (singolo, doppio, 2 senza, 4 senza, 4 di coppia maschile e singolo, doppio, 4 di coppia femminile). In un clima festoso, si è sempre cercato di far comprendere, a coloro che negli anni ’50 non erano ancora nati, quale sia stato il percorso per arrivare a questo traguardo, e l’edizione n° 60, che andrà a riunire ancora una volta Veneto, Friuli Venezia Giulia, Slovenia, Carinzia, Alta Austria e Istria Croata, sabato 9 settembre sull’Ausa Corno a San Giorgio di Nogaro rappresenterà ancora un volta una grande festa di sport e di amicizia, un grande evento internazionale per il canottaggio.

Maurizio Ustolin
Ufficio Stampa FIC FVG