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Il sorriso sulle labbra, nascosto dal pizzetto, e la verve tipica dei  toscani sono i caratteri di Fabrizio Caselli

sabato 10 Settembre 2016

Il sorriso sulle labbra, nascosto dal pizzetto, e la verve tipica dei  toscani sono i caratteri di Fabrizio Caselli

RIO DE JANEIRO, 10 settembre 2016 – Si guarda tutti i concorrenti, si fa fare le foto con loro, ne studia la tecnica e poi sbotta: “ma possibile che questi vanno così forte?”. Ma lui non demorde e, da esordiente per le Paralimpiadi, è sempre pronto a caricarsi a molla come il famoso “omino duracell” che remava velocemente senza mai fermarsi. Una gara, quella di oggi, che lo ha visto fare l’ultima frazione più veloce di tutti gli altri concorrenti però senza poter incidere sulla quarta posizione, troppo lontana dal secondo posto valido per l’accesso in finale. Della gara di oggi ci dice: “Sono partito male e vedevo tutti questi schizzare in avanti. Ma non mi sono perso d’animo e ho iniziato a fare il mio ritmo di gara e sul finale ho pure ricuperato, vabbè non è servito per l’accesso in finale, ma va bene così. Certo mi avrebbe fatto piacere arrivare in finale, così non è stato anche se ho provato a raggiungerla in ogni gara che ho fatto fin qua, e domani scenderò in acqua per la finale B con l’obiettivo di fare bene. Vedremo quello che succede”.