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Prima giornata di finali mondiali con l’Italia Under 23 sugli scudi

giovedì 25 Agosto 2016

Prima giornata di finali mondiali con l’Italia Under 23 sugli scudi

ROTTERDAM, 25 agosto 2016 – L’Italia del remo parte forte a Rotterdam nel megamondiale Junior, Under 23, Senior e Pesi Leggeri, che ha visto questo pomeriggio la disputa delle prime finali nella categoria Under 23, con gli azzurri impegnati in cinque imbarcazioni che hanno colto un titolo mondiale, due medaglie d’argento, una di bronzo e un quarto posto ad appena 25 centesimi dal podio. Il titolo iridato, che arriva con tanto di record mondiale della specialità, lo conquistano Giorgia Lo Bue (SC Palermo), Allegra Francalacci (SC Pontedera), Asja Maregotto (SC Padova) e Paola Piazzolla (VVF Billi) nel quattro di coppia Pesi Leggeri femminile. Le azzurre sono protagoniste di una gara perfetta, condotta con grande determinazione e caparbietà, qualità emerse metro dopo metro sulle avversarie. Sono Francia e Cina a partire più rapidamente mentre l’Italia resta un passo indietro, ma in continua crescita tant’è che dal quarto posto del primo intertempo sono già seconde ai 1000 metri, dietro alla sola Svizzera. L’Italia continua senza sosta a rinforzare per sorpassare le elvetiche, situazione che si concretizza negli ultimi 300 metri, nei quali le azzurre prima demoliscono la Svizzera e poi attaccano letteralmente la linea del traguardo, conquistando l’oro e infrangendo il primato mondiale della Cina, 6.30.71 realizzato ad Amsterdam 2011, polverizzato dal 6.27.28 del quadruplo femminile italiano. Svizzera d’argento dunque, mentre il bronzo è appannaggio della Germania.

Dal quattro con di Leonardo Pietra Caprina (SC Firenze), Leonardo Calabrese (Tevere Remo), Filippo Mondelli (Moltrasio), Raffaele Giulivo (Marina Militare) e timoniere Giorgio Crippa (Moltrasio) arriva la prima medaglia d’argento della giornata azzurra. Italia quinta sul passo dopo una fulminea partenza, mentre comandano Australia e Gran Bretagna. L’impressione però che la barca azzurra possa essere spacciata dura solo nella prima metà gara, perché nella seconda parte della regata il quattro con italiano attacca le prime posizioni e colpo dopo colpo è terza ai 1500 metri. Il rush finale è incendiato dal continuo recupero dell’Italia, che sale ancora tallonando gli Aussie e sopravanzandoli in volata, inchinandosi alla sola Nuova Zelanda che dal sesto posto iniziale va a vincere l’oro per soli 84 centesimi sugli azzurri, mentre è terza l’Australia. Il secondo argento della giornata è del due senza femminile di Ludovica Serafini e Carmela Pappalardo (CC Aniene). Sul Willem-Alexander Baan, nella gara che vede le due azzurre a caccia di una medaglia è il Canada a fare la corsa, ma l’Italia nonostante il sesto posto del primo rilevamento cronometrico non perde di vista le battistrada Canada, Stati Uniti e Norvegia, e anzi richiama continuamente il proprio colpo in acqua iniziando a rientrare già a metà gara dove la Germania finisce dietro e la Russia è nel mirino. Ormai in piena zona medaglie, passati i 1500 metri il due senza rosa italiano cresce di intensità e avvia un rush finale non adatto ai deboli di cuore, concluso con la seconda posizione e l’argento dietro le canadesi mentre il bronzo sorride alla Russia.

La medaglia di bronzo finisce nella bacheca italiana grazie al terzo posto conquistato dal quattro di coppia leggero di Alfonso Scalzone (RYCC Savoia), Edoardo Buoli (CUS Pavia), Davide Magni (Canottieri Gavirate) e Gabriel Soares (Marina Militare). Italia che con la Gran Bretagna fa l’andatura in partenza, per poi essere terza una volta scesa sul passo dietro la rientrante Germania e gli inglesi. La Germania resta aggrappata al suo sogno d’oro mentre i Sudditi di Sua Maestà spingono sull’acceleratore, ma c’è anche l’Italia quale terzo incomodo, che impone un pressing infernale minacciando le due barche davanti a sé. Gioca al rialzo il quartetto leggero azzurro, che passati i 1000 metri sale vertiginosamente di intensità puntando la pallina verso i primi due posti. Finale di fuoco, la Gran Bretagna passa la Germania che cede, riuscendo però sei miseri centesimi di vantaggio sugli azzurri, che si portano a casa una comunque splendida medaglia d’argento.

Infine, l’infame gioco dei centesimi punisce il quattro di coppia femminile azzurro, che resta ai piedi del podio per soli due decimi e mezzo. Kiri Edwina English-Hawke (CUS Torino), Valentina Iseppi (SC D’Annunzio), Stefania Gobbi (SC Padova) e Chiara Ondoli (SC De Bastiani) sono magnifiche protagoniste di una gara che le vede in continuo crescendo subito dietro la lotta per le medaglie nonostante oscilli sempre tra la quarta e la quinta piazza. Dopo i 1500 metri l’Italia tenta il recupero decisivo alzando il ritmo pronta a giocarsi la posta in palio fino alla fine e mentre la Polonia vola verso la medaglia d’oro rientra su Germania e Francia con un finale mozzafiato, al termine del quale però le azzurre sono quarte a 25 centesimi dal bronzo delle transalpine. Domani si chiude il programma iridato Under 23 sul Willem-Alexander Baan, con le restanti finali per l’assegnazione delle medaglie e l’Italia impegnata in sette occasioni.