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Rotterdam. Risultati e resoconti BATTERIE Under 23 (pomeriggio)

domenica 21 Agosto 2016

Rotterdam. Risultati e resoconti BATTERIE Under 23 (pomeriggio)

ROTTERDAM, 21 agosto 2016

OTTO UNDER 23 MASCHILE
Prima batteria – i primi tre in semifinale gli altri ai recuperi
: 1. Olanda 5.37.06, 2. Gran Bretagna 5.39.72, 3. Ucraina 5.39.91, 4. Romania 5.42.32, 5. Russia 5.44.79
Seconda batteria – i primi tre in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Francia 5.39.40, 2. Australia 5.42.35, 3. Polonia 5.44.44, 4. Repubblica Ceca 5.48.36
Terza batteria – i primi tre in semifinale gli altri ai recuperi: Guidata dai freschi bronzi olimpici Abagnale (due senza) e Lodo (quattro senza) e timonata da Enrico D’Aniello, timoniere dell’otto a Rio de Janeiro, l’ammiraglia azzurra Under 23 inizia il suo cammino ai Mondiali di Rotterdam in acqua 2 contro Spagna, Stati Uniti e Germania. Le prime tre entrano in semifinale, ed è l’armo tedesco a partire più lesto degli altri e a passare in testa ai 500 metri, dove l’Italia è quarta ma a soli cinque centesimi dal secondo posto e a mezzo secondo dal terzo. Arriva il momento del passo e arriva anche il momento dell’otto azzurro, che inizia a risalire la china rimangiando le ammiraglie spagnole e statunitensi. Ai 1000 metri Italia seconda a meno di un secondo e mezzo dalla Germania, basta già questo piazzamento per la qualificazione diretta alla fase successiva ma l’imbarcazione italiana non si accontenta e si lancia all’assalto dei teutonici, che ai 1500 metri sono primi ma con il fiato azzurro sul collo, appena 11 centesimi. Gli ultimi 500 metri sono un soliloquio azzurro, D’Aniello e compagni passano la Germania e negli ultimi 300 metri gli infliggono quasi due secondi e mezzo di finale, andando a vincere la batteria. 1. Italia Guglielmo Carcano (SC Moltrasio), Andrea Maestrale (Marina Militare), Niccolò Pagani (Tevere Remo), Stefano Morganti (CC Saturnia), Giovanni Abagnale (Marina Militare), Davide Mumolo (SC Elpis), Matteo Lodo (Fiamme Gialle), Alessandro Mansutti (CC Saturnia), tim. Enrico D’Aniello (CN Stabia) 5.37.62, 2. Germania 5.39.89, 3. USA 5.42.05, 4. Spagna 5.53.52

QUATTRO DI COPPIA UNDER 23 FEMMINILE
Prima batteria – il primo in finale gli altri ai recuperi
: 1. Germania 6.36.96, 2. Romania 6.38.12, 3. Australia 6.44.34, 4. USA 6.46.01, 5. Cina 6.48.98, 6. Ucraina 6.51.23
Seconda batteria – il primo in finale gli altri ai recuperi: Un solo posto in paradiso nella batteria del quattro di coppia Under 23 femminile, con l’Italia che occupa la quarta corsia. Gran Bretagna in testa al via, forte di un passo di 44 colpi ma poi non appena la gara si distende sul passo è la Polonia ad andare a occupare la prima posizione, mentre l’Italia ai 500 metri è quarta. Il passaggio al primo intertempo vede tutti gli equipaggi abbastanza vicini, ma è sempre la Polonia a fare da battistrada sulla Gran Bretagna mentre le azzurre tallonano la Francia terza. A metà gara l’Italia ha passato le francesi e vede le polacche a meno di due secondi. Prestazione maiuscola nella terza frazione di Ondoli, Gobbi, Iseppi e English-Hawke, attaccate alle inglesi seconde ma soprattutto a un secondo e mezzo dalla Polonia prima. Sul finale le azzurre tentano il tutto per tutto ma le polacche riescono a non farsi sorprendere resistendo anche all’attacco della Francia, che rimonta due posizioni e sfiora il miracolo. Una buona Italia è terza, e va ai recuperi. 1. Polonia 6.37.88, 2. Francia 6.39.18, 3. Italia Kiri Edwina English-Hawke (CUS Torino), Valentina Iseppi (SC D’Annunzio), Stefania Gobbi (SC Padova), Chiara Ondoli (SC De Bastiani) 6.39.92, 4. Gran Bretagna 6.40.20, 5. Nuova Zelanda 6.42.67

QUATTRO SENZA UNDER 23 PESI LEGGERI
Prima batteria – i primi tre in semifinale gli altri ai recuperi: I primi 100 metri del quattro senza leggero Under 23 vedono l’Italia dell’olimpionico Oppo in testa, poi è la Germania però a insediarsi in prima posizione una volta scesi sul passo, seguita dall’Austria mentre l’Italia è terza ai 500 metri. L’armo teutonico viaggia a una media di 36 colpi, giusto uno in più degli azzurri che riagguantano gli austriaci prendendosi la seconda piazza e andando a caccia della Germania, che ha però a metà gara un vantaggio superiore ai quattro secondi. Margine convincente comunque quello degli azzurri sulla Francia quarta e prima delle escluse, quasi sette secondi ai 1500 metri che significano qualificazione praticamente certa. Gli ultimi 500 metri non fanno altro che confermare le impressioni date dal percorso: la Germania vince e va in semifinale con l’Italia, seconda a tre secondi e poco più, e con l’Austria che è terza classificata per un solo centesimo sulla Francia. 1. Germania 6.11.13, 2. Italia Alberto Di Seyssel (Fiamme Oro), Stefano Oppo (Forestale), Piero Sfiligoi (CC Saturnia), Paolo Di Girolamo (Forestale) 6.14.38, 3. Austria 6.19.74, 4. Francia 6.19.75, 5. Ucraina 6.32.60
Seconda batteria – i primi tre in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Gran Bretagna 6.14.91, 2. Cile 6.17.17, 3. Danimarca 6.17.29, 4. Spagna 6.19.73, 5. Olanda 6.24.78
Terza batteria – i primi tre in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Polonia 6.15.30, 2. Giappone 6.16.66, 3. Svizzera 6.18.54, 4. USA 6.21.30

QUATTRO SENZA UNDER 23 MASCHILE
Prima batteria – i primi tre in semifinale gli altri ai recuperi: Romania e Stati Uniti a braccetto dopo lo sparo della prima batteria del quattro senza Under 23, che riserva un posto diretto in semifinale ai primi tre classificati. Reazione lenta per l’Italia che ai 500 metri è a due secondi e mezzo dall’Austria terza. La gara si distende sul passo e a sorpresa sono proprio gli austriaci a mettere la testa fuori dal gruppo prendendo il comando su Stati Uniti e Romania, seconde e terze a metà gara. L’Italia con la mente ai recuperi passati i 1000 metri si lascia sfilare pensando all’impegno successivo e chiude quinta, mentre Austria, Romania e Stati Uniti passano il turno. 1. Austria 6.01.74, 2. Romania 6.02.38, 3. USA 6.09.21, 4. Croazia 6.20.37, 5. Italia Federico Garibaldi (SC Elpis), Alessandro Laino (Marina Militare), Luca Lovisolo (RCC Cerea), Davide Gerosa (SC Lario) 6.21.98
Seconda batteria – i primi tre in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Gran Bretagna 6.10.51, 2. Germania 6.11.85, 3. Canada 6.13.32, 4. Serbia 6.15.55
Terza batteria – i primi tre in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Nuova Zelanda 6.11.44, 2. Argentina 6.13.95, 3. Russia 6.15.13, 4. Repubblica Ceca 6.16.68

QUATTRO DI COPPIA PESI LEGGERI UNDER 23 MASCHILE
Prima batteria – i primi tre in semifinale gli altri ai recuperi
: 1. Germania 6.10.05, 2. Svezia 6.11.08, 3. Irlanda 6.12.63, 4. Canada 6.14.58, 5. Grecia 6.21.68
Seconda batteria – i primi tre in semifinale gli altri ai recuperi: Buona la partenza azzurra nel quadruplo leggero Under 23, sono 43 i colpi impostati in acqua ma presto scendono a 38, con gli italiani in testa al passaggio della prima frazione su Australia, Norvegia, Nuova Zelanda e Stati Uniti. Solo le ultime due della batteria finiscono ai recuperi, e i quattro pielle azzurri incrementano avvicinandosi ai 1000 metri per chiudere subito il discorso qualificazione in semifinale. A metà gara il vantaggio sui norvegesi quarti è superiore ai quattro secondi e mezzo, un margine che permette all’Italia di controllare la propria azione nella seconda parte di gara anche se alle sue spalle è soprattutto l’armo australiano a non voler mollare la lotta per la prima posizione. Guadagna ancora però il quadruplo leggero azzurro, Soares, Magni, Buoli e Scalzone vogliono anch’essi la prima piazza e si avviano alla chiusura con oltre tre secondi di vantaggio sugli aussie. Gli ultimi metri vedono l’Italia mantenere il vantaggio accumulato fino ai 1500, con la Norvegia che sorpassa di un niente sul traguardo l’Australia per la seconda posizione. 1. Italia Alfonso Scalzone (RYCC Savoia), Edoardo Buoli (CUS Pavia), Davide Magni (Canottieri Gavirate), Gabriel Soares (Marina Militare) 6.11.19, 2. Norvegia 6.14.59, 3. Australia 6.14.67, 4. Nuova Zelanda 6.17.29, 5. USA 6.32.75
Terza batteria – i primi tre in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Gran Bretagna 6.07.96, 2. Francia 6.09.48, 3. Austria 6.18.54, 4. Portogallo 6.23.07

DUE SENZA UNDER 23 FEMMINILE
Prima batteria – il primo in finale gli altri ai recuperi: Prova subito a fare il vuoto l’equipaggio canadese nella prima batteria del due senza Under 23 femminile, dove l’Italia è in acqua 4 con Ludovica Serafini e Carmela Pappalardo. Nella prima parte di gara il Canada riesce nel suo intento, ai 500 e ai 1000 metri transita in testa, con le azzurre a guidare il gruppo delle inseguitrici a quattro secondi e mezzo. Passa solo il primo direttamente in finale e l’Italia vuole provare ad accaparrarsi il diritto di saltare i recuperi, aumenta il numero dei colpi in acqua e al penultimo rilevamento ha recuperato un secondo, guadagnando inoltre sulla Russia terza. Sfiora i 40 colpi la chiusura di Serafini e Pappalardo che rientrano pericolosamente sulle due canadesi che però riescono a trovare la forza necessaria per salire anch’esse e scongiurare il recupero dell’Italia, seconda in rimonta a poco più di un secondo dalla qualificazione diretta. 1. Canada 7.26.17, 2. Italia Carmela Pappalardo, Ludovica Serafini (CC Aniene) 7.27.44, 3. Russia 7.33.40, 4. Norvegia 7.38.38, 5. Svizzera 7.53.46, 6. Croazia 8.00.86
Seconda batteria – il primo in finale gli altri ai recuperi: 1. USA 7.29.71, 2. Germania 7.40.45, 3. Cile 7.43.27, 4. Romania 7.44.71, 5. Cina 7.55.10

QUATTRO DI COPPIA PESI LEGGERI UNDER 23 FEMMINILE
Prima batteria – i primi due in finale gli altri ai recuperi: Italia in corsia 2 che dopo aver fatto sfogare la Danimarca in partenza si mette alla guida del gruppo della prima batteria del quattro di coppia pielle femminile Under 23, primo ai 500 metri davanti alla Gran Bretagna. Buona l’azione delle quattro azzurre leggere che nella seconda frazione spingono ancora sull’acceleratore e a metà gara incrementano il vantaggio a oltre tre secondi sulle inglesi, mentre la Danimarca terza e per ora prima delle escluse è lontana ben sei secondi. In finale vanno le prime due classificate ma l’Italia non vuole cedere la leadership e insiste nella spinta in acqua fino a guadagnare ulteriore margine sulle inseguitrici. In chiusura c’è ancora spazio per rafforzare il primo posto, che sul traguardo arriva con otto secondi e mezzo sulle inglesi, molto più indietro le altre. Italia in finale. 1. Italia Paola Piazzolla (VVF Billi), Asja Maregotto (SC Padova), Allegra Francalacci (SC Pontedera), Giorgia Lo Bue (SC Palermo) 6.43.39, 2. Gran Bretagna 6.51.87, 3. Austria 6.58.47, 4. Danimarca 7.00.58, 5. USA 7.04.07
Seconda batteria – i primi due in finale gli altri ai recuperi: 1. Svizzera 6.45.59, 2. Germania 6.46.69, 3. Francia 6.51.97, 4. Cina 6.55.71

QUATTRO CON UNDER 23
Prima batteria – il primo in finale gli altri ai recuperi: Partenza bruciante del quattro con azzurro, che a 47 colpi prende la testa della corsa davanti alla Serbia che ai 500 metri paga però appena 17 centesimi di ritardo dall’Italia. Passo elevato quello impostato dai quattro italiani timonati da Giorgio Crippa, la barca non scende sotto i 39 colpi e la mossa li porta a passare primi anche a metà gara, incrementando il margine a un secondo e mezzo anche se dietro la Francia affianca letteralmente la Serbia all’inseguimento degli azzurri. Bisogna vincere per entrare direttamente in finale, l’Italia lo sa e non cede un colpo, ai 1500 metri e ancora in testa, con la Francia ormai sola al suo inseguimento che recupera leggermente mentre i serbi pagano l’arrembante prima metà gara e scivolano addirittura al quinto posto dietro neozelandesi e tedeschi. Il finale mette in mostra un quattro con italiano composto, che dopo una batteria d’attacco ha ancora la forza di spingere, guadagnare ancora decimi e andare a vincere: Italia in finale con due secondi su Nuova Zelanda e Francia. 1. Italia Raffaele Giulivo (Marina Militare), Filippo Mondelli (SC Moltrasio), Leonardo Calabrese (Tevere Remo), Leonardo Pietra Caprina (SC Firenze), Giorgio Crippa-timoniere (SC Moltrasio) 6.16.64, 2. Nuova Zelanda 6.18.55, 3. Francia 6.18.95, 4. Germania 6.21.38, 5. Serbia 6.21.60, 6. Bielorussia 6.27.89
Seconda batteria – il primo in finale gli altri ai recuperi: 1. Australia 6.17.52, 2. Gran Bretagna 6.20.49, 3. Svizzera 6.21.51, 4.Canada 6.22.60, 5. USA 6.24.06, 6. Austria 6.44.40

QUATTRO DI COPPIA UNDER 23
Prima batteria – I primi due in semifinale gli altri ai recuperi
: 1. Polonia 5.52.88, 2. Nuova Zelanda 5.54.10, 3. Russia 6.01.69, 4. Francia 6.01.72, 5. Canada 6.01.89, 6. Lettonia 6.27.34
Seconda batteria – I primi due in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Germania 6.00.24, 2. Ucraina 6.07.04, 3. Bielorussia 6.14.61, 4. Stati Uniti 6.27.42, 5. Kazakistan 6.27.93
Terza batteria – I primi due in semifinale gli altri ai recuperi: Il quadruplo australiano cerca di sorprendere tutti nella terza e ultima semifinale della specialità Under 23 che vede l’Italia, in acqua 1, partire a oltre 40 colpi e insediarsi al rilevamento dei 500 metri in seconda posizione, a poco meno di tre secondi dall’Australia mentre terzi a un soffio dagli azzurri sono i britannici. Batteria tirata questa del quattro di coppia, che vede ai 1000 metri ancora il quartetto aussie in testa, con la Gran Bretagna che transita seconda con mezzo secondo sull’armo italiano, che si mantiene sui 34 colpi cercando di rientrare almeno sul secondo posto valido per evitare i recuperi. Sembra pagare la tattica azzurra, ai 1500 metri l’Italia torna seconda ma sono appena tre i millesimi di vantaggio sulla Gran Bretagna, un’inezia. La lotta tra Italia e Gran Bretagna per il secondo posto porta i due equipaggi ad impensierire anche l’Australia battistrada ma ciò che conta è agguantare almeno il secondo posto e Gentili, Fiume, Rambaldi e Capuano riescono nell’impresa, chiudendo a 41 colpi al minuto, utili per prendersi la seconda piazza a un secondo e tre decimi dall’Australia ma soprattutto con sei decimi di vantaggio sugli inglesi. 1. Australia 5.52.01, 2. Italia Ivan Capuano (RYCC Savoia), Luca Rambaldi (Fiamme Gialle), Emanuele Fiume (Pro Monopoli), Giacomo Gentili (SC Bissolati) 5.53.31, 3. Gran Bretagna 5.53.94, 4. Norvegia 6.12.90, 5. Irlanda 6.15.47